Siamo cresciuti quasi tutti così, noi figli degli anni 80, con certi piatti che non ce li scorderemo mai e che magari non erano poi così attenti, come quelli della cucina più moderna e “healthy”, ma che gusto!
Noi siamo quelli delle merendine al gusto indifferenziato di alcool, del succo con la cannuccia da infilare nel buchino di alluminio e dei cracker sempre sbriciolati in fondo alla cartella. Ci hanno propinato di tutto: dai sofficini alle pizzette Catarì nel tostapane e pure se adesso facciamo i gourmet li abbiamo amati tutti, eccome se li abbiamo amati!
Da quando siamo diventati buongustai e il cibo s’è fatta una faccenda seria, sembra che non si possa più mangiare niente senza etichette, allora, se proprio vogliamo mettere un’etichetta a questo piatto qui, io lo segnerei come “cibo del cuore” e se per una volta non è il massimo del gusto, almeno sarà il massimo della felicità, che per fortuna la cucina è pure quello.
Pasta con panna, salmone e piselli
Per due porzioni
Ingredienti
- 120 g di pasta secca di grano duro
- 125 ml di panna fresca non zuccherata (o panna da cucina o vegetale)
- 100 g di salmone affumicato
- 80 g di piselli freschi o surgelati (pesati già sgusciati)
- Cipollotto
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- 1 noce di burro
- Erba cipollina
- Sale
Procedimento
In un tegame fai appassire dolcemente nel burro un po’ di cipollotto affettato fine. Unisci i piselli e cuoci per 4-5 minuti poi sfuma con il vino bianco.
Fai evaporare l’alcool e aggiungi la panna e un pizzico di sale. Cuoci ancora per qualche minuto, giusto il tempo di scaldare la panna, poi spegni e tieni da parte, in caldo.
Cuoci la pasta in acqua leggermente salata e scolala al dente. Trasferiscila nel tegame con il sugo, aggiungi il salmone tagliato a listarelle e, aggiungendo poca acqua di cottura, spadella o mescola per mantecare.
Servi subito, guarnendo con erba cipollina.
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