L’otto marzo, da che io abbia memoria, è sempre stata un’occasione in cui, ancora una volta, le donne non sono davvero libere ma di nuovo strette in altri brutti stereotipi, e poco e male si è utilizzare l’occasione di una giornata internazionale come questa per sensibilizzare l’opinione pubblica sui molti (troppi) bias di cui è vittima ogni donna, dal momento in cui viene al mondo. Ancora oggi. Anche in quello che pensiamo essere il lato più civile del mondo.
Insomma siamo in questo secolo che è così moderno eppure c’è ancora molto da combattere per allineare i salari, le opportunità professionali, quelle sanitarie e di scelta tra uomini e donne e per smettere di alimentare quest’idea della donna come scatola per figli e mi rendo conto che non è dalle pagine di un blog di cucina che questo può cambiare. Eppure credo che parlarne e dirselo, anche qui, sia importante.
Il resto è un pretesto come un altro per prendersi del tempo per mollare un po’ la presa: fare quello che ci piace, qualunque cosa sia – andare dal parrucchiere o mettersi a costruire con seghetti e avvitatori; dedicarsi un po’ di attenzioni e concedersi un dolcetto extra non previsto, non banale, non necessario ma importantissimo (perché i dolci lo sono sempre).
Questa selezione di dolci è soprattutto un’idea di quello che io sceglierei come dolce per fare merenda con le amiche, e alle amiche che passano di qua voglio regalarla, perché sia l’occasione di concederci un momento di bellezza e dolcezza e per fermare un po’ il mondo e raccogliere le energie per farlo ripartire come se fosse già un posto migliore.