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Come uso il bullet journal per organizzare il lavoro di creator

Scritto il 16 Gennaio 2023

Il bullet journal è un metodo misto e personalizzabile, inventato da Ryder Carroll, per tenere traccia della propria vita e restare focalizzati sui propri obiettivi. Prima di essere un oggetto fisico è un approccio alle cose, un vero e proprio modo di pensare.

Più di un’agenda, non serve solo a programmare gli impegni ma è un preziosissimo strumento di raccolta dati e di auto analisi. Più di un calendario è un supporto all’intero processo, che sia quello di crescita personale o professionale. Può essere anche uno spazio creativo ma, a meno che non ne costruiamo uno con l’obiettivo di diventare artistǝ, non necessita di alcuna competenza creativa per funzionare.

Potrebbe non essere per chiunque, questo sì, ma se stai cercando un risultato preciso e gli strumenti che hai utilizzato fino a questo momento – cartacei o digitali – non ti sono stati di reale aiuto, allora forse è quello che ti serve.
In questo articolo voglio raccontarti come, nell’ultimo anno, il bullet journal mi ha aiutata a vedere da un’altra prospettiva e gestire in modo più consapevole il mio lavoro di fotografa food e creator.

Come e perché ho deciso di usare il bullet journal per il mio business

Se il lavoro come fotografa e content creator per aziende del settore food e agenzie di comunicazione è sempre stato il mio punto di orgoglio e sia riuscita a gestirlo piuttosto agevolmente con strumenti digitali di lavoro condiviso (come Drive o Trello), il mio tallone d’Achille è sempre stata la comunicazione. Comunicarsi come professionisti è fondamentale, in special modo se ti affidi al marketing indiretto, perché nella libera professione un certo vai e vieni di clienti e progetti è abbastanza naturale e, se non sei in grado – come non lo sono io – di andare a proporti, è fondamentale che siano loro a trovarti.

Ho sempre fatto le cose a braccio, appoggiandomi qua e là a strumenti che non erano mai in grado di darmi una visione di insieme e una misura precisa di quanto, cosa e come funzionasse oppure no. Non ho, a lungo, considerato la comunicazione del mio brand come parte integrante del mio lavoro relegando a questa solo piccoli spazi di tempo avanzato da quello che ho sempre reputato il solo vero lavoro.

Così, dopo otto anni di partita iva e una decina di onorata professione, persino gli amici e i colleghi non avevano davvero idea di come io campassi, pagassi le bollette e di cosa facessi davvero nella vita. Come avrebbero potuto saperlo e capirlo nuovi possibili clienti? Era evidente che stessi sbagliando qualcosa (dove qualcosa è un eufemismo) e che le innumerevoli agende che negli anni ho tentato invano di usare e gli infiniti tool digitali che ho testato e poi abbandonato non potevano tenere tutte insieme le necessità base per far funzionare meglio, anzi, bene, questa parte del mio lavoro. Era fondamentale che io trovassi il modo giusto per:

  • Unificare il piano editoriale di blog e canali social per avere una comunicazione più organica e organizzata;
  • gestire meglio e senza ansia tutte le attività collaterali tecniche e burocratiche legate al mio lavoro;
  • raccogliere i dati in modo organizzato ed efficace per potersi misurare meglio e aggiustare il tiro.

Avendo sempre usato la scrittura – intesa proprio come atto fisico, quindi a penna – come metodo per l’elaborazione del pensiero, ho capito che la carta era per me il supporto giusto ma avevo bisogno di uno spazio costruito intorno a queste esigenze e disposto e capace di cambiare, quando lo avessi ritenuto necessario. Decido così di avvicinarmi al bullet journal e di utilizzarlo in partenza solo per unificare il PED. Zero aspettative e zero perfezionismo. Metto giù un calendario alla buona e comincio a trascriverci dentro una prima idea di calendario editoriale. Lo faccio a matita, lo ripasso a penna e vado avanti così per qualche settimana.

Dopo poco si aggiungono una pagina in cui decido di scrivere le idee di ricette che voglio realizzare, poi è il turno degli articoli e così nasce finalmente questa sezione magazine a cui, fino a quel momento, non ero riuscita a dare una vera forma. Arriva poi un tracker che tenga traccia dei dati di fine mese e nell’arco di un paio di mesi mi ritrovo ad usare così tanto questo strumento da sbrindellare la rilegatura del taccuino economico che avevo deciso di usare per questo tentativo. Un disastro in grado di testimoniare una vittoria.

