Prendiamo la mortadella: il suo posto migliore è in mezzo a un bel panino ancora caldo di forno, è l’oro rosa delle merende a metà mattina. Tagliata male, stropicciata, spiegazzata e un po’ maltrattata, ridotta a mera farcitura, non è mica un San Daniele o un culatello, non la mettono nemmeno nei taglieri dell’aperitivo dei peggiori bar della periferia. Un po’ mi dispiace pure se non ci vado pazza, povera mortadella!
Eppure basta niente, il taglio giusto (fosse così facile col parrucchiere!) e una manciata di pistacchi ed ecco un risotto che non ha niente da invidiare né a quelli della tradizione né ai più temerari piatti da gourmet. Saporito e profumato, bello da vedere e pure un po’ audace, che nella cucina, come nella vita (e anche dal parrucchiere), ci vuole sempre un po’ di coraggio.
(Sì, questa settimana tocca andare a tagliare i capelli, e come tutte le volte, non sono affatto pronta.)
Risotto con mortadella e pistacchi
Per due porzioni
Ingredienti
- 180 g di riso
- 80 g di mortadella (in un’unica fetta)
- 500 ml di brodo vegetale
- 1 bicchiere di vino bianco
- 30 g di pistacchi
- 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano
- Olio EVO
- Noce moscata
- Cipolla
- Pepe
Procedimento
Taglia la mortadella a dadini e tosta leggermente i pistacchi in forno a 180°C (modalità grill) per 6-7 minuti rigirandoli di tanto in tanto quindi tritali grossolanamente.
Metti in caldo il brodo.
Fai rosolare a fuoco dolcissimo la cipolla tritata finemente in un cucchiaio di olio EVO. Aggiungi il riso e fallo tostare poi sfuma con il vino bianco. Quando l’alcool sarà evaporato unisci la mortadella e un pizzico di noce moscata grattugiata, copri di brodo e porta a cottura aggiungendo di volta in volta brodo a sufficienza per coprire il riso, regola la quantità di liquido e il calore della fiamma nei minuti finali in modo da non lasciare il fondo troppo liquido.
A fine cottura, fuori dal fuoco, manteca con il parmigiano e unisci i pistacchi (tenendone da parte una manciata per decorare il piatto).
Servi con una spolverata di pepe nero.
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