Sette anni e più di questo blog e sono riuscita, ogni volta con una scusa diversa, a snobbare la torta alla Guinness, faccenda di cui – peraltro – non avrei di che fare vanto, visto che è buonissima.
Il più è che, devo ammetterlo, quelle cose viste e riviste dopo un po’ mi stancano. Lo spirito con cui è nato il blog e con cui ancora lo porto avanti, è quell’idea di cucina creativa, divertente e alla portata anche di quelle che come me hanno poca competenza in materia ma molta voglia e piacere di mangiare bene e buono.
Insomma fare quello che fanno tutti, per me, non è poi così sperimentale e divertente e tutto sommato la faccenda mi sembrava che potesse aspettare. Intanto ho avuto tempo di fare pratica a interpretare le ricette e a rifare le cose in un modo che mi è più congeniale, così mi sono sentita finalmente pronta al grande salto e ho acchiappato la ricetta di una cuoca di fiducia – la mia amata Nigella – e ho deciso che potevo fare questa cosa anche a modo mio, con ingredienti più semplici da reperire in Italia e anche con un gusto, per quanto possibile più adatto ai nostri palati.
La ricetta originale ha il doppio dello zucchero e non usa yogurt ma panna acida, che qui da noi non si trova proprio con tanta semplicità, specialmente fuori dai grossi centri. Io ho aggiustato il tiro (le torte devono sapere di torte, non di zuccheriera) e sistemato le cose perché, come di consueto per questo blog, fossero semplici da rifare subito.
Il risultato è una torta alla Guinness eccezionalmente morbida, soffice fino all’ultima briciola, con un bell’aroma profumato dato non solo dalla stout ma anche da un goccino di whisky aggiunto all’impasto (e fa la sua parte) e un bella, schiumosissima, crema, degna pure di una birra finita cotta dentro una torta.
Quest’idea, che torna perfetta anche per l’imminente San Patrizio, mi sembrava ideale per portarci un po’ fortuna – che serve sempre – e come proposta dolce e goduriosa per la festa del papà dietro l’angolo. Che siate, papà, figli, mogli o stiate solo cercando un bel quadrifoglio, insomma: auguri!
Torta alla Guinness (con ricetta di Nigella)


Per una teglia da 20-22 cm
Per la base
- 250 ml di birra Guinness
- 250 g di burro
- 75 g di cacao amaro
- 200 g di zucchero di canna
- 2 uova
- 125 ml di yogurt bianco (o panna acida)
- 1 cucchiaio di whisky
- 250 g di farina tipo “0”
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
Per il topping
- 300 g di formaggio spalmabile
- 100 g di zucchero a velo
- 120 ml di panna da montare
Procedimento
Versa la birra in una casseruola, aggiungi il burro a fette (o a cubetti) e scalda a fuoco dolce fino a che il burro non sarà completamente sciolto. Fuori dal fuoco unisci lo zucchero mescola per scioglierlo.
In una ciotola separata sbatti le uova con lo yogurt. Aggiungi a poco a poco la farina e il composto di birra fino a ottenere una pastella liscia e senza grumi.
Versa l’impasto in una teglia da 22 cm già foderata di carta forno e cuoci a 180°C per 45-60 minuti verificando la cottura con uno stecchino.
Una volta cotta sforna e fai raffreddare completamente la base.
Per il topping sbatti il formaggio spalmabile con lo zucchero a velo. Separatamente monta la panna, e uniscila delicatamente al formaggio. Conserva il topping in frigorifero fino al momento di utilizzarlo.
Assembla la torta, una volta fredda, distribuendo il topping sulla superficie, in modo che sembri proprio una bella pinta di birra schiumosa. Io ho utilizzato un sac a poche con beccuccio a stella per ottenere un effetto particolare (in video vedrai tutti i passaggi più chiaramente), ma la versione classica, con il topping spatolato, è altrettanto bella e non richiede eventuali attrezzi extra. Se volessi acquistarli, su Amazon trovi sia i sac a poche usa e getta che il beccuccio a stella che ho utilizzato in questa decorazione.