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Così come quello dolce, il miglior babà rustico del creato – e come potrebbe essere diverso? – è quello di mamma. Per riempire questa casellina mi sono fatta mandare dritta dalla sua agenda delle ricette (anche le vostre mamme usavano le agende regalo come quaderni?) la ricetta ed eccola qua, in tutto il suo splendore.
Il babà rustico è una sontuosa torta salata lievitata arricchita, come da tradizione napoletana, di ogni ben di Dio, dalla pasta incredibilmente soffice e filante e dal sapore incredibile. Se tu dici buonissimo non rende, è proprio “a fin ‘ro munn” (la fine del mondo).
I passaggi sono scrupolosi ma non è una preparazione difficile, in ogni caso, insieme a Paneangeli, li abbiamo fotografati tutti in modo che non ci si possa sbagliare. Non è un impasto complicato ma per un risultato ottimale è importante lavorarlo bene. Si può fare sia in planetaria che a mano.
Per la farcitura io ovviamente ho inserito quella classica, di affettati e formaggi ma è semplicissimo sostituire i salumi con pomodori secchi, melanzane sott’olio sgocciolate, olive snocciolate, carciofini e tante altre bontà, per trasformarlo in un piatto vegetariano. È perfetto da preparare in anticipo perché con un riposo di qualche ora è più buono e, se conservato sotto una campana per dolci, si può fare anche il giorno prima e servire sia leggermente scaldato che a temperatura ambiente. Farà un figurone come centrotavola da mangiare.
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