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Torta dolce di patate e nocciole (una ricetta dal gusto piemontese preparata con Cortilia)

Scritto il 25 Marzo 2019 Lascia un commento

Questo post contiene link sponsorizzati da Cortilia S.p.A.

A Torino da qualche anno è attivo il servizio di spesa con consegna a domicilio di Cortilia. Un servizio comodo che permette di ordinare online e ricevere comodamente a casa una spesa non solo completa – perché alla frutta e verdura di stagione si sono aggiunti anche molti altri prodotti per la cucina e la casa – ma anche attenta al territorio, dal momento che, nelle zone in cui è attivo permette ai piccoli produttori locali di farsi trovare molto più facilmente.

Così anche in questa settimana in cui, per lavoro, ho dovuto saltare la mia spesa del sabato al mercato, non ho dovuto rinunciare ai sapori a cui sono abituata. Cortilia è un punto di incontro tra chi produce e chi ama il cibo buono. Così ho scelto e ordinato i prodotti di cui avevo bisogno, direttamente da produttori piemontesi, e li ho ricevuti direttamente a casa, freschi di giornata, concordando in fase di ordine online la fascia oraria di consegna che mi era più comoda tra quelle disponibili.

Per me la spesa è sempre stato un momento di ricerca di qualità, motivo per cui spesso rifuggo la grande distribuzione per privilegiare piccoli produttori locali che posso incontrare e conoscere. In questo senso Cortilia è come me, perché agricoltori, allevatori e produttori ci mettono la faccia e hanno ognuno una storia da raccontare. Proprio come un vero mercato, la sua vetrina cambia con le stagioni, e proprio come un mercato contadino, privilegia una filiera corta e tracciata e un consumo sostenibile e consapevole, che mai come in questo momento è necessario adottare.

Una spesa consapevole è una spesa che tiene conto di tutto, anche del fatto che produrre cibo di ottima qualità, allevare animali nel rispetto del loro benessere e preferire un approccio biologico nel lavoro della terra hanno un valore enorme e un costo un termini di lavoro, umanità ed economia che non può essere ignorato. L’idea di acquistare al minor prezzo, specialmente quando si tratta di cibo, mi lascia sempre molto preoccupata, preferisco piuttosto il giusto prezzo per una qualità che sentirò e mangerò e che sarà nutrimento non solo per me e per le persone che amo, ma anche per chi, mentre io facevo altro (in questo fine settimana sono andata a Vicenza a tenere un corso di fotografia), si è impegnato perché sulla mia tavola ci fosse comunque il meglio. E poi per risparmiare un po’, Cortilia ha anche un’ampia sezione di offerte e con una ricetta semplice semplice si può mangiare bene, a km0 e deliziarsi senza svenarsi.

Testimonial della bontà e della semplicità elegante dei prodotti Cortilia per me è questa deliziosa torta dolce di patate e nocciole. Un dolce dall’aspetto e dal gusto rustico arricchito con mele grigie di Torriana, presidio SlowFood del Piemonte, e un bel ciuffo di panna delle mie mucche preferite, quelle di Fattoria Fontanacervo, i cui prodotti sono tra le eccellenze scelte da Cortilia (l’ho detto io che ci somigliamo!).

Cortilia è un servizio attivo in:

  • Piemonte nella provincia di Novara e a Torino
  • Lombardia nelle province di Milano, Monza e Brianza, Varese, Como, Pavia, Lodi, Bergamo, Brescia
  • Emilia-Romagna a Piacenza, Bologna e Modena

E per provarlo con un risparmio extra, fino al 14 aprile 2019 è attivo un codice sconto da ben 10€ su una spesa minima di 39€, inserendo il codice FATINA.

Torta dolce di patate e nocciole

Torta dolce di patate e nocciole
Torta dolce di patate e nocciole
Per una teglia da 18 cm
  • 700 g di patate
  • 5 uova medie (o 4 uova grandi)
  • 150 g di zucchero di canna (più un po’ per la finitura)
  • 80 g di farina di nocciole (ma anche 100, se ti piace un gusto più intenso)
  • 40 g di burro
  • 1 limone non trattato
  • 1 mela grigia di Torriana
  • Pan grattato q.b.
  • 100 ml di panna fresca non zuccherata
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo

Procedimento

Sbuccia le patate e cuocile al vapore (o lessale) poi schiacciale con uno schiacciapatate o un passaverdure.

Aggiungi la buccia di limone grattugiata e 30 g di burro alle patate ancora calde. Mescola fino a che il burro non si sarà completamente sciolto. Unisci poi un uovo per volta, rimestando con un cucchiaio fino a che non si sarà incorporato e passa al successivo. Al termine aggiungi e mescola la farina di nocciole.

