Più rinomata per le sfogliatelle e i babà, per la pizza e il cuoppo di fritto misto, la gastronomia napoletana cela, meno note al resto d’Italia, meraviglie di gusto semplice che non stanno nei ricettari ma appena dietro quelle finestre sempre un po’ aperte dei vicoli della città che mi ha vista nascere e diventare grande. Profumi che passeggiando per quelle vie strette strette e piene di colore ti avvolgono il cuore, esperienze che meriterebbero di essere raccontate nelle guide per viaggiatori, da fare una volta nella vita.
A Napoli mio malgrado ci torno poco, e dopo tutti questi anni ci riconosciamo a stento, qualche volta mi sono pure divertita a fare la turista – “qua ci sta la signora nordica che vuole un caffè!” – ma non ho mai smesso di tenerla nel cuore e nei pensieri.
In questo periodo me la immagino un po’ spenta, dopo Natale è sempre così, mogia per la fine delle feste e per quel cielo un po’ cupo dell’inverno, bella di tramonti da togliere il fiato, calda dei fumi che vengono fuori dalle rosticcerie della Pignasecca. Vedo i miei piedi sul lastricato nero, sento la sensazione fredda e un po’ scivolosa di questi pavimenti antichi chiudo gli occhi e da una finestra qualunque arriva odore di minestra – che col freddo ci rinfranca un po’ – la più semplice e più profumata di tutte, quella che nessuno mai metterebbe in un ricettario ma io sì perché questo è anche un posto del cuore e certi piatti lo fanno più grande e più pieno.
(Ri-ciao vicini, so che anche voi amate le mie verdure invernali!)
Minestra di riso e verza
Per due porzioni
Ingredienti
- Un piccolo cavolo verza
- 180 g di riso (io uso il Roma perchè mi piace che il chicco resti compatto)
- Circa 400 ml di brodo vegetale (la tradizione lo vorrebbe di carne)
- 4 cucchiai di Parmigiano grattugiato (o ancora meglio due scorze di Parmigiano a dadini)
- Due cucchiai di olio EVO (la ricetta classica prevede un battuto di lardo)
- Uno spicchio d’aglio
- Sale
- Pepe nero
Procedimento
Lava il cavolo verza e riducilo in striscioline.
Fai imbiondire lo spicchio d’aglio schiacciato in olio EVO (o nel battuto di lardo) quindi aggiungi la verza e falla stufare aggiungendo poco brodo per volta e tenendo la pentola coperta.
Quando la verza si sarà appassità aggiungi il brodo rimanente e il riso e portalo a cottura a fiamma moderata e con la pentola scoperta. Se il brodo dovesse asciugarsi aggiungi poca acqua o ulteriore brodo, il piatto non deve essere troppo asciutto.
A cottura terminata aggiungi il Parmigiano, regola eventualmente di sale (ma generalmente non ce n’è bisogno) e fai riposare qualche minuto la minestra prima di servirla con una spolverata di pepe nero.