Insalata con mela grigia di torriana, caciocavallo di Ciminà, mirtilli rossi e noci

Mi piace molto questa realtà globalizzata che vivo in cui mi basta fare pochi passi (o persino pochi click) per procurarmi ingredienti che arrivano da lontano e per godere di quei gusti e profumi anche se con grande probabilità non avrò mai modo di visitare i posti da cui arrivano. Ciò che invece di questa globalizzazione – o forse degli uomini globalizzati – mi piace meno è che spesso si cerca l’esotico e il lontano più per moda che per una reale necessità o curiosità dimenticando o spesso sconoscendo completamente che esiste un enorme tesoro di specialità locali, regionali, talvolta persino appannaggio solo di qualche decina di famiglie, che vale la pena di trovare e ritrovare, fosse anche solo per scoprire una diversità assai meno costosa e più a portata di mano.

Il modo più interessante per crearsi una mappa di questi tesori è senz’altro parlare con la gente. Parlare di cibo, chiaramente, ma non solo. Di storie, di abitudini, di profumi, di ricordi, lasciare che intorno noi le persone si raccontino, ascoltare molto e aver voglia di capire. La grande cucina italiana sta più nei tegami delle nonne che nei libri di ricette, ciò che di più buono abbiamo mangiato è stato sempre da bambini e non era un ristorante da stelle Michelin.

Ad averci voglia e curiosità sincera, per esempio, puoi stare a Torino e venire a sapere che a Ciminà, provincia di Reggio Calabria, si fa un caciocavallo unico, che è pure presidio Slowfood e che lo fanno ancora solo in dieci e ritrovartene tra le mani un pezzo preziosissimo e profumatissimo. Straordinario, davvero.

Ad averci voglia, per esempio, puoi stare a Torino e venire a sapere che non è solo gianduiotto e bicerin ma che questa terra è anche quella di piccole mele grigie, tenere e dolcissime che vanno scomparendo, puoi trovare anche un contadino che ha ancora voglia di coltivarle e venderle ad un prezzo equo e puoi scoprire che anche tu che non mangiavi mele se non cotte adesso non puoi fare senza.

E ad averci voglia, per esempio puoi prendere queste meraviglie, i loro spazi geografici, i loro tempi, i loro sapori e sposarli in un prato di insalata sotto una pioggia di mirtilli rossi e farne una poesia che celebri tutta questa bontà (quasi) dimenticata.

Ad averci temp0 e un po’ di voglia potremmo essere ognuno la mappa dei tesori di qualcun altro.

Intorno a te, per esempio, nella tua terra, nella tua storia, nei tuoi ricordi, quali tesori si nascondono? Vi va di raccontarmelo?

Insalata con mela grigia di Torriana, caciocavallo di Ciminà, mirtilli rossi e noci

Ingredienti

Per 2 porzioni

• 150 g di valeriana (o insalata dolce a foglia verde)
• 2 fette di caciocavallo di Ciminà
• 1 mela grigia di Torriana
• 2 cucchiai di mirtilli rossi disidratati
• Una decina di gherigli di noce
• Succo di limone
• Olio EVO
• Sale

Procedimento

Lava e asciuga la valeriana con una centrifuga per insalate oppure facendola sgocciolare in uno scolapasta.

Sciacqua le mele, se lo preferite, sbucciale e mettile a bagno in acqua e succo di limone per evitare che scuriscano.

Taglia il caciocavallo a cubetti e componi l’insalata riunendo tutti gli ingredienti in una ciotola capiente.

Condisci con olio e una presa di sale e servi insieme a crostini di pane tostato, per completare il piatto.