Questo post contiene link sponsorizzati da Fattoria Scaldasole s.r.l
Il rientro dalle ferie dovrebbe prevedere un reinserimento graduale, un po’ come i bambini all’asilo. Atterrare domenica sera a Torino, dopo due settimane a spasso per la Gran Bretagna, e catapultarsi direttamente nella vita di tutti i giorni e nel traffico caotico di settembre è straniante.
Non riesco a riprendere il ritmo, zero concentrazione e molto smarrimento, ho solo voglia di uscire e passeggiare, di rimettere il cappotto di lana che ho dovuto comprare a Londra, di cream tea e di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Barcollo e punto alla sopravvivenza aspettando che passi. Mi sono iscritta a un nuovissimo book club, ho tirato fuori i plaid aspettando la pioggia che preannunciano per i prossimi giorni e preparato un dolcetto cremoso e godurioso in cui affondare il cucchiaio per ritrovare il fondo e qualche certezza.
Già quest’estate avevo avuto modo di provare questo prodotto nuovo di Fattoria Scaldasole, si tratta di uno yogurt biologico profumato e non troppo dolce, come piace a me. Ho scelto Intermezzo bio perchè è perfetto per dolcetti veloci come questo e ha gusti davvero speciali (limone meringato, lampone meringato, anice e mandorla e pompelmo e menta), è uno yogurt che già da solo è un dessert (venduto, tra l’altro, in una confezione completamente riciclabile e completa di cucchiaino monouso biodegradabile, una scelta che ho apprezzato molto). Io ho aggiunto il profumo di burro, che sa di casa e la consistenza di velluto della ricotta che accoglie e conforta e ne ho fatto un dolcetto trasparente e senza sorprese, quasi una cheesecake anarchica al rovescio, un’idea di libertà e una piccola sicurezza a cui abbandonarsi.
Parfait allo yogurt al limone
Per 5 porzioni (io ho usato 5 vasetti di vetro da 200ml)
Ingredienti
Per la gelatina di limone
- 30 ml di acqua
- 30 g di zucchero
- 1 foglio di colla di pesce (1 g circa)
- Il succo di 1 limone
Per crema allo yogurt
- 250 g di ricotta
- 200 g di Intermezzo BIO Scaldasole al limone meringato
- 50 g di zucchero
- La scorza di un limone
Per il crumble
- 30 g di farina 0 (o anche più integrale, se ti piace)
- 30 g di mandorle a lamelle
- 50 g di burro
- 2 cucchiai di fiocchi d’avena
- 2 cucchiai di zucchero di canna
Per la decorazione
- Mandorle a filetti
- Spicchi di limone
Procedimento
Per la gelatina di limone
Spremi il limone e filtrane il succo per eliminare le impurità.
Metti a bagno la gelatina in acqua fredda
Sciogli lo zucchero nell’acqua e porta a leggera ebollizione.
Unisci allo sciroppo il succo di limone e la gelatina strizzata che si scioglierà. Mescola e distribuisci equamente nei barattoli. Lascia raffreddare e poi tieni in frigorifero per circa 6 ore, fino a che la gelatina si sarà rappresa.
Per il crumble
Metti nel mixer le mandorle, la farina e i fiocchi d’avena e trita tutto rapidamente. Aggiungi lo zucchero e il burro a pezzettini e lavora rapidamente per ottenere uno sbriciolato.
Cuocilo su carta forno a 180°C in forno statico già caldo per circa 30 minuti o fino a leggera doratura (verifica la cottura in base al al tuo forno, potrebbe volerci anche molto meno nda) e fai raffreddare.
Per la crema allo yogurt
Aggiungi la buccia di limone grattugiata finemente allo yogurt, mescola e fai riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Lavora la ricotta sgocciolata con lo zucchero e fai riposare per 30 minuti in frigorifero, quindi uniscila allo yogurt.
Distribuisci lo yogurt sulla gelatina, aggiungi il crumble e decora con uno spicchio di limone e le mandorle a lamelle.
Conserva il dolce coperto in frigorifero per qualche ora, fino al momento di servirlo.
FRANCESCA dice
Intanto negli ingredienti c’è ricotta e zucchero e poi non vengono nemmeno menzionati nel procedimento, ok è intuibile ma se si scrive una ricetta si scrive completa anche nel procedimento. Poi il crumble dopo 5-10 minuti è già quasi bruciato figuriamoci se si tiene 30 minuti. Forse è il caso di rivedere un attimo la ricetta.
Valentina Masullo dice
Ciao Francesca,
ti ringrazio molto per aver beccato questo erroraccio, nel post parlavo proprio di mancanza di concentrazione e infatti, nel riportare la ricetta dal quaderno al blog, avevo saltato un paragrafo intero, ho provveduto ad aggiungerlo. Fiù :)
Per la cottura, invece, ho segnato 30 minuti anche sul quaderno, può darsi che mi sia sbagliata a scrivere – nello stordimento ci sta – ma voglio verificare riprovandolo, ho un forno non proprio brillantissimo e può darsi che davvero ci abbia messo tanto a dorare, non me lo ricordo, è una ricetta che non faccio da mesi. Rifarò il crumble appena possibile con il termometro così da essere certa anche delle temperature, e dopo la prova rivedrò la ricetta come faccio spesso con quelle più vecchie. Intanto ho aggiunto una nota di attenzione per evitare che qualcuno, provandoci, sbruciacchi tutto.
A presto :)
PS: mi toccherà offrirti un dolcetto per il servizio di correzione bozze (non sbruciacchiato, per carità, per evitarlo mi butterò su un tiramisù)