Dunque il dubbio è stato un po’ quello di abbandonare anche la tradizione dei piatti legati a questo evento, proprio per rispettarlo meglio. Poi mi sono detta che con dolce o senza dolce quello che conta sono i gesti quotidiani. E comunque, ammettiamolo, con un dolce è meglio. Quindi non è mia intenzione sminuire questa occasione importantissima per parlare di certi temi, ma se pensiamo di meritarci anche una torta, ecco, questa crostata morbida mimosa secondo me vale il tempo passato in cucina.
La base è quella di una classica torta da credenza cotta nello stampo furbo. L’ho ulteriormente svuotata nella parte centrale, un po’ per avere più spazio per la crema diplomatica con cui l’ho farcita, un po’ per ricavare i cubetti che ho utilizzato per la decorazione, e l’ho bagnata con uno sciroppo che ha aiutato a darle la perfetta consistenza finale. Tutto al profumo di limone, ma si può fare anche all’arancia, se si preferisce, o usando della vaniglia, a seconda dei gusti.
Importante è prepararla con almeno un giorno di anticipo, in modo che il dolce abbia tempo di riposare in frigorifero e inumidirsi e insaporirsi in modo uniforme. Devo dire che, secondo me è anche meglio dopo un giorno e mezzo, quando i sapori risultano ancora meglio equilibrati senza presentare odori o sapori troppo intensi che possano coprire il resto. Si sente l’uovo della crema, ma anche la panna, c’è il limone, persistente e c’è anche il sapore di qualcosa di antico, che mi rimanda a quelle pasticcerie familiari, in cui le torte venivano prodotte con ricette antiche e tramandate di madre in figlia.
Probabilmente, anzi certamente, non sarà una torta e non questa a darci tempi migliori, ma un po’ di godimento adesso, anche mentre lottiamo per ciò che ci spetta, ce lo meritiamo. Nell’incertezza del futuro, facciamo del presente un momento migliore ❤️
Crostata morbida mimosa
Per uno stampo furbo da 28 cm
Ingredienti
- 3 uova
- 100 g di zucchero
- 120 g di latte
- 1 limone non trattato
- 80 g di olio di semi
- 230 g di farina
- 8 g di lievito per dolci
- Un pizzico di sale
- 3 tuorli
- 500 ml di latte
- 120 g di zucchero
- 60 g di farina
- 200 ml di panna non zuccherata
- 1 limone non trattato
- 250 ml di acqua
- 4 cucchiai di acqua
- 1 limone non trattato
- Zucchero a velo
Per la base morbida
Per la crema diplomatica
Per lo sciroppo al limone
Per la guarnizione
Procedimento
In una ciotola capiente monta con una frusta elettrica le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
Unisci latte, olio e la buccia di limone grattugiata e mescola.
Aggiungi farina e lievito setacciati e un pizzico di sale e mescola fino a ottenere un composto liscio e senza grumi.
Imburra uno stampo furbo da crostata oppure spennellalo con il distaccante per teglie fatto in casa. Versa al suo interno tutta la pastella.
Inforna in forno statico già caldo a 180°C per 35-40 minuti, fino a leggera doratura.
Verifica la cottura con uno stecco, sforna e lascia raffreddare fuori dallo stampo, su una gratella per dolci
Prepara lo sciroppo al limone. Metti le bucce tagliate sottili (evitando la parte bianca, l’albedo, che risulterebbe amara) e a falde grosse in un pentolino con zucchero e acqua e poni a fuoco dolce portando a leggera ebollizione. Lascia cuocere senza girare, fino a che lo zucchero non risulterà completamente sciolto. Lo sciroppo risulterà più o meno giallo a seconda dalla quantità di oli rilasciati dalle scorze di limone.
Fai raffreddare lo sciroppo a temperatura ambiente.
Prepara la crema. Lavora i tuorli con lo zucchero e la farina e unisci poco per volta il latte, mescolando con una frusta per evitare di formare grumi.
Aggiungi la buccia di limone grattugiata e cuoci il composto a fuoco dolce, continuando a mescolare, fino a che non si addenserà.
Trasferisci immediatamente la pentola in un bagnomaria ghiacciato (io uso una grossa teglia che riempio di acqua fredda e ghiaccio) e continua a mescolare con la pentola immersa nell’acqua fino a che la crema non si sarà raffreddata. Questo procedimento ti consentirà di ottenere una crema dalla consistenza perfetta e vellutata. Fai riposare in frigorifero, in un contenitore coperto, per almeno un’ora.
Monta la panna e incorporala delicatamente alla crema aiutandoti con una spatola, con movimenti delicati per non smontarla. Riponi nuovamente la crema a riposare in frigo in attesa di farcire la torta.
Al momento di farcire la torta disponi la base su un vassoio e con un coltellino incidi il disco interno che viene formato dallo stampo furbo per circa 1 cm di profondità. Delicatamente procedi con l’incisione nel senso orizzontale fino a rimuovere completamente la fetta ottenuta. Tagliala a cubetti che serviranno alla fine per la guarnizione.
Bagna la base della torta con lo sciroppo al limone, insistendo particolarmente sui bordi in modo che non restino asciutti (io ho utilizzato tutta la bagna, senza avanzarne).
Riempi l’interno della torta con la crema diplomatica e completa la guarnizione aggiungendo i cubetti morbidi tagliati in precedenza.
Fai riposare la torta in frigorifero, sotto una campana per dolci, per 12-24 ore prima di servirla. Spolvera di zucchero a velo prima di presentarla.
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