Fodera una teglia da 20 cm con la carta forno e cospargi il fondo con il pan grattato. Versa l’impasto nella teglia e livellalo con una spatola. Spolvera la superficie di pan grattato e di zucchero di canna. Cuoci in forno statico già caldo a 180°C per circa un’ora. La torta deve risultare asciutta, compatta e leggermente dorata.

Spremi il limone e metti il succo in una ciotola. Sbuccia la mela, elimina il torsolo e tagliala a spicchi, immergili nel succo di limone per evitare che anneriscano.

In un tegame fai sciogliere i 10 g di burro avanzati e unisci gli spicchi di mela con il succo di limone. Cuoci a fuoco dolce, girando delicatamente con una pinza fino a che le mele non si saranno dorate.

Monta la panna fresca con lo zucchero a velo.

Servi la torta a fette guarnendo con panna montata e fettine di mela caramellata ancora calda.

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Salvato in: Altro, Collaborazioni, Dolci e dessert, Piatti vegetariani, Ristoranti e aziende, Senza glutine Ingredienti: Burro, Limone, Nocciole, Pan grattato, Patate, Sale, Uova, Zucchero a velo, Zucchero di canna

Valentina

Creo, cucino, fotografo, scrivo. Sono una web writer, food stylist e fotografa freelance.
Amo il cioccolato nocciolato, camminare a lungo, la letteratura per ragazzi e i gatti rossi. Credo nei carboidrati, nella felicità e nell'organizzazione.
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Valentina Masullo
Sono abituata a pensare alla vita e al cibo come a Sono abituata a pensare alla vita e al cibo come a qualcosa di fluido, difficile da incasellare. Sono - siamo - cambiamento costante, anche quando non ce ne accorgiamo, quindi come potremmo etichettarci? Io non sono una che ha mai amato la carne, però adoro da sempre le frattaglie, vado pazza per i formaggi ma non toglietemi i broccoli.  Potrei definirmi reducetariana, per il tipo di abitudini che ho da qualche anno, ma non mi sento di stare dentro a un contenitore. Così ho riflettuto a lungo prima di condividere qui, con voi, il mio #veganuary. Volevo che arrivasse l'idea che si possono aggiungere dei piatti interamente vegetali alla nostra dieta senza necessariamente fare sacrifici, che provare nuovi ortaggi è una ricchezza, che i piatti vegetali non sono per forza tristi (e neanche sani!) e soprattutto ci tenevo a raccontare, in pratica, che si può fare cucina vegetale anche senza precotti, senza ingredienti strani ed esotici e praticamente senza soia. In questi 20 giorni abbiamo preparato insieme dei fantastici ravioli cinesi, che vi sono piaciuti un sacco, zuppe, vellutate, confortanti paste e fagioli, burger di cereali e questo spezzatino, pazzesco anche senza un solo grammo di derivati animali.
Grazie per esserci stati, per aver accolto questa condivisione così positivamente, per l’entusiasmo, per aver fatto domande e per aver portato i vostri contributi. Il veganuary non è che un pretesto per sperimentare e capire, per empatizzare con certe scelte e smettere di giudicarle e per provare a creare nuove abitudini, ricette e sapori da portarsi dietro per il resto dell'anno.
A 1/3 di cammino dalla fine, con i DM intasati di foto delle mie ricette veg nelle vostre cucine, posso dirmi felice di essere stata la scintilla di questo piccolo cambiamento, di aver ispirato una visione diversa della cucina in verde e soprattutto di aver portato un modo nuovo di cucinare tra i vostri fornelli, aderendo alle vostre richieste e provando a darvi nuove ispirazioni, mettendomi nei vostri panni, senza volervi insegnare come cambiare il mondo ma provando a farlo insieme, adesso ❤️
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La ricetta dello spezzatino di funghi è sul blog, link in bio 👉🏻 @valefatina
Il giorno del mio compleanno, da che abbia memoria Il giorno del mio compleanno, da che abbia memoria, è un giorno che mi appartiene, in cui posso fare ciò che desidero e in cui mi dedico tempo e cura e un dolce, ovviamente. Il dolce del mio compleanno è diventato un rito, qualcosa  a cui penso con mesi di anticipo, è un progetto lento fatto di desideri e voglie, di auto ascolto, soprattutto. L'idea che per un giorno all'anno, almeno, io possa sentirmi meno travolta dagli eventi, meno impegnata a giudicarmi e a condannarmi a fare di più, meno presa da tutto quello che non so e non posso fare è una tale luce che, per il mio compleanno, mi concedo spesso di fare quello che non so fare, di sbagliare e riprovare. Così questo paris-brest al cioccolato con croccante di nocciole sarebbe stato il dolce del mio compleanno di ieri, se distratta, non avessi sbagliato completamente la cottura della pasta choux e non avessi dovuto rifare tutto. Avrebbe potuto essere subito, ma in fondo, questa volta, il regalo è stato avere (quasi) due giorni per me. E forse quando ti avvicini così pericolosamente ai quaranta come me, più luce è quello che serve. E serve zucchero a velo, quello sempre, abbondante, su tutto.
