Su Torino è esplosa l’estate e la fine del lockdown si è sovrapposta a una ripartenza dei lavori che mi ha vista super super (ho detto super?) impegnata a riprendere le fila e a rincorrere consegne e pacchi di materiale smarriti.
Così questa ricetta di frittelle dolci di acacia e sambuco era rimasta lì, in un angolino e forse ormai è tardi per rifarla. Mi son detta, però, che è il momento buono per tenerla da parte per i prossimi fiori (o magari da qualche parte in Italia e nel mondo è meno caldo e ci sono ancora fiori tenerelli e profumati da pastellare) e quindi eccoci qua.
Ho scoperto questo dolce qui, in Piemonte, dove molte amiche mi hanno raccontato essere parte della loro infanzia e dei loro ricordi. Così, chiedi di qua e chiedi di là, ho trovato pure una ricetta di una pastellina morbida e vellutata che li rende perfetti.
Questi fiori sanno proprio di merende in campagna, di quei primi giorni con le finestre spalancate, del sole ancora tiepido che fa sbocciare la primavera e ora che pare già finita, sappi, stagione dei fiori, che noi ti aspetteremo ancora (e ti friggeremo per bene, non avremo pietà!).
Frittelle dolci di acacia e sambuco
Ingredienti
- 80 g cucchiai di farina
- 40 g di amido di mais o farina di riso
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 1 uovo
- 150-200 ml di acqua
- Circa 150 g di fiori di robinia (o pseudo acacia) e sambuco biologici
- Olio per la frittura
Procedimento
In una ciotola metti la farina e l’amido setacciati, aggiungi lo zucchero (io utilizzo anche quello di canna) e il sale e l’uovo.
Ora unisci l’acqua poco per volta, mescolando con una frusta. Mescolando le polveri in poca acqua avrai il doppio vantaggio di non avere grumi e di poter valutare a mano a mano la consistenza della pastella che deve risultate morbida ma non del tutto liquida, in modo da fare un velo sui fiori, senza appesantirli e senza scivolare del tutto via. Più o meno deve avere la consistenza dello yogurt, quindi regola la quantità di acqua in base a questo.
Fai riposare la pastella per almeno 30 minuti e poi procedi a pastellare e friggere.
Scalda l’olio in una pentola dai bordi alti, che sia profondo abbastanza da immergere bene i fiori e avvolgerli completamente. Una volta caldo (verifica con uno stecchino, che faccia delle bollicine se inserito nell’olio) procedi con le frittelle.
Scuoti i fiori senza lavarli, per eliminare eventuali piccoli insetti dai rami e immergili nella pastella quindi, senza sgocciolarli troppo, passali immediatamente nell’olio bollente. Friggi per qualche minuto, a fuoco moderato, attendendo che i fiori siano leggermente dorati, senza scurire troppo.
Asciugali su carta assorbente e servili ancora caldi, sono perfetti da soli o accompagnati da un filo di miele o una spolverata di zucchero a velo.
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