Utilizzando il bullet journal e continuando ad adattarlo e allargarlo durante tutto l’anno ho potuto acquisire abbastanza dimestichezza con lo strumento e capire in quante altre cose potesse essermi realmente utile. Così, analizzando l’utilizzo che ne ho fatto per il 2022, ho potuto impostare un business journal 2023 un po’ più ricco e completo, che, nella sua semplicità, ho pensato potesse essere mostrato perché fosse di ispirazione a chi cerca una soluzione simile a quella che ho trovato io (o a chi vuole solo curiosare per scoprire cosa succede dietro le quinte di un blog come questo).

Il setup 2023

Prima di costruire il nuovo bullet journal ho dedicato del tempo ad analizzare quello dell’anno appena terminato, ho scritto una lista di cose che avevano funzionato, una lista di quelle che non avevano funzionato e di cose che avrei potuto fare, stabilendo le priorità. Ho poi selezionato le pagine di partenza e abbozzato i layout prendendo spunto e cercando di migliorare quelli dell’anno precedente.

Bullet Journal 2023 - Obiettivi di business
Bullet Journal 2023 - Calendario Editoriale

In apertura, in modo da averli sempre visibili, ho sistemato gli obiettivi di business e il calendario editoriale. Quest’ultimo ho deciso di compilarlo utilizzando dei post it piccoli, in modo da poter variare il calendario laddove ce ne fosse bisogno, per vari motivi. La codifica con i colori mi permette di avere il colpo d’occhio sui vari canali coinvolti. Questo calendario è la base su cui costruisco il mio piano editoriale.

Bullet Journal 2023 - Piano editoriale
Bullet Journal 2023 - Calendario Editoriale base

Subito dopo ho sistemato una doppia pagina in cui ho trascritto tutti gli eventi, divisi per mesi, che interessano il mio piano editoriale e quindi li ho trascritti nei calendari dei singoli mesi all’interno dei quali andrò a sistemare il piano editoriale. Quest’anno ho deciso di dedicare una doppia pagina – chiamata anche spread – a ogni mese, lasciando a lato uno spazio per note o eventuali decorazioni e aggiungendo anche i sabati e le domeniche che lo scorso anno ho tenuto fuori. Normalmente non pubblico nel fine settimana ma il piano editoriale fa sempre in tempo a cambiare e l’occasione si può presentare saltuariamente. In questo modo posso aggiungere anche queste pubblicazioni. Con gli eventi già sistemati sul calendario, è più semplice pianificare i contenuti tematici e curare il piano editoriale in tal senso.

Bullet Journal 2023 - Idee per nuove ricette
Bullet Journal 2023 - Photo gallery

Lo spazio per appuntarsi le idee si è strutturato meglio e ho diviso tutto in comode colonne, codificando le ricette per tipologia, tramite i colori, e diviso le idee per gli articoli per argomento, in modo da costruire e avere sempre a disposizione un elenco di contenuti che ho già selezionato da cui attingere quando mancheranno idee e spunti. Ho aggiunto anche una doppia pagina in cui vorrei stampare e appiccicare la fotografia migliore di quel mese. È vanità ma è anche un modo per imparare a non svalutarsi e il bujo può essere utile anche in questo.

Bullet Journal 2023 - Monthly to-do
Bullet Journal 2023 - Time Tracker

Dopo aver scoperto le gioie dei tracker ne ho inseriti diversi in questo nuovo journal. Quello dedicato alle statistiche è più ampio e comodo. Poi ho aggiunto anche uno spazio in cui tenere traccia di tutte le piccole attività da ripetere ogni mese, per tenere traccia, per esempio, dell’ultimo backup e anche ricordarmi, semplicemente, di tenere del tempo per portare a termine questi piccoli task. Il tracker più importante l’ho dedicato alle ore di lavoro. Per ogni giorno di ogni mese coloro il numero di ore lavorate a fine giornata, in questo modo posso sapere quante volte ho lavorato troppo o nei weekend. L’obiettivo è ridurre le ore di lavoro per lasciare spazio al riposo ed evitare un burnout o un peggioramento del mio stato di salute per colpa dello stress. In questo senso il bullet journal può essere anche uno strumento di benessere e autodisciplina.

