Quando, un po’ di settimane fa, una collega si è offerta di regalarmi un pezzo del suo lievito madre ho avuto un momento di dubbio. La pasta madre – mi dicevo – è impegnativa e difficile da gestire. L’idea di provarci però mi solleticava già da un po’, le nuove sfide mi entusiasmano sempre e quindi è così che è successo.
In brevissimo tempo ho scoperto che non è per niente complicato e mi sono ritrovata a impastare ogni genere di bontà dolce e salata fosse solo per vederlo lievitare piano piano.
Il lievito naturale infatti non è rapido come quello di birra, richiede decisamente più tempo per svolgere il suo lavoro ma ripaga con un profumo meraviglioso e fruttato che sa di bei momenti e tranquillità.
L’ho usato per la pizza, per il pane, per le focacce, per i panini da buffet e poi ho pensato che – perchè no – potevo farci anche un dolce.
Di questo mi aveva molto incuriosita la forma così scenica, una bellissima ghirlanda, così ho pensato di adattare la ricetta, tratta dal libro Pane e roba dolce delle sorelle Simili (che in origine prevedeva l’uso di lievito di birra), modificando leggermente il procedimento e con un po’ di pazienza ho ottenuto un risultato pazzesco, pur avendo fatto a meno di una abbondante glassatura finale, che ho evitato non amando particolarmente le cose troppo zuccherose.
È un dolce che sta benissimo con il tè o il latte, soffice ma non asciutto (grazie alla generosa quantità di burro che però, devo dire, non è così percettibile come credevo), consistente e duraturo. Fuori dal frigo, infatti è rimasto fragrante per quasi una settimana.
Torta angelica (delle sorelle Simili) con lievito madre
Ingredienti
- 150 g di lievito madre
- 200 g di farina 0
- 200 g di farina manitoba
- 75 g di zucchero
- 120 g di latte tiepido
- 3 tuori d’uovo
- 1 pizzico di sale
- 150 g di burro
- 75 g di uvetta
- 75 g di scorza d’arancio candita
Procedimento
Sciogli il lievito madre, rinfrescato, nel latte insieme allo zucchero. Aiutati con un frullatore a immersione, se necessario.
Unisci 100 g di burro sciolto a bagnomaria (o al microonde) con il sale, i tuorli d’uovo e le farine e impasta, aggiungendo il latte poco a poco, a mano o con impastatrice fino a che l’impasto non si staccherà dalle pareti.
Lascialo nella ciotola, coperto con la pellicola e fallo lievitare fino al raddoppio (il mio ha impiegato circa 12 ore, il tempo dipende anche dalla forza del lievito e dalla temperatura).
Rovescia l’impasto su un ripiano infarinato o sulla carta forno e, senza lavorarlo, stendilo il più uniformemente possibile per ottenere un rettangolo di 2-3 mm di spessore.
Spennella la pasta con abbondante burro fuso e cospargilo di uvetta già ammollata ed asciugata e di scorzette d’arancia candite tritate.
Avvolgi il rettangolo di pasta su se stesso dal lato lungo per ottenere un rotolo il più compatto possibile.
Taglia il rotolo a metà nel senso della lunghezza e delicatamente intreccia le due metà.
Chiudi la treccia in modo da formare una ciambella e falla lievitare coperta fino al raddoppio (circa 6 ore).
Cuoci in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 30 minuti fino a doratura.
Torta angelica (delle sorelle Simili) con lievito di birra
Ingredienti
- 200 g di farina 0
- 200 g di farina manitoba
- 6 g di lievito di birra (1/4 di cubetto)
- 75 g di zucchero
- 120 g di latte tiepido
- 3 tuori d’uovo
- 1 pizzico di sale
- 150 g di burro
- 75 g di uvetta
- 75 g di scorza d’arancio candita
Procedimento
Sciogli il lievito nel latte insieme allo zucchero.
Unisci 100 g di burro sciolto a bagnomaria (o al microonde) con il sale, i tuorli d’uovo e le farine e impasta, aggiungendo il latte poco a poco, a mano o con impastatrice fino a che l’impasto non si staccherà dalle pareti.
Lascialo nella ciotola, coperto con la pellicola e fallo lievitare fino al raddoppio (il mio ha impiegato circa 5 ore, il tempo dipende anche dalla forza del lievito e dalla temperatura).
Rovescia l’impasto su un ripiano infarinato o sulla carta forno e, senza lavorarlo, stendilo il più uniformemente possibile per ottenere un rettangolo di 2-3 mm di spessore.
Spennella la pasta con abbondante burro fuso e cospargilo di uvetta già ammollata ed asciugata e di scorzette d’arancia candite tritate.
Avvolgi il rettangolo di pasta su se stesso dal lato lungo per ottenere un rotolo il più compatto possibile.
Taglia il rotolo a metà nel senso della lunghezza e delicatamente intreccia le due metà.
