Questo è un piatto ricco – dippiù! – ricchissimo! Ad assaggiarlo ho esclamato che è la versione con la pasta del sartù napoletano (che poi è sempre sud e forse non è un caso), è uno di quei primi piatti così importanti che van giusto bene una volta l’anno, per le feste, però che festa!
L’insieme di questo piatto è davvero pazzesco, ogni boccone riempie la bocca di sapore e chi è stato, come me, in Sicilia, vi ritroverà dentro tutto di quella terra e un po’ di quel blues, che non è malinconia ma è solo un pensiero che vola lontano a quel pezzo di cuore lasciato laggiù e a ricordi belli come una teglia di anelletti appena tirata fuori dal forno.
Alla ricetta di Maria Elena mi sono permessa di aggiustare solo qualche passaggio, come la carne prima delle verdure nel soffritto (qui c’entra più la scienza che la tradizione) ma per il resto, quando si tratta di ricette regionali che non conosco in prima persona mi limito a eseguire e rispettare, perché certi piatti, per quanto tutto si possa fare in un altro modo, vanno presi, serviti, amati e gustati per ciò che sono.
Anelletti al forno di Maria Elena M.
Ingredienti
- 500 g di anelletti
- 150 g di prosciutto cotto
- 200 g di provola o altro formaggio fondente
- Pangrattato
- Formaggio grattugiato
- Burro
- 1,5 l di passata di pomodoro
- 1/2 cipolla
- Una costa di sedano
- Una grossa carota
- 600 g di carne trita mista
- Una tazza di piselli surgelati (piccoli e teneri)
- 1/2 bicchiere di vino, meglio rosso
- 3 cucchiai colmi di triplo concentrato di pomodoro (facoltativo)
- 1 foglia di alloro
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- Zucchero
Per il ragù
Procedimento
Prepara prima di tutto il ragù, anche il giorno prima.
Taglia a dadini molto piccoli (oppure trita a coltello) il sedano, la carota e la cipolla.
In un tegame metti 2-3 cucchiai di olio e fai sfrigolare la carne a fiamma vivace (ma non troppo alta) in modo da rosolarla senza che perda troppi liquidi. Unisci le verdure (aggiungendole dopo eviterai di bruciarle e eviterai che la carne diventi acquosa) e falle intenerire quindi aggiungi la foglia di alloro e sfuma con il vino.
Evaporato ľalcol aggiungi la passata di pomodoro, i piselli, un cucchiaio colmo di zucchero (per bilanciare ľacidità del pomodoro) e un cucchiaino di sale. Se desideri un sugo più scuro e saporito, aggiungi anche il concentrato di pomodoro.
Quando la passata comincia a bollire copri con un coperchio, abbassa la fiamma al minimo e lascia cuocere per almeno tre ore, mescolando di tanto in tanto.
Regola di sale e zucchero dopo la cottura e ricordati di eliminare ľalloro.
Taglia il formaggio a dadini e il prosciutto a pezzetti.
Cuoci la pasta molto al dente e scolarla (gli anelletti che ho usato io avevano indicato sul pacco il tempo di cottura in acqua più quello al forno, nello specifico 7+35′).
Metti un po’ di ragù sul fondo di una teglia o una pirofila, tienine da parte una tazza e aggiungi il resto alla pasta, finché non sarà ben condita.
Versa metà della pasta nella teglia, aggiungi prosciutto e formaggio, copri con la pasta avanzata e con il ragù messo da parte.
Spolvera di formaggio grattugiato, un po’ di pangrattato e aggiungi dei fiocchetti di burro.
Cuoci per 35 minuti a 180°C in forno statico già caldo, sul ripiano centrale e, se necessario, passare al grill qualche minuto per dorare la superficie.
Annamaria dice
Buongiorno, wow! Ho assaggiato questa ricetta in Sicilia e mi piacerebbe rifarla seguendo la tua ricetta. Purtroppo a Milano non ho mai visto gli anelletti. Li cercherò meglio ma eventualmente con che pasta potrei sostituirli?
Nella ricetta dici di tenere da parte una tazza di ragù, a cosa serve? Grazie e buone Feste! Annamaria
Valentina dice
Ciao Annamaria, ho sistemato la mancanza del passaggio, grazie. Il ragù messo da parte va poi sulla superficie del timballo. Per gli anelletti io a Torino ho trovato un banco di prodotti siciliani che ha anche gli anelletti, sono sicura che a Milano ci sia qualcuno. Li fanno anche Rummo e De Cecco, io, nel dubbio di non trovarli li avevo cercati su Amazon e ci sono :)