Il suo sapore delicato può solo impreziosire ogni proposta di menù e nella sua versione tradizionale milanese, accompagna, con gran contegno, anche dei gustosi ossobuchi.
I fiori di zafferano contengono ciascuno tre soli pistilli, quelli che poi diventano gli stimmi utilizzati per le nostre preparazioni. Questi vanno raccolti a mano e trattati con la massima cura ed è per questo che lo zafferano, non solo per il suo colore, è l’oro delle spezie. Un ingrediente pregiato che vale sempre la pena tenere in dispensa.
E se vuoi abbinarlo alla perfezione al vino da portare in tavola ti consiglio di ascoltare “Il vino lo porto io” il podcast che abbina le ricette ai vini giusti, per non sbagliarsi mai.
Risotto allo zafferano
Per 2 porzioni
Ingredienti
- 180 g di riso da risotto (per me “Carnaroli”)
- 1 l di brodo vegetale
- 50 g di burro
- 1/2 cipolla
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 1 bustina di zafferano
- 4 cucchiai di Parmigiano grattugiato
Procedimento
Pulisci la cipolla e tritala finemente. Mettila in un tegame con il burro e falla appassire a fuoco molto dolce.
Tieni in caldo, con la fiamma al minimo, il brodo vegetale.
Quando la cipolla sarà tenerissima unisci il riso e fallo tostare per qualche minuto. Sfuma con il vino bianco e lascia che questo evapori, alzando leggermente la fiamma.
Un volta che l’alcool sarà del tutto evaporato, comincia a bagnare il riso con il brodo vegetale, coprendolo bene e continua a bagnare fino a portarlo a cottura e modulando la fiamma in modo che a fine cottura il fondo sia asciutto e cremoso.
Verso la fine della cottura sciogli in un mestolo di brodo lo zafferano in polvere.
Fuori dal fuoco manteca con il parmigiano grattugiato e mescola energicamente. Lascia riposare per 1-2 minuti e porta in tavola.
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