Bullet Journal 2023 - Manutenzione
Bullet Journal 2023 - Denaro

Uno spazio è dedicato a tutte quelle attività di manutenzione necessarie per tenere i miei canali di comunicazione aggiornati e funzionanti. Sono attività che non richiedono una tempistica specifica e che posso programmare nei momenti più scarichi o in cui voglio concentrarmi su me stessa. Infine, altra novità per quest’anno, ho inserito uno spazio per tenere traccia dei soldi che entrano ed escono. Credo che questo sia l’inizio di un potenziale nuovo obiettivo da affidare al journal: quello di gestire anche il mio lavoro da fotografa. Staremo a vedere. Ho preferito partire da una base già consolidata, consapevole del fatto che, con questo nuovo taccuino da 160 pagine, ci sarà abbondante spazio per nuovi layout e nuove informazioni da raccogliere al momento opportuno.

A cosa può servirti un bullet journal?

Il primo fondamentale risultato che si può raggiungere con l’utilizzo di questo strumento è una grossa presa di coscienza, l’acquisizione di una consapevolezza che è capace di coadiuvare la professionalità e mettere a tacere sabotatori e impostori interiori. Basta sfogliare le pagine di questo taccuino – che può essere fisico o digitale – per avere l’immediata e chiara percezione di tutto quello che si è fatto, dei risultati portati a casa e di tutti i traguardi raggiunti.

Allo stesso modo, monitorando il flusso di lavoro, si possono rilevare i punti di fragilità e da qui rimodulare il processo per poter superare le difficoltà che possono presentarsi.

Non è necessariamente una spinta alla produttività, ci tengo molto a specificarlo. Accostiamo sempre l’idea di crescita professionale a un lavoro maggiore, ma un obiettivo di crescita altrettanto concreto potrebbe essere quello di lavorare meno, arrivando comunque a un fatturato sufficiente, e lasciando spazio al benessere e alla serenità che spesso vengono persi nel tentativo di conciliare tutte le parti della nostra vita.

Infine, affidando a un supporto che non può dimenticare, possiamo svuotare la testa, razionalizzare il flusso di lavoro e investire meglio le energie mantenendo il focus sugli obiettivi e sui risultati.

Per quanto mi riguarda è stato anche un utile maestro di flessibilità perché avere tutto a portata di sguardo mi ha dato l’opportunità di vedere ogni possibile variazione e ha reso il mio modo di lavorare meno rigido e faticoso, più rispettoso dei miei tempi e di priorità che possono aver bisogno di essere ridefinite nel quotidiano, sulla base degli eventi che non possono essere previsti.

Dopo questa esperienza con il bujo per il lavoro, ho deciso di dedicarne uno anche alle mie attività di craft, raccogliendo idee e progetti di cucito, maglia, ricamo e cardmaking. Al momento sono ancora in fase di sperimentazione ma, nel caso in cui questo argomento ti interessasse, ti invito a lasciarmi un commento qui o su Instagram per farmelo sapere, così valuterò di dedicare un articolo anche a questo modo diverso per utilizzarlo.

I miei materiali per il bullet journal

Bullet Journal 2023 - Taccuino
Bullet Journal 2023 - Copertina 2023

Ammetto di avere un problema con la cancelleria e quindi di possedere montagne di penne, pennarelli e supporti di vario tipo. Qui elencherò quelli che sto utilizzando con più frequenza. Voglio però ribadire che il materiale davvero necessario si limita a un taccuino, una matita, una penna e una gomma da cancellare e tutte le skill necessarie sono quelle di saper scrivere, non necessariamente con una bella grafia, e saper leggere. Tutto il superfluo appartiene più alla sfera del divertimento e della creatività che all’organizzazione, ma nulla ci vieta di godere anche di questa attività nel modo che desideriamo.

  • Taccuino per bullet journal di Very Wonder
  • Matita a mine Mark’s Tokio (con mine H, per tenere i tratti leggeri)
  • Gomma pane
  • Penne Staedtler Pigment Liner (che utilizzo soprattutto nella misura 0.05 e 0.2, una volta asciutte possono essere colorate con i pennarelli o evidenziate senza sbavare)
  • Sakura Pigma Micron (come le Staedtler, resistenti all’acqua e perfette per la scrittura e le decorazioni)
  • Pilot Choose Bianca (per aggiungere dettagli ai titoli o scrivere su zone annerite)
  • Tombow Fudenosuke Brush pen (ottime per la calligrafia, richiedono un po’ di manualità)
  • Pentel Brush Sign pen (perfette per chi vuole realizzare piccoli lettering ma non ha molta tecnica, hanno il solo difetto di sbavare se ripassati con pennarelli ad acqua)
  • Crayola Supertips (pennarelli economici ma dai colori pazzeschi e durevoli nel tempo se ben tenuti)
  • Giotto Turbo Giant Pastel (colori pastello e punta modulabile: costano poco e rendono tantissimo, li adoro)
  • Evidenziatori Stabilo Pastel (anche questi a costi super accessibili e con ottimi colori)
  • Evidenziatori Zebra Mildliner (questi costano decisamente di più ma la palette è un incanto, sono irresistibili e di gran tendenza)
  • Tombow Dual Brush Pen (qui siamo alla serie A dei pennarelli: i colori sono meravigliosi, la resa su carta molto simile all’acquerello e sono perfetti per ogni tipo di attività, dalla calligrafia alla decorazione. Hanno una palette enorme e si possono acquistare in set o singolarmente)

