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Menabrea e Biella, una storia lunga 170 anni

Scritto il 20 Maggio 2016

Birra Menabrea compie 170 anni. Un compleanno di tutto rispetto per la birra più antica d’Italia che ha visto un bel pezzo di storia di questo Paese e che porta alto il nome di un piccolo centro come Biella, ormai in tutto il mondo.

A Biella ci sono i torrenti che alimentano la Sesia e la Dora Baltea, quelli che negli anni hanno accolto la ricca e operosa vita artigiana e industriale tessile e alimentare, c’è l’acqua buona con cui, da sempre, viene prodotta la birra Menabrea e intorno alla quale è nato e ancora oggi risiede lo stabilimento che ne ospita la produzione.

Menabrea, stampa storica

Stampa storica Menabrea

Spillatore Menabrea

A dirigerla, oggi, Franco Thedy, che fa tesoro di tutta l’esperienza acquisita dalla sua famiglia. Quindicimila bottiglie all’ora, oltre centomila litri di birra all’anno, destinati alla vendita in bottiglia e in fusto, eppure lo stabilimento Menabrea è ancora quello di mattoni rossi e tetti di legno di sempre, ammodernato e ristrutturato più volte, certo, eppure sempre sé stesso. Trentacinque dipendenti, più una squadra che un’azienda.

Le birre Menabrea nascono dalla macinazione a umido del malto d’orzo e di altri cereali non maltati (mais o riso) a cui viene aggiunto il luppolo selezionato e di provenienza bavarese. Questo mosto (si chiama mosto proprio come quello del vino, sì, e come quello del vino è dolcissimo) viene poi raffreddato fino a una temperatura di 10°. Solo a questa temperatura, infatti, è possibile aggiungere il lievito – liquido e bollicioso – che aggiunge la nota amara che conosciamo bene. La fermentazione a bassa temperatura dura dai 5 ai 7 giorni a temperatura controllata quindi il nettare ambrato passa ad una stagionatura di 3 settimane, sebbene sia già ottimo da bere anche così. Una volta imbottigliata da appositi macchinari la birra viene infine pastorizzata ad alta temperatura, processo indispensabile per la sua conservazione e vendita nella grande distribuzione.

Una linea produttiva a modo suo semplice ed essenziale, supportata non solo da macchine all’avanguardia ma anche da un controllo e un’esperienza umana che nessun robot può vantare, per un prodotto pulito e senza fronzoli, così com’è e come ci piace.

https://www.brododicoccole.com/wp-content/uploads/2016/05/macinazione_cereai_menabrea.mp4
Orzo per Menabrea
https://www.brododicoccole.com/wp-content/uploads/2016/05/filtraggio_birra_menabrea.mp4

In un piccolo locale dello stabilimento sono conservati i pezzi di storia di questo marchio e di questa azienda. La scrivania originale, le prime licenze di produzione e vendita (siamo sempre stati amanti della burocrazia) e gli attrezzi utilizzati per le prime produzioni, che riguardavano anche gazzose e toniche. Oggi, raggiunto questo traguardo importante il museo è pronto a mostrarsi al pubblico e a spostarsi in locali più ampi che adesso sono occupati dal ristorante Menabrea, il quale, a sua volta, avrà un locale ancora più bello ampio e accogliente.

Menabrea - Attrezzatura storica
Menabrea - Storica licenza di vendita
Menabrea - Franco Thedy
Menabrea - Quando si producevano gazzose
Menabrea - Bottiglie antiche
Menabrea - Scrivania storica

Il ristorante è aperto solo a cena e in un ambiente caldo e accogliente offre una selezione ben curata di piatti e prodotti, consiglio soprattutto formaggi e salumi della zona, tutti da provare in abbinamento alle birre Menabrea che, solo qui, vengono servite anche non pastorizzate e quindi godibili al meglio delle loro caratteristiche.

Menabrea - Formaggio di bufala
Menabrea - Salumi
Menabrea - Formaggi
Menabrea - Pinzimonio
Menabrea - Risotto alle pere
Menabrea - Birramisù

Ma il regalo migliore che Menabrea poteva farsi per questa festa così importante è un rinnovo totale e un bel restyling delle sue etichette e dei suoi prodotti di punta e il lancio di una nuova birra Weiss, prodotta in Germania in collaborazione con il mastro birraio Menabrea. Una birra chiara, equilibrata e delicata, impreziosita da aromi vagamente fruttati, perfetta per un bel brindisi, e allora prosit! E lunga vita, Menabrea. Altri mille di questi compleanni (e altre mille di queste birre).

Birra Menabrea, stabilimento e ristorante è in
Via Ramella Germanin, 6
13900 Biella (BI)
Tel: 015 2522435
http://www.birramenabrea.com/

Altre cose belle di Biella (oltre Menabrea)

A Biella, intorno alla stessa acqua che scorre per Menabrea, c’è una comunità vivace e una bella cittadina posta su tre livelli. In cima c’è il borgo medievale del Piazzo, collegato al livello sottostante da una storica funicolare, in fondo i fiumi e i vecchi stabilimenti industriali, oggi riconvertiti a musei e aree didattiche. La vita si snoda tutta per le vie della zona centrale, lungo le quasi sono passati alcuni tra i più grandi marchi del tessile italiano come Fila (di cui resta ancora lo storico stabilimento) e Zegna a cui questa comunità è ancora molto legata.

È anche una città per gourmand, questa, che ospita dal 1916 la storica Macelleria Mosca le cui vetrine e la cui selezione forse ha ispirato i più noti banchi e locali di Eataly. Un tripudio di carni fresche e una gastronomia ricchissima, come ormai neanche a Torino si trovano più. Certamente un posto da visitare se si è in città e da cui è difficile uscire a mani vuote. E poi l’aria! l’aria che profuma di pasticceria mignon, alla piemontese e di canestrelli, i biscotti tipici di Biella, che niente hanno a che fare con i fiorellini piemontesi e liguri. Sono cialde pressate con crema al cioccolato e qui, nei laboratori del Caffè del Teatro, vengono ancora prodotti a mano come una volta, una bontà che lascia di stucco (altro che fiorellini!) e non puoi andartene via senza averne mangiati un milione.Pubblicità

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