Diario di una rivoluzione fatta dalla cucina
Cucinare è un atto di rivoluzione, me ne sono accorta solo quando ormai era già iniziata.
Prendere una serie di ingredienti, trasformarli in una ricetta e poi in un piatto è una presa di posizione ed è, insieme, cambiamento. È qualcosa in cui siamo coinvolti in prima persona, che facciamo con intenzioni e obiettivi precisi, è mettersi in gioco, è fiducia nel corso degli eventi e, qualche volta, un po’ fede.
Dispensa nasce per raccontare la rivoluzione che per me è stata ed è quotidianamente la cucina. Di come il cibo ogni giorno mi insegna l’importanza di nutrire la pancia, lo spirito, le idee e i pensieri di cose buone e di sentimento.
Nel secolo del cibo spettacolarizzato, elevato ad arte e trasformato in estetica io ho scelto di raccontare il suo lato più umano: un cibo fatto di persone, di cucina di casa, dalla casa di una che dieci anni fa ha aperto un blog per imparare a cucinare e che, attraverso il cibo cambia ogni giorno la sua vita.
Una volta al mese ci metteremo seduti nella mia Dispensa, tra barattoli di pelati fatti in casa e pacchi di pasta dimenticati in un angolo e parleremo di ingredienti, di ricette, di fotografia di cibo e di quello che succede intorno a noi, anche mentre cuciniamo.
Si chiama Dispensa perché è il posto dove comincia tutto: la stanza degli ingredienti ma anche un fascicolo di parole, di idee, pensieri e consigli per prendersi cura del pianeta, dell’umanità e di ciò che siamo, un cucchiaio per volta.