La pasta fresca è una di quelle cose che in cucina sembrano appartenere al passato. È sempre meno diffusa ma si tratta di una tradizione antica e preziosa delle nostre cucine locali. In Italia esistono almeno 300 formati di pasta fresca. Da sud a nord cambiano e anche molto forme, tecniche e ripieni ma possiamo dire che, in modo molto trasversale, la pasta è la base della nostra cucina nazionale.
È chiaramente più semplice andare al supermercato e acquistarla, bella che pronta da cuocere e non nego che sia pratico, ma ogni tanto mi piace prendermi il temp per impastare, tagliare, tirare e stendere questo prodigio così semplice e potente allo stesso tempo.
Faccio la pasta un po’ come un’altra persona più spirituale di me potrebbe decidere di meditare. È un modo per prendermi del tempo, per permettere ai pensieri che assillano le nostre vite frenetiche di prendersi una pausa e lasciare che siano le mani a fare tutto.
La ricetta è così essenziale che quasi non è una ricetta. Bastano: semola di grano duro e acqua tiepida per dare vita a questa pasta povera ma ricca di storia, tradizione e forse anche dell’energia di tutte quelle mani che prima di noi l’hanno plasmata.
Nel video allegato alla ricetta ti mostro non solo come impastare per ottenere un ottimo risultato in pochi passaggi ma anche come realizzare ben quattro formati di pasta partendo da questo stesso impasto: malloreddus, cavatelli, orecchiette e garganelli.
Pasta fresca di semola fatta in casa (senza uova)
Ingredienti
Per 4 porzioni
- 250 g di semola rimacinata
- 130 g di acqua tiepida
Procedimento
In una ciotola o su un ripiano fai una fontana con la semola rimacinata.
Aggiungi poco alla volta l’acqua e mescola con una forchetta o a mano in modo da farla assorbire.
Quando non ci sarà più acqua sul fondo della ciotola e si saranno formate delle briciole di semola rovescia tutto sul piano di lavoro o comincia a impastare a mano direttamente nella ciotola.
Inizialmente sembrerà che l’acqua non sia sufficiente per la farina ma continuate a lavorare senza aggiungerne, vedrai che in pochi minuti, non appena la semola si sarà idratata, l’impasto comincerà a compattarsi.
Lavora brevemente l’impasto sul piano di lavoro – a seconda del tipo di semola ci vorranno 5 minuti o poco più – fino a che non sarà liscio e omogeneo. A quel punto forma una palla e lasciala riposare a temperatura ambiente in una ciotola sigillata per circa 30 minuti.
Passato questo tempo stacco un pezzetto di impasto per volta, lasciando il resto nella ciotola, per evitare che si secchi.
Con questo impasto si può preparare qualsiasi formato di pasta. Nel video ti mostro come realizzare a mano malloreddus (i tipici gnocchetti sardi), i cavatelli, le orecchiette e i garganelli. Puoi inoltre usarla per preparare tagliatelle e paste ripiene senza uova e, volendo, con farcitura vegetale.
Una volta pronta, fai asciugare la pasta su taglieri o vassoi coperti con dei teli di cotone puliti e, una volta asciutta, puoi conservarla in frigorifero, meglio se in un sacchetto di carta, anche per 3-4 giorni. Puoi anche congelarla in contenitori o sacchetti appositi e utilizzarla al bisogno.
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