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Ravioli ripieni di funghi con ragù di verdure croccanti

Scritto il 14 Luglio 2014 Lascia un commento

Questo post contiene link sponsorizzati da Conserve Italia Soc. coop. agricola

Scolpire profumi, pennellare sapori, andare oltre la terza dimensione, aprire l’arte al gusto e alle sensazioni più fisiche e portarla in cucina.

In sintesi a questo scopo nasce la Galleria del sapore, un evento organizzato da Cirio per promuovere la nuova PolpaPiù.

Una sfida ma soprattutto una serata piena di idee e di colore, di persone, di chiacchiere, di facce amiche e di nuove conoscenze.

Collage Foodblogger Galleriadelsaporecirio

Sotto la stretta supervisione, direzione (e assaggio) di Luca Ogliotti, executive chef del Gambero Rosso e di Mariachiara Montera, food strategist e food blogger, ognuna di noi con la sua tavolozza personale – una artistic box a sorpresa – ha realizzato la sua opera d’arte nella cucina della Città del gusto del Gambero Rosso di Torino (e poi altri così a Roma e a Napoli).

Insieme alla PolpaPiù nella mia c’erano funghi secchi e curry dolce. Un accostamento un po’ insolito ma interessante. Nel panico, un po’ nevrotica per il caldo atroce che mi ha infradiciata in tempo zero e totalmente a disagio in questa bellissima cucina in cui non avevo idea di dove fosse tutto quello di cui potevo aver bisogno ho vagliato più o meno un milione di possibilità per poi scegliere, forse, la più banale di tutte, ma è che a me la cucina piace semplice.

Ravioli ripieni di funghi profumati di curry e un ragù veloce di verdurine croccanti che rendesse onore a questo pomodoro bello, denso, profumato e consistente.

Volevo un piatto che fosse astratto e materico, di corpo e sostanza, in cui il gusto prevalesse su tutte le sensazioni (e poi diciamocelo, io con gli impiattamenti ingegneristici sono una schiappa, non mi sono mai neanche messa d’impegno ad imparare perchè non li posso sopportare, non mi piacciono, ecco).

#GalleriadelSapore_I Piatti (12)

Come in un episodio del Benny Hills Show, tutto quello che poteva andare storto in cucina è andato storto. La semola non collaborava (il caldo? l’ansia? Non mi era mai successo prima), la pasta non si lasciava stendere ed è rimasta troppo spessa, non trovavo le pentole, le scodelle, i coltelli, i cucchiai, le forchette, la pellicola e a momenti neanche più i pensieri ma per fortuna non ho mai perso di vista il divertimento ed è così che è andata, benissimo in ogni caso e al profumo di pomodoro :) (e non avrei potuto desiderare di più).

Ravioli ripieni di funghi con ragù di verdure croccanti

Ravioli ripieni di funghi con ragù di verdure croccanti
Ravioli ripieni di funghi con ragù di verdure croccanti
Ravioli ripieni di funghi con ragù di verdure croccanti
Per due porzioni

Ingredienti

Per la pasta
  • 100 g di semola di grano duro
  • 50 ml di acqua
  • Un cucchiaino di olio EVO
  • Un pizzico di sale
Per il ripieno
  • 15 gr di porcini secchi
  • 1 cucchiaino di curry
  • Olio EVO
  • Cipolla
Per il ragù
  • Una zucchina
  • Una carota
  • Uno scalogno
  • 400 g di polpa di pomodoro (per me Polpapiù Cirio)
  • Sale
  • Olio EVO
Per la decorazione
  • Basilico fresco

Procedimento

Per la pasta

Metti la semola in una scodella con il sale, l’acqua e l’olio e comincia ad impastare con una forchetta per amalgamare gli ingredienti quindi termina il lavoro con i palmi delle mani fino ad ottenere un impasto liscio e sodo. Avvolgilo nella pellicola per alimenti e fallo riposare a temperatura ambiente per mezz’ora circa.

Per il ripieno

Metti in ammollo i funghi per 15 minuti almeno in acqua fredda, scolali, strizzali e filtra l’acqua tenendola da parte.

