Tra qualche giorno questo blog compirà sei anni e a me sembra che ne siano passati ancora di più. Mi piace, di questo posto, che nonostante sia stato il motore che mi ha poi portata a cambiare lavoro e occuparmi di contenuti food a tempo pieno non ha smesso di essere quello per cui è nato: un luogo per condividere le cose belle.
Mi rammarico sempre un po’ quando non ho tempo da dedicargli quanto vorrei. A dispetto di chi mi diceva: “vedrai che quando sarai freelance pubblicherai molto meno” sono andata avanti a pubblicare tre contenuti a settimana e non perché mi sentissi obbligata ma perché mi piace molto. Amo ricevere le foto delle mie ricette rifatte da chi passa di qua e mi legge e ci prova, amo anche la sorpresa di chi si meraviglia che “riescono” (eh certo, io le cucino davvero, eh?) e anche chi propone nuove idee di cui faccio sempre tesoro.
Quando non sono qui, sono su Instagram Stories a cucinare cose belle e anche quello è diventato un posto di contatto e condivisione che mi ha dato moltissimo e di questo sono così grata da non avere parole per dirlo.
In questi sei anni ho imparato molte cose, ho avuto molte opportunità, ho conosciuto persone bellissime e ho acquistato anche una rotella per la pizza e chi mi segue dall’inizio capirà: la prima tagline di questo blog era proprio “il primo foodblog senza neanche la rotella per la pizza”. Tutto è nato in una cucina che non c’era e tutta da fare e a me sembra un augurio davvero buono quello di festeggiare questi sei anni insieme in un’altra cucina che sta nascendo, quella del posto che ospiterà il mio lavoro e che proprio in questi giorni sto allestendo (motivo per cui latito un po’).
È un passo enorme, se penso a quello che ero sei anni fa e che siano solo sei è una cosa che proprio non mi spiego. In quel novembre organizzai in quella cucina vuota, una cena di Halloween, la prima cena tra amici a Torino, e così Halloween è diventato quasi un punto di passaggio, un motivo per festeggiare anche quando non sembra festa. Negli anni successivi ho pubblicato su questo blog anche molte ricette in tema, sono stata citata per questo da Bigodino e da Cosmopolitan, il cimiteramisù è diventato una tradizione di casa e tra gli amici e quest’anno per Halloween sono pure andata in edicola, con un menù speciale su Ci piace cucinare, settimanale di cucina, e uno tutto dedicato alle delizie di Angelo Parodi.
Pensavo non ci fosse il tempo, per qualcosa da mettere anche qui, invece eccoci, con un pane rapido e goloso, a metà tra la brioche e il panino da buffet, soffice e profumato e che somiglia a piccole zucchette pronto a fare festa.
E così sia, quindi, festeggiamo, perché sei Halloween insieme non siano un traguardo ma solo un nuovo inizio.
Panini semidolci con zucca e carote
Per 12 panini
Ingredienti
- 250 g di zucca cruda (pesata senza semi)
- 250 g di carote crude
- 300 g di farina 0
- 200 g di farina integrale (oppure 500 g di farina 0)
- 100 ml di latte
- Mezzo cubetto di lievito di birra
- 40 g di zucchero di canna
- 40 g di burro
- 12 mandorle
Procedimento
In Lava la zucca, sbucciala e tagliala a cubetti. Pela le carote e tagliale a pezzi leggermente più piccoli rispetto a quelli della zucca.
Cuoci le verdure al vapore. Io utilizzo una vaporiera da microonde e cuocio per circa 15 minuti, le verdure devono essere tenerissime. Se non hai una vaporiera puoi cuocerle al forno, a 180°C in modalità statica, senza farle bruciare. Ti sconsiglio di bollirle per evitare che il risultato sia troppo acquoso.
Frulla le verdure cotte fino a ottenere una purea liscia.
Sciogli lo zucchero e il lievito nel latte.
Metti in una ciotola le farine e aggiungi la purea e comincia a lavorare a mano o con una planetaria. Unisci a filo il latte e continua fino a che i liquidi non saranno del tutto assorbiti.
Aggiungi il burro morbido a pezzetti e continua a impastare fino a che non avrai ottenuto un impasto liscio ed elastico. Se lavori con una planetaria fai andare il gancio per almeno 15-20 minuti a velocità minima.
Lascia lievitare l’impasto al coperto fino a raddoppio. I tempi dipendono da temperatura e forza del lievito, nel mio caso ha impiegato circa 3,5 ore. Riprendi l’impasto, lavoralo rapidamente su una spianatoia e dividilo in 12 parti da circa 80 g.
Olia una teglia per muffin da 12 e metti ogni pallina di impasto già formata in uno degli stampini. Lascia nuovamente raddoppiare tenendo coperto con un panno. Nel mio caso la seconda lievitazione è durata circa un’ora.
Decora ogni panino con una piccola mandorla nel centro per simulare un picciolo e inforna a 180°C in forno statico preriscaldato per 20 minuti circa, fino a leggera doratura.
Sforna, fai intiepidire e estraili dallo stampo, termina il raffreddamento su una gratella. All’aria si conservano sofficissimi per un paio di giorni, se li conservi in contenitori chiusi anche 4, puoi congelarli e scongelarli al bisogno per trovarli morbidi come appena fatti.
Il gusto semidolce rende questi panini perfetti anche come idea da buffet da farcire sia con ripieni salati che dolci.
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