Questo che ti propongo, poi, ha un fascino tutto particolare e (incredibile ma vero!) è un dolce tipico di Carnevale ma non è fritto. Il migliaccio dolce napoletano, infatti, è una torta di semolino e ricotta, compatta ma delicatissima ha un profumo che prima di prenderti per la gola arriva al cuore e la consistenza dei dolci di pane di una volta, umida e confortante.
È un dolce gentile e piacevole e ricorda molto il ripieno della classica sfogliatella napoletana di cui può considerarsi una versione “povera” pur trattandosi di una torta ricca come la tradizione carnascialesca impone.
Come non smetterò mai di ripetere, è importante utilizzare materie prime fresche e di alta qualità. Cerca una ricotta di latte vaccino di giornata e falla sgocciolare in un colino prima di usarla, utilizza vaniglia in bacche o in estratto alcoolico, evita i surrogati sintetici e scegli bucce di agrumi candite che siano belle spesse e succose.
Queste ultime sono opzionali, nella tradizione esistono anche ricette di migliaccio che non le contengono, ma aggiungono molto profumo e, rimanendo morbide grazie all’umidità del dolce stesso, diventano impercettibili senza risultare sgradevoli a chi invece non le ama in preparazioni come il panettone o la colomba. Questo per dire che secondo me ci vanno, ma tu fai come ti pare che io non sono affatto una voce autorevole, divertiti e Buon Martedì Grasso :)
Il migliaccio napoletano
Ingredienti
Per due torte da 24 cm
- 1 l di latte
- 250 g di semolino
- 500 g di ricotta
- 250 g di zucchero
- La buccia grattugiata di un limone
- I semi di mezza bacca di vaniglia
- 6 uova
- Un bicchierino di limoncello
- 100 g di arancia e cedro canditi (opzionale)
- Un pizzico di sale
- Zucchero a velo q.b.
Procedimento
Porta a ebollizione il latte con il burro e un pizzico di sale quindi versaci dentro a pioggia il semolino e mescola con una frusta fino a che il composto si sarà addensato. Lascia intiepidire.
Lavora a crema la ricotta con la buccia di limone, i semi della vaniglia e il limoncello aiutandoti con una forchetta o con una frusta elettrica e aggiungi, se lo desideri, le bucce candite di arancia e cedro ridotte in piccoli pezzi.
Monta gli albumi aggiungendo 100 g di zucchero, appena avranno cominciato a formare schiuma e portali a neve ferma.
Monta a lungo i tuorli con 100 g di zucchero fino a raggiungere una consistenza chiara e spumosa.
Unisci la ricotta al semolino, i tuorli e gli albumi con movimenti dal basso verso l’alto per evitare di smontarli.
Versa tutto in uno stampo imburrato e infarinato e cuoci in forno statico preriscaldato a 200° per circa 30 minuti fino a che la superficie del dolce non si sarà leggermente dorata. Sforna e fai raffreddare.
Prima di servire cospargi abbondantemente la torta di zucchero a velo.
Ale dice
Ma come mi piace! Anche se non è fritto… ha proprio quell’aria rustica e semplice che sa di buono! Mi è rimasta una curiosità…chissà da dove deriva questo nome?
valefatina dice
Penso proprio che abbia a che fare con il miglio. E’ un dolce molto antico e sicuramente in tempi più remoti sul territorio si trovava più facilmente il miglio del grano e quindi si usava quello. Chissà com’era, bisognerebbe provarci :)