Commenti

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Valentina

Creo, cucino, fotografo, scrivo. Sono una web writer, food stylist e fotografa freelance.
Amo il cioccolato nocciolato, camminare a lungo, la letteratura per ragazzi e i gatti rossi. Credo nei carboidrati, nella felicità e nell'organizzazione.
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Valentina Masullo • Food photography
Amiche e amici del pollice non troppo verde questo Amiche e amici del pollice non troppo verde questo tutorial è per voi, per noi che vorremmo la grazia di far crescere i fiori che ha @barbara_balocco ma ci basta guardare le piante perché queste appassiscano miseramente.

Se anche voi avete desiderato ardentemente un glicine ma non ve la siete sentita di destinarlo a morte certa questa è la soluzione: un glicine di carta crespa immortale, bellissimo, magico e resistente a quell’uragano che solo le nostre cure sono in grado di scatenare 😅

Bastano tre rotoli di carta crespa colorati, forbici filo da ricamo, un ago e una montagna di pazienza per ricreare dentro casa un fascinoso e imperituro angolo di primavera, che è arrivata, oggi per davvero e speriamo che resti per un bel po’ (ché qui, all’estate, non siamo mica ancora pronti 🙈).

Il progetto, come sempre, è anche più dettagliato sul blog, al solito link in bio, cliccando qui 👉🏻 @valefatina

Che ne pensi? Ti piace? Fammelo sapere nei commenti, qua sotto e raccontami qual è il tuo fiore preferito 👇🏻

MUSICA: “Shades of Spring” Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License
http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

#craft #crepepaperflowers #paperflorist #paperflowers #decofloral
#decofleurs #paperart #diyproject #diyflowers #inspiredbypetals 
#handmadewithlove #makersgonnamake #madefrompaper  #flowercrafts #flowerdiy #flowercraft #floralart #natureinspired #whimsicalwonderfulwild #botanicalart
Come mi aspetto di sentirmi nel weekend. Come mi s Come mi aspetto di sentirmi nel weekend.
Come mi sento per davvero. (Sfoglia il carosello per scoprire le differenze 😅)

La ricetta della brioche al caffè sofficissima, che non ci salva da questa stanchezza atavica ma comunque aiuta, è sul blog, al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina 

Era un’idea per la festa del papà ma poi mi è passata addosso la solita schiacciasassi di medicine e i loro effetti collaterali ed eccoci qua, a fare le cose in ritardo pure sulla vita 🤷🏻‍♀️

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Domenica sarà la festa del papà. Il giorno perfe Domenica sarà la festa del papà. Il giorno perfetto, se avete un papà vicino o se volete festeggiare il papà dei vostri bimbi, per organizzare un super pranzo in famiglia e godersi il tempo insieme ❤️.

Io, ovviamente, porto il dolce 😬 con una bella raccolta di ricette golose che vanno dalla classica zeppola a proposte più creative ma altrettanto sfiziose. Le ho raccolte pensando a mio papà, che è un super goloso, ma scommetto che troverete qualcosa di adatto anche al vostro.

Le trovate da sfogliare in questo piccolo carosello e, come sempre, al link in bio o nelle storie di oggi, cliccando qui 👉🏻 @valefatina

In foto abbiamo:
- Zeppole al tiramisù
- Paris Brest al cioccolato con croccante alle nocciole
- Zeppole al caffè
- Bignè alla crema e cioccolato
- Brownies al cioccolato
- Salame al cioccolato
- Crostata morbida al cioccolato e frutti rossi
- Torta alla Guinnes
- Crostata con ricotta e gocce di cioccolato
- Torta di nocciole e caffè

Quale preferite? Raccontatemelo qua sotto, nei commenti 👇🏻❤️

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Prima ancora della passione per gli aggeggi da cuc Prima ancora della passione per gli aggeggi da cucina c’era e continua a esserci la fregola per tutti i prodigi più o meno tecnologici a supporto della mia creatività e siccome ne ho collezionati - e continuo ad acquistarne tanti - ho pensato di farne una piccola rubrica che comincia oggi, con uno degli ultimi acquisti: la stampante @hpsprocket .

