In una prossima vita avrò una bakery, mi viene da azzardarlo, in questa mi ostino a schiavizzare la planetaria e fare e sperimentare impasti. L’ultimo e forse il più amato di sempre, a sentire l’altro inquilino di casa, è questo impasto a base di olio extravergine di oliva, senza uova, perché stavo cercando un risultato che fosse replicabile anche in versione completamente plant-based.
Cercavo un sapore equilibrato, in cui non si sentisse l’aroma dell’olio, e una morbidezza paragonabile a quella delle brioche classiche e questo si è rivelato il risultato perfetto. Questi paninetti all’olio d’oliva sono leggeri come nuvole, profumati di “forno”, con un impasto aromatico, lievitato con lentezza, ideali sia per essere riempiti con creme o confetture dolci che per una farcitura salata, ma anche da sole sono una bomba. Io le userei anche per il gelato o la granita siciliana, pure senza tuppo. Probabilmente questa è la brioche più democratica e inclusiva del mondo.
Il segreto per un risultato così leggero e soffice sta nell’alta idratazione, quindi questa brioche non può prescindere da una corretta lavorazione e dall’uso di farine specifiche per poter riuscire alla perfezione. Non è una ricetta semplice ma è estremamente soddisfacente, dunque vale la pena tentare, innamorarsi, continuare a farle e non lasciare questo impasto mai più.
Brioche all’olio d’oliva (senza uova)
Per 16 briochine
Ingredienti
- 100 g di farina manitoba (almeno 330W)
- 300 g di farina 0
- 60 g di zucchero (per me di canna)
- 260 g di latte (anche vegetale) freddo
- 60 g di olio extravergine di oliva
- 5 g di lievito fresco
- Un cucchiaino raso di sale
Procedimento
Per queste brioche il mio consiglio è di lavorare con una planetaria. L’impasto è molto idratato perché il risultato possa risultare soffice anche senza uova ed è lungo da incordare. Lavoralo a mano solo se hai certezza di poter lavorare a lungo senza affaticarti.
Metti le farine nella ciotola della planetaria.
Separatamente sciogli lo zucchero e il lievito nel latte.
Avvia la planetaria con il gancio a velocità minima in modo da cominciare a mescolare le farine e versa il latte poco a poco facendolo assorbire lentamente.
Quando la farina avrà assorbito tutto il latte e l’impasto avrà cominciato ad aggrapparsi al gancio aggiungi il sale e l’olio a filo, a poco a poco.
Assorbendo l’olio l’impasto si trasformerà in pastella: è normale.
Continua a lavorare aumentando di poco la velocità e attendi con pazienza che l’impasto di incordi perfettamente. Lavorando a velocità 2 io impiego circa 25 minuti perché l’impasto di incordi e lasci la ciotola perfettamente pulita. Il latte freddo aiuta a non far scaldare troppo l’impasto che, da caldo, non riuscirebbe più a formare correttamente la maglia glutinica.
Una volta incordato, dai una leggera pirlatura sul piano di lavoro leggermente oliato e lascialo lievitare nella ciotola sigillata fino a che non avrà raddoppiato di volume. La minima quantità di lievito e il latte freddo rallenteranno un po’ i tempi, in questo modo avrai un risultato aromatico e profumato. Con circa 25°C in cucina, il mio impasti lievita in 6-8 ore.
Una volta raddoppiato rovescia l’impasto sul piano di lavoro aiutandoti con un tarocco per staccarlo dalla ciotola. Taglialo in 2 parti e continua a dividere a metà fino a che avrai ottenuto 16 porzioni di pasta. Sembreranno molto piccole ma lieviteranno ancora.
Da ciascuna porzione di impasto ricava una pallina e adagiale, con la chiusura verso il basso, su una teglia rivestita di carta forno ben distanziate tra loro.
Copri con un panno pulito e fai lievitare nuovamente per circa 1-2 ore, fino a nuovo raddoppio.
Inforna i panini a 160°C in forno statico già caldo, sul ripiano centrale, e cuocili per 20 minuti circa. Se lo desideri puoi spennellare con un po’ di latte e aggiungere semi a piacere, i panini che vedi in foto sono stati cotti senza alcun passaggio ulteriore di latte.
Annamaria dice
Ciao, non ho la planetaria e normalmente quando devo impastare (senza cuocere) uso la macchina del pane con la funzione “solo impasto”. Credi si possa fare anche con queste brioche molto idratate? Grazie mille
Valentina dice
Ciao Annamaria, la macchina del pane, come il Bimby, hanno il motore sul fondo, dove le pale girano, in pochi minuti si scalderebbe e scalderebbe a tal punto l’impasto da impedire del tutto la formazione della maglia glutinica. Purtroppo questo impasto va lavorato a lungo, se hai 35-40 minuti di braccia puoi provare a mano.
Annamaria dice
Eh no… peccato. Cercherò altre ricette di brioche senza burro. Grazie