In un tegame fai appassire un cucchiaio di trito di cipolla in un cucchiaio di olio EVO, aggiungi i funghi, qualche cucchiaio dell’acqua filtrata e un cucchiaino raso di curry, regola di sale e fai cuocere fino ad asciugare il fondo di cottura.

Lascia che i funghi si raffreddino quindi sminuzzali finemente con un coltello o con qualche colpo di frullatore.

Per il ragù

Prepara una mirepoix (taglio a piccoli cubetti) di zucchina e una di carota (è importante che siano separate). Affetta sottilmente lo scalogno e fallo appassire in un paio di cucchiai di olio EVO, aggiungi la carota e falle soffriggere per due o tre minuti, inserisci anche la zucchina e prosegui la cottura per ulteriori due o tre minuti. Versa infine nel tegame la polpa di pomodoro, regola di sale e fai cuocere ancora pochi minuti affinchè le verdure non perdano la loro consistenza (tra i cinque e i dieci minuti, dipendentemente dai gusti).

Per completare il lavoro

Con il matterello o con la macchina apposita stendi la pasta fino ad ottenere una sfoglia sottilissima.

Ricava dalla sfoglia dei cerchi con un coppapasta o un bicchiere. Al centro di ogni cerchio di pasta poni un po’ del ripieno preparato in precedenza, richiudilo e sigillalo con i rebbi di una forchetta (se necessario inumidisci i bordi con poca acqua prima di richiudere).

In una pentola metti l’acqua avanzata dei funghi e aggiungi altra acqua a sufficienza per poterci poi cuocere la pasta. Sala e poni al fuoco.

Una volta che l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione versaci dentro, delicatamente, le mezzelune e falle cuocere per un paio di minuti. Scolale e versale nel ragù.

Impiatta con abbondanti verdure e decora con foglie di basilico fresco, se lo gradisci.

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Salvato in: Altro, Collaborazioni, Eventi, Pasta, Piatti vegani, Primi piatti Ingredienti: Basilico, Carote, Cipolle, Curry, Funghi porcini, Olio EVO, Polpa di pomodoro, Sale, Scalogno, Semola di grano duro, Zucchine