È una stampantina portatile senza toner o cartucce che stampa su pellicola Zink (zero ink) in formato 5 x 7,6 cm con retro adesivo.

Funziona collegandosi via Bluetooth al dispositivo da cui voglia stampare le nostre foto. Attraverso l’app HP Sprocket possiamo sistemare colori e impostazioni, aggiungere adesivi o creare collage come quello che ho stampato in questo video per decorare il mio bullet journal.

Trovo che sia uno strumento creativo divertente e versatile, perfetto per chi vuole creare ricordi ma anche per progetti creativi insoliti. Per esempio ci si potrebbe fare un archivio visivo dei libri letti, delle serie tv o film guardati - stampando le scene preferite o le locandine - o persino etichettare le scatole con abiti o oggetti, lasciando all’esterno la foto di ciò che vi abbiamo riposto, per ritrovare tutto in un colpo d’occhio.

Insomma, sono soddisfatta di questo acquisto e, a mano a mano, vi mostrerò i vari progetti in cui la metterò all’opera.

Io l’ho presa su Amazon in un bundle con già una confezione di pellicole, vi lascio il link affiliato nelle storie di oggi.

Fatemi sapere se ce l’avete e come la usate oppure come la usereste per la vostra creatività.

Ricordate di lasciarmi un like per farmi sapere se questa rubrica vi piace e vorreste altri video con altri strumenti creativi da scoprire.

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Venerdì che unǝ dice: come si fa? Ecco, si fa co Venerdì che unǝ dice: come si fa? Ecco, si fa così, si ferma il mondo per un secondo, giusto il tempo di mettere insieme un incantesimo; si cuoce tutto quel poco che basta a farlo lievitare un tantino e poi si morde, ancora tiepido, un bel boccone di felicità. Gusto cioccolato, per me, oppure tutti i gusti che vuoi.

Bastano:
- 1 uovo
- 1 vasetto da 125 g di yogurt
- 50 g di olio di semi
- 75 g di zucchero
- 120 g di farina
- 1 cucchiaio colmo di cacao amaro (o di fecola di patate)
- 8 g di (mezza bustina di lievito per dolci)
- 40 g di gocce di cioccolato
- L’aroma che più ti piace

Cuoci in friggitrice ad aria già calda a 170°C per 15 minuti e goditi la meraviglia.

Salva la ricetta qui oppure leggila sul blog, al solito link in bio, cliccando qui 👉🏻 @valefatina

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La chiamano festa della donna ma è una giornata d La chiamano festa della donna ma è una giornata di sensibilizzazione e no, non c'è molto da festeggiare. E sì, sono polemica.

Festeggeremo quando avremo parità di stipendio a parità di posizione professionale. Quando avremo le stesse opportunità di accesso a tutti gli spazi del mondo del lavoro. Festeggeremo quando smetterete di chiederci se abbiamo figli o vogliamo farne, ai colloqui di lavoro e pure fuori. Sarà festa quando nessun compagno, marito, convivente, fratello o padre ci aiuterà ma starà soltanto facendo la sua parte. Daremo un party quando saremo prese in considerazione dalla ricerca scientifica e quando alle donne sarà garantito lo stesso trattamento clinico, medico e sanitario che viene garantito agli uomini, quando il nostro dolore non sarà solo isteria o esagerazione. Avremo di che festeggiare quando la sofferenza e il sacrificio smetteranno di essere medaglie da appuntarci sul petto, quando non dovremo più scegliere tra carriera e famiglia, quando anche l'ultimo uomo avrà smesso di pensare che sia il suo uccello a renderci valide e che esistiamo solo per compiacere il suo desiderio, quando smetteremo di essere uteri con le gambe e corpi su cui accanirsi, quando non saranno più altre e altri a dirci come sentirci, cosa provare e come esistere per dare meno fastidio possibile.