Chiudi la treccia in modo da formare una ciambella e falla lievitare coperta fino al raddoppio (circa 1,5 ore).
Cuoci in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 30 minuti fino a doratura.
il lievito madre mi spaventa e allo stesso tempo mi incuriosisce..
so già che non sarei capace di dargli le giuste cure ma sono curiosa di provare a fare qualcosa..
prima o poi lo proverò ma so già che non durerà molto :/
posso venire a fare colazione da te??
magari lo rifai la prox settimana che questa devo stare leggera :(
baciiiiiii
Patuffolina mia ti faccio questa ed altre mille torte, altrochè, ma adesso vediamo di guarire velocemente eh? ❤
Comunque anche io non avrei scommesso molto sulla sopravvivenza del lievito nelle mie mani e invece mi sono pazzamente innamorata. Questo fine settimana ho dovuto fare la pizza con il lievito di birra per ragioni di tempo e, dannazione, il confronto non regge, ne’ nell’odore, ne’ nel sapore, ne’ per consistenza.
Io lo rinfresco una volta a settimana tenendolo in frigo e non è poi un impegno così gravoso, al massimo se non hai tempo di farci nulla quella settimana puoi dimezzarlo per non farlo aumentare esponenzialmente, rinfrescarlo e buttare via quello che resta (ma ti verrà voglia di impastare, credi a me).
Ti mando un sacco di baci e cuori ❤
Sono 10 anni circa che ho il lievito madre datomi da un amica, devo dire che in questi anni l’ho anche maltrattato (15/17 gg senza rinfresco quando mi assentavo per ferie) ma nonostante ciò è vivo e vegeto, non riuscirei a fare senza… focacce, pizza, pane,dolci, brioches… serve a molto ed è sempre pronto, basta rinfrescarlo.
Ciao Valentina vorrei fare la tua ricetta della Torta Angelica, ma volevo chiederti se il lievito madre lo usi rinfrescato e si dopo quanto tempo dal rinfresco. ( tipo dopo un giorno, dopo 12 ore………)
Ti ringrazio
Marina
Ciao, per questa ricetta lo uso rinfrescato da circa 3h (aspetto il raddoppio, il tempo dipende da quanto il tuo lievito è attivo) quindi al suo momento migliore così da essere certa che nonostante le uova e il burro la torta sia sofficissima e ben lievitata :)
Se ci provi fammi sapere :)
Negli ingredienti sono indicati 150 gr di burro, nella ricetta c’è scritto di usarne 100 gr. Ed il resto?? Inoltre com’è possibile sciogliere 150 gr. di lievito rinfrescato su 120 gr. di latte?
Grazie
Ciao avresti la versione salata della torta angelica. Grazie
Ciao! Sul libro non l’ho trovata (anche quella dolce era inizialmente con lievito di birra) però mi sentirei di consigliarti l’angelica salata di Eva e Claudio di Fables de Sucre, per quello che riguarda i lievitati io li considero al pari delle Sorelle Simili, non ne sbagliano una :) http://blog.giallozafferano.it/fablesucre/angelica-salata-con-pasta-madre/
ah dimenticavo con pm
hai ragione non ci avevo pensato a guardare li. Le loro ricette sono ottime. Grazie gentilissima
ciao valentina,complimenti per il tuo blog….traspare il tuo amore per le cose buone e fatte con le mani.Anch’io adoro impastare e ho il lievito madre da un mesetto.Una domanda: come procedi per rinfrescarlo? Non sono sicura di farlo nel modo piu giusto grazie ed ancora complimenti.
P.S=prossimo obiettivo:la tua Angelica!
Dolcissimi saluti.
Ciao! Per chi non può mangiare il burro, si può sostituire con l’olio di semi? :D
Ciao Vanessa, puoi sostituire ma è difficile essere precisi, avendo i due tipi di grassi due consistenze diverse. Prova poco per volta, riducendo un pochino la quantità di olio rispetto al burro per non avere un impasto troppo liquido.
Ciao Valentina, quando dici di impastare intendi giusto il tempo che si stacchi dalle pareti (e quindi per qualche decina di secondi) o si deve formare la maglia glutinica come per l’impasto delle brioches (e quindi per 10-15 minuti) ?
Grazie e ciao
Ciao Giampaolo, vista la quantità di burro in questo impasto ci vogliono decisamente più di 15 minuti perché si stacchi dalle pareti, sia lavorando a mano che a macchina :). Tutto dipende dalla forza della farina, la manitoba aiuta molto, ma la maglia, almeno un po’ deve formarsi o sarà difficile che tenga poi la forma. Non serve che l’impasto faccia il velo come per i grandi lievitati ma un pochino va lavorato.
Negli ultimi anni (questa è una ricetta del 2013 che dovrei aggiornare con questi accorgimenti) mi sono aiutata anche spesso con le pieghe in ciotola (stretch and fold), sono comode specialmente se non hai la planetaria per lavorare gli impasti più morbidi :)