Valentina

Creo, cucino, fotografo, scrivo. Sono una web writer, food stylist e fotografa freelance.
Amo il cioccolato nocciolato, camminare a lungo, la letteratura per ragazzi e i gatti rossi. Credo nei carboidrati, nella felicità e nell'organizzazione.
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Il giorno del mio compleanno, da che abbia memoria Il giorno del mio compleanno, da che abbia memoria, è un giorno che mi appartiene, in cui posso fare ciò che desidero e in cui mi dedico tempo e cura e un dolce, ovviamente. Il dolce del mio compleanno è diventato un rito, qualcosa  a cui penso con mesi di anticipo, è un progetto lento fatto di desideri e voglie, di auto ascolto, soprattutto. L'idea che per un giorno all'anno, almeno, io possa sentirmi meno travolta dagli eventi, meno impegnata a giudicarmi e a condannarmi a fare di più, meno presa da tutto quello che non so e non posso fare è una tale luce che, per il mio compleanno, mi concedo spesso di fare quello che non so fare, di sbagliare e riprovare. Così questo paris-brest al cioccolato con croccante di nocciole sarebbe stato il dolce del mio compleanno di ieri, se distratta, non avessi sbagliato completamente la cottura della pasta choux e non avessi dovuto rifare tutto. Avrebbe potuto essere subito, ma in fondo, questa volta, il regalo è stato avere (quasi) due giorni per me. E forse quando ti avvicini così pericolosamente ai quaranta come me, più luce è quello che serve. E serve zucchero a velo, quello sempre, abbondante, su tutto.
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La ricetta del paris-brest al cioccolato con croccante di nocciole è sul blog, al link in bio 👉 @valefatina
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Valentina, 39 anni oggi. Ma potrebbero essere 390 Valentina, 39 anni oggi. Ma potrebbero essere 390 perché è giovedì sera e al giovedì sera l'artrite mi morde forte. Artrite, appunto, psoriasica, come compagna di vita da molti anni. Una passione smodata per tutto quello che si mangia, fin dal principio dei tempi, che poi è il motivo per cui una decina d'anni fa ho smesso di mangiare surgelati e mi sono messa persino a cucinare. Cucinatrice anarchica, rimescolatrice di cambiamenti e rivoluzioni, impastatrice di desideri e fotografa per lavoro, perché a noi che facciamo tante cose ci piace il pensiero di poterlo fermare, qualche volta, il tempo. Fotografo il cibo perché le persone si muovono.
Motivatrice di orchidee e cactus, sferruzzatrice di cappellini, maglioni e coperte, acquerellatrice senza talento, camminatrice di parchi e giardini botanici. Dei miei viaggi mi ricordo sempre il sapore.
In una vita passata devo essere stata un topolino, perché in questa amo il formaggio come chiunque altro potrebbe amare un regalo prezioso. Per fortuna di essere come gli altr* non me n'è mai importato molto perciò, davanti al mio Cartier di Stilton (che è chiaramente il cibo degli dei), buon compleanno a me, cento di questi formagg... ah no, ma sì dai! 🧀🥳🥂
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Il vassoio è un regalo di mio marito, acquistato da @latteriabera ❤️
Non sto vedendo le amiche, gli amici e i parenti, Non sto vedendo le amiche, gli amici e i parenti, non sto uscendo, neanche per la spesa (e qui devo farmi pat pat per aver creato una mia rete di banchi al mercato che conosce anche mio marito), non sto organizzando nulla che non sia il lavoro delle prossime settimane ma ehi, è gennaio, ed è il mese della cucina vegetale. Non sarà esattamente una vida loca, ma pure questo giocare a mangiare in modo diverso ha un suo perché, specialmente quando fai cose buone, in tutti i sensi. Il cibo è rivoluzione quotidiana e se dentro un pentola puoi cambiare il mondo, anche quella è un’avventura 🌍 ❤️🌈
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La ricetta degli stick di ceci con il ketchup fatto in casa è sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina 
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Noi oggi stiamo insieme da 10 anni (DIECI 😱) e Noi oggi stiamo insieme da 10 anni (DIECI 😱) e siamo ancora qui a chiederci come sia possibile che il tempo sia passato così in fretta. Insieme siamo andati al mare, in montagna, al sud e al nord ma soprattutto, insieme, siamo andati avanti, siamo cresciuti, ci siamo sorretti e sospinti, quando è stato necessario. Abbiamo preso decisioni complicate, fatto scelte impopolari e anche qualche colpo di testa. Siamo due teste dure e non potremmo essere più simili e più diversi, ed è forse questa la nostra più grande risorsa. Abbiamo discusso di tutto e riso di niente, come fanno i bambini, abbiamo fatto le regole, come fanno gli adulti. Non abbiamo mai parlato di futuro ma lo abbiamo sempre costruito, un giorno per volta. Abbiamo progettato di vivere a Berlino, a Edimburgo, a Londra, a New York e poi abbiamo comprato casa a Torino. Potremmo andare ovunque, tu e io, ora lo sappiamo, ed è per questo che abbiamo scelto di restare. Perché non conta dove appoggi il dito su una cartina ma chi ti tiene stretta la mano mentre lo fai. Conta trovarsi a casa, non importa dove, insieme a te ❤️
