Dopo aver tentato impasti monumentali e aver immolato sull’altare del fallimento numerose notti e chili di farina ho deciso che mai più, o almeno non finché potrò acquistarne di ottime, con molto meno sforzo, avrei preparato dei grandi lievitati. Perciò anche quest’anno eccoci qua, con un’altra colomba alternativa. Dopo quella veloce con ricetta di Anna Moroni, quella salata e le colombine ecco la colomba danubio, dolce e sofficissima.
Il danubio è un rustico napoletano che si prepara normalmente con un impasto semi-dolce e un ripieno salato ma si adatta alla perfezione anche a una farcitura dolce e niente più di una crema pasticciera, soda e profumata, riesce a renderlo una vera delizia, anche come dessert.
Come tradizione pasquale comanda, abbiamo abbondanza di uova e un risultato profumato e fresco, molto primaverile. È ideale come colazione e merenda ma va bene anche sul fine pasto, perfetta da dividere – una pallina ciascuno – per godersi fino all’ultimo i pranzi di queste feste. È pratica, infine, anche per un picnic per Pasquetta, per aggiungere una nota di dolcezza a un momento che ci trova già rilassati e in buona compagnia.
Si può preparare con qualche giorno d’anticipo a patto di fare attenzione a tenerla al fresco, ora che le temperature sono in aumento, in modo che l’impasto non perda fragranza e soprattutto che la crema non inacidisca. Meglio, piuttosto, tenerla in frigorifero al coperto e tirarla fuori qualche ora prima di mangiarla oppure darle una veloce scaldatina in forno per riportarla alla sua morbidezza e al suo profumo originale.
Colomba danubio
Per uno stampo da colomba da 1 kg (io ho usato uno stampo di carta di Guardini)
Ingredienti
- 250 g di farina manitoba
- 250 g di farina tipo 0
- 200 ml di latte
- 20-30 ml di acqua (solo se necessari)
- 80 g di zucchero
- 1 cucchiaino di lievito di birra secco (o circa 7 g di lievito di birra fresco)
- 100 g di burro
- 3 tuorli d’uovo
- Un pizzico di sale
- 350 ml di latte
- 3 tuorli
- 100 g di zucchero
- 35 g di farina
- La buccia di un limone bio o un cucchiaio di estratto di vaniglia
Per l’impasto
Per la crema pasticciera
Procedimento
Sciogli il lievito con lo zucchero nel latte e lascia riposare per 15 minuti a temperatura ambiente.
In una ciotola metti le farine e unisci poco a poco il latte, impastando a mano o con il gancio della planetaria.
Insieme al latte unisci i tuorli d’uovo e, quando la farina avrà assorbito tutto, unisci il burro a dadini e un pizzico di sale. Continua a impastare fino a ottenere un impasto liscio, omogeneo ed elastico. Copri, sigillando la ciotola (io utilizzo i coperchi in silicone Övermätt di Ikea) e lascia lievitare fino a raddoppio. Il tempo di lievitazione potrebbe variare a seconda della forza del lievito. In media potrebbero volerci intorno alle 3-4 ore.
Intanto prepara la crema pasticciera.
In un tegame metti i tuorli e sbattili con lo zucchero e la farina fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
Scalda leggermente il latte e uniscilo a filo ai tuorli montanti, continuando a mescolare con una frusta a mano.
Aggiungi la buccia di limone a pezzi (in modo da poterla eliminare dopo la cottura) e cuoci a fuoco dolce, continuando a mescolare, fino a che la crema non si sarà rassodata. Falla raffreddare mescolando di tanto in tanto, in modo da evitare il formarsi della pellicola in superficie che potrebbe causare grumi. In alternativa sposta la crema in un bagnomaria ghiacciato e mescolala fino a che non si sarà raffreddata (ci vorranno tra i 5 e i 10 minuti).
Quando la pasta per il danubio sarà lievitata dividila in 12 porzioni e forma delle palline. Stendi ogni pallina con le mani, in un dischetto non troppo sottile, e metti al centro una generosa cucchiaiata di crema. Richiudi i lembi del dischetto in modo da formare nuovamente una pallina. Sigilla bene tutto e disponi le palline in un pirottino da colomba da 1 kg, una accanto all’altra, lasciando un pochino di spazio per la crescita (ma senza esagerare, in modo che il dolce sviluppi in altezza).
Cuoci il danubio in forno statico già caldo a 180°C per circa 50 minuti, coprendo con un foglio di stagnola negli ultimi 20, per evitare di bruciare la superficie.
Fallo raffreddare appoggiando il pirottino su una gratella, in modo che l’umidità possa disperdersi correttamente.
Si conserva per 24 ore fuori dal frigo o per 3 giorni massimo in frigorifero. Può essere scaldata in forno, coperta da carta forno, per ravvivarne la fragranza.
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