Fino a quel momento lotteremo, urleremo e faremo tutto ciò che serve per guadagnarci una motivazione a fare festa. Fino ad allora tenetevi le vostre mimose puzzolenti, restituiteci ciò che ci appartiene e se proprio vi si impegna di fare qualcosa allora fateci un dolce, che non ci compra - sia ben chiaro - ma ci dà quell'energia che serve per non smettere mai di combattere per quello che meritiamo ✊🏻

Nel carosello qualche idea per l'occasione:
- Crostata morbida mimosa
- Victoria Sponge Cake
- Coppa mimosa
- Rotolo alle fragole
- Crostata con panna cotta
- Ciambellone ripieno
- Crêpe Suzette
- Tiramisù al limone
- Cheesecake allo yogurt
- Crostata morbida al cioccolato bianco

il resto delle ricette e pure delle rivendicazioni sono sul blog, al solito link in bio, cliccando qui 👉🏻 @valefatina
Quante cose sai fare con la teglia dei muffin? Ogg Quante cose sai fare con la teglia dei muffin? Oggi esploriamo insieme tutte le possibilità che vanno dalla lasagna - sì, la lasagna - ai pancake - e sì, proprio quei pancake.

Lo stampo per i muffin è stato il primo acquisto fatto per la mia cucina, quella in cui ho cominciato a cucinare davvero, e da allora ho collezionato una moltitudine di ricette creative e anche più tradizionali, se così vogliamo considerarle, ma sempre con un twist personale.

Le ho raccolte in un'unica pagina, sul blog, e sono tantissime! Ci trovate anche un po' di consigli di teglie da acquistare e accessori sfiziosi e utili. Se ancora non vi siete convintǝ a fare questo passo sono convinta che queste delizie potranno contribuire alla causa.

Nel carosello da sfogliare abbiamo:
- Pizza muffin
- Torta pasqualina monoporzione
- Pancake al forno
- Lasagna cupcake
- Frittatine con le erbette al forno
- Muffin salati con fave e pecorino
- Tortine alle fragole
- Angel cupcake (muffin di soli albumi) con panna e fragole
- Muffin integrali con mirtilli e avena
- Cupcake arcobaleno

E tu usi la teglia dei muffin? Qual è la ricetta più creativa per cui l'hai usata? Vieni a raccontarcelo qua sotto, nei commenti e scambiamoci altre idee per darle sempre nuova vita 👇🏻

La raccolta completa di 40+ ricette è sul blog, al link in bio e da cliccare nelle stories di oggi, cliccando qui 👉🏻 @valefatina

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A metà di questo venerdì in discesa arrivo da vo A metà di questo venerdì in discesa arrivo da voi con una prodigiosa ricetta realizzata in collaborazione con @caseificiocomellini . Perché prodigiosa? Perché a seconda delle voglie va bene come dolcetto per la merenda o come aperitivo. Ci arrivo.

Useremo il mitico Squacquerone di Romagna DOP che arriva dritto dalla via Emilia e che si squacquera sulla sfoglia per diventare un fondo cremoso e goloso per i restanti ingredienti. Quali? Mele della Val di Non, un filo di miele, profumo di timo e se poi vi piace anche una fettina di pancetta appena tagliata per un morso da veri gourmet.

Che ne dite, vi ispira? 😋

Vi lascio il link alla ricetta, che trovate sul sito di Caseificio Comellini nelle stories di oggi, non perdetevelo!

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Nei giorni scorsi ho acquistato online e ricevuto Nei giorni scorsi ho acquistato online e ricevuto a casa una super cassetta di avocado siciliani (li ho presi da @siciliaavocado e mi sono trovata super bene, sfusi li trovo da @cortilia.it e anche lì non posso che dirne bene). Da quando posso acquistare avocado che non fanno il giro del mondo prima di arrivare sulla mia tavola li compro più volentieri, anche perché ne vado ghiotta.

In questi anni ho usato questo frutto per tantissime preparazioni, salate e anche dolci e visto che adesso siamo in stagione ho pensato di segnalarvi la raccolta di ricette pubblicate sul blog. La trovate al link in bio, cliccando qui 👉🏻 @valefatina , e nelle stories di oggi.

Nel carosello da sfogliare per farsi ingolosire abbiamo:
- burger di pollo e avocado
- avocado toast con salmone
- piadina con hummus e avocado
- insalata "California" con surimi e avocado
- avocado toast alla caprese
- frullato di avocado e cacao
- sandwich con tonno, avocado e yogurt greco
- tacos con avocado, ceci e cavolfiore speziato
- insalata di ceci con avocado e pomodorini

E nella raccolta ne trovate molte altre (e tante arriveranno non appena cominceranno a maturare quelli arrivati da poco 😉)

E voi lo mangiate? Come lo preparate? Raccontatemelo qua sotto, nei commenti 👇🏻

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