Alla resa dei conti non è che mi paia così neces Alla resa dei conti non è che mi paia così necessario fare i conti. Vale di più aver comprato casa o una pandemia globale? Quanti punti aggiunge al bilancio l’essere stata sempre in ritardo su quello che facevano tutti? E quanti ne toglie la capacità di rialzarsi, nonostante la mancanza di prontezza? Insomma io non lo so e non ho neanche voglia di mettermi a fare la trigonometria con la vita. Avrò trentanove anni tra 14 giorni, questa è la mia faccia sbattuta da troppa stanchezza, con la fascia per coprire i capelli sempre pazzi, coi piedi per terra anche quando i piedi mi fanno male. Non sono stata brava e neanche cattiva ma credo ancora a Babbo Natale, credo all’anno nuovo e credo in me, anche quando mi sembra di non farcela granché.
E questo vi auguro per il 2021: poche cose, ma abbastanza importanti da valere anche senza mettersi a contare. Buon anno, buon domani, buon futuro ❤️🌈🌟
Chiudere le #coccoledinatale è un’esperienza a Chiudere le #coccoledinatale è un’esperienza a metà tra la disperazione e la liberazione. In 24 giorni fai in tempo ad abituarti e affezionarti. Diventa parte di me il controllare che tutto sia partito, che Mailchimp abbia fatto il suo dovere, che il blog non sia andato in crash, e ancora prima preparare le ricette e, a ritroso, pensarle, scegliere, scartarle. È un frullatore - nel senso che mi fa sentire come se ci stessi dentro - eppure quando arrivo in fondo, un attimo dopo aver tirato il fiato, non riesco a non pensare “e domani?”. Ho riempito questi due giorni di “vuoto” con molta musica natalizia, molti acquerelli, molti film, molto lavoro a maglia, un numero decente di passi, un numero indecente di calorie e un numero infimo di ore di sonno. Ora è il momento di dire grazie. Mi piacerebbe farlo personalmente, mi piacerebbe che ci fossero abbracci e baci veri, ma cercherò comunque di includervi tutt* qui:
- 123.000 volte grazie per aver letto le ricette del calendario
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- 2471 volte grazie per aver risposto a quelle email
- centinaia di volte grazie per i DM ricevuti su Instagram ogni giorno
- un numero inimmaginabile di volte grazie per aver dato un valore enorme alla fatica che questo progetto inevitabilmente richiede.
Grazie per esserci stat* per la prima volta e per esserci da sempre, grazie per le ricette ricevute, per il supporto, per la presenza, per l’affetto, per le belle parole e per la condivisione di pensieri, riflessioni e preparazioni. La cucina ha questo potere qua, di tenerci tutti insieme e allora teniamoci stretti ancora per un attimo ❤️
.
L’ultima piccola gallery (swipe verso sinistra per sfogliarla) riassume le ultime otto ricette di questo Natale. 364 giorni al prossimo 🌟🎄❤️
Per quanto diverso, per quanto inconsueto, per qua Per quanto diverso, per quanto inconsueto, per quanto strano, per quanto più, per quanto meno, per quanto troppo o troppo poco, buona vigilia di Natale. C’è poco di giusto da dire in un Natale così ma, comunque vada, prendetevi il tempo di viverlo, concedetevi tutte le emozioni possibili, non sentitevi sbagliat* o inadeguat*, riposate, abbiate cura di voi ❤️
La vera verità è che ho mille foto di biscotti e La vera verità è che ho mille foto di biscotti e zero cose da dire quindi: biscotti! Che comunque qualche volta - specialmente quando è quasi Natale - sono l’unica cosa che serve, dai 🎄❤️🌟 
Che state facendo di bello in questa attesa? 🤶🏻
Lo dico sempre che l’Avvento passa troppo in fre Lo dico sempre che l’Avvento passa troppo in fretta. Con oggi si chiude il secondo terzo di questa avventura insieme, sedici ricette per sedici giorni, tante nuove idee per il menù delle feste, per i regali da cucinare - come questi villaggi di casette in vetro - e idee alla portata di tutt*. Vorrei avere le parole per ringraziare le 850 persone che ogni giorno ricevono, leggono e rispondono alle mie email, le 90000 persone che dal primo di dicembre hanno letto le ricette e i post di questo calendario, lasciato un commento o condiviso i miei contenuti con i loro contatti, voi che ogni giorno tornate qui, anche quando io mi prendo tempo o perdo i pezzi. È un lavoro enorme da produrre ma ne vale sempre la pena. Qualcuno mi ha chiesto “ma chi te lo fa fare?”, ecco. Voi: grazie ❤️🙏🏻

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