Era davvero tanto tempo che pensavo di realizzare i pangoccioli fatti in casa. Non sono mai stata un’amante della versione commerciale originale, anche se l’idea è buona trovo sempre un po’ deludente la realizzazione, così ho deciso di riproporli a modo mio.
Per la ricetta ho fatto riferimento a Sara Papa, che per chi panifica è un’istituzione, ma non ho utilizzato lievito madre, convertendo la ricetta perché sia semplice da realizzare con lievito di birra fresco o secco senza che se ne senta il sapore. Anche per il procedimento ho dovuto fare a modo mio (il libro riporta i procedimenti delle ricette un po’ sommariamente, probabilmente tenendo conto dell’esperienza del lettore) e il risultato sono state queste profumatissime nuvolette.
Sono panini ideali per una colazione o una merenda e anche i piccoli li ameranno molto. Perfetti da portare in giro e da mangiare con le mani, sono la pausa perfetta, un modo incantevole di fermare il tempo per un istante davvero golosissimo.
Pangoccioli fatti in casa
(ricetta ricavata da “Bauletti dolci” di Sara Papa, dal libro “Pane, dolci & fantasia”)
Ingredienti
Per circa 17 panini
- 500 di farina tipo 0
- 210 di farina Manitoba
- 6 g di lievito di birra fresco (o 1 g di lievito di birra secco)
- 200 g di latte
- 150 g di acqua
- 60 g di burro
- 1 uovo medio (da 60 g) + 1 uovo per lucidare i panini
- 80 g di zucchero
- 12 g di sale (circa un cucchiaino)
- 70 g di gocce di cioccolato
- 50 g di mirtilli rossi (oppure ulteriori 50 g di gocce di cioccolato)
Procedimento
Tutti gli ingredienti devono essere utilizzati a temperatura ambiente.
Setaccia insieme le farine in una ciotola. Aggiungi latte, acqua e un uovo a temperatura ambiente e comincia a impastare a mano o con il gancio della planetaria.
Quando i liquidi saranno stati assorbiti, unisci il burro, lo zucchero e il sale e continua a lavorare l’impasto fino a che non avrai incorporato tutto.
Infine inserisci nella ciotola le sospensioni (puoi utilizzare cioccolato e mirtilli o soltanto cioccolato, rispettando il peso totale) e continua a impastare fino a ottenere un impasto liscio e incordato.
Nel caso in cui l’impasto sembrasse non incordarsi, lascialo riposare per 30 minuti e poi fai un giro di pieghe in ciotola (qui trovi un video molto chiaro su come eseguirle), operazione che puoi ripetere altre 1-2 volte per dare maggior sostegno all’impasto. È importante che la maglia glutinica sia ben formata in modo che, una volta data forma ai panini, questi crescano verso l’alto – gonfi a panciuti – e non si stendano sulla teglia trasformandosi in frittelle.
Una volta ottenuto un impasto ben incordato, copri la ciotola e lascia lievitare fino a raddoppio. I tempi di lievitazione dipendono dalla forza del lievito e dalla temperatura, nel mio caso sono state necessarie circa 6 ore.
Riprendi l’impasto raddoppiato e trasferiscilo su una spianatoia spolverata di farina. Non eccedere nell’aggiungere farina, se l’impasto è ben incordato, vedrai che non si appiccicherà al ripiano.
Taglialo e pesalo per ottenere pezzature da 80 g circa e da ciascun pezzo di pasta realizza delle palline tirando i lembi dell’impasto verso il basso e appoggiando sulla teglia il punto di giunzione.
Lascia raddoppiare nuovamente (ci vorrà circa un’ora) e poi lucida con un uovo sbattuto e inforna a 180°C in forno statico preriscaldato per 18-20 minuti, sul ripiano centrale del forno.
Sforna e fai raffreddare.
Si conservano 3-4 giorni in un contenitore chiuso oppure puoi congelarli e scongelarli a temperatura ambiente per averli sempre freschi.
Rispondi