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La ricetta del paris-brest al cioccolato con croccante di nocciole è sul blog, al link in bio 👉 @valefatina
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Valentina, 39 anni oggi. Ma potrebbero essere 390 Valentina, 39 anni oggi. Ma potrebbero essere 390 perché è giovedì sera e al giovedì sera l'artrite mi morde forte. Artrite, appunto, psoriasica, come compagna di vita da molti anni. Una passione smodata per tutto quello che si mangia, fin dal principio dei tempi, che poi è il motivo per cui una decina d'anni fa ho smesso di mangiare surgelati e mi sono messa persino a cucinare. Cucinatrice anarchica, rimescolatrice di cambiamenti e rivoluzioni, impastatrice di desideri e fotografa per lavoro, perché a noi che facciamo tante cose ci piace il pensiero di poterlo fermare, qualche volta, il tempo. Fotografo il cibo perché le persone si muovono.
Motivatrice di orchidee e cactus, sferruzzatrice di cappellini, maglioni e coperte, acquerellatrice senza talento, camminatrice di parchi e giardini botanici. Dei miei viaggi mi ricordo sempre il sapore.
In una vita passata devo essere stata un topolino, perché in questa amo il formaggio come chiunque altro potrebbe amare un regalo prezioso. Per fortuna di essere come gli altr* non me n'è mai importato molto perciò, davanti al mio Cartier di Stilton (che è chiaramente il cibo degli dei), buon compleanno a me, cento di questi formagg... ah no, ma sì dai! 🧀🥳🥂
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Il vassoio è un regalo di mio marito, acquistato da @latteriabera ❤️
Non sto vedendo le amiche, gli amici e i parenti, Non sto vedendo le amiche, gli amici e i parenti, non sto uscendo, neanche per la spesa (e qui devo farmi pat pat per aver creato una mia rete di banchi al mercato che conosce anche mio marito), non sto organizzando nulla che non sia il lavoro delle prossime settimane ma ehi, è gennaio, ed è il mese della cucina vegetale. Non sarà esattamente una vida loca, ma pure questo giocare a mangiare in modo diverso ha un suo perché, specialmente quando fai cose buone, in tutti i sensi. Il cibo è rivoluzione quotidiana e se dentro un pentola puoi cambiare il mondo, anche quella è un’avventura 🌍 ❤️🌈
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La ricetta degli stick di ceci con il ketchup fatto in casa è sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina 
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Noi oggi stiamo insieme da 10 anni (DIECI 😱) e Noi oggi stiamo insieme da 10 anni (DIECI 😱) e siamo ancora qui a chiederci come sia possibile che il tempo sia passato così in fretta. Insieme siamo andati al mare, in montagna, al sud e al nord ma soprattutto, insieme, siamo andati avanti, siamo cresciuti, ci siamo sorretti e sospinti, quando è stato necessario. Abbiamo preso decisioni complicate, fatto scelte impopolari e anche qualche colpo di testa. Siamo due teste dure e non potremmo essere più simili e più diversi, ed è forse questa la nostra più grande risorsa. Abbiamo discusso di tutto e riso di niente, come fanno i bambini, abbiamo fatto le regole, come fanno gli adulti. Non abbiamo mai parlato di futuro ma lo abbiamo sempre costruito, un giorno per volta. Abbiamo progettato di vivere a Berlino, a Edimburgo, a Londra, a New York e poi abbiamo comprato casa a Torino. Potremmo andare ovunque, tu e io, ora lo sappiamo, ed è per questo che abbiamo scelto di restare. Perché non conta dove appoggi il dito su una cartina ma chi ti tiene stretta la mano mentre lo fai. Conta trovarsi a casa, non importa dove, insieme a te ❤️
Alla resa dei conti non è che mi paia così neces Alla resa dei conti non è che mi paia così necessario fare i conti. Vale di più aver comprato casa o una pandemia globale? Quanti punti aggiunge al bilancio l’essere stata sempre in ritardo su quello che facevano tutti? E quanti ne toglie la capacità di rialzarsi, nonostante la mancanza di prontezza? Insomma io non lo so e non ho neanche voglia di mettermi a fare la trigonometria con la vita. Avrò trentanove anni tra 14 giorni, questa è la mia faccia sbattuta da troppa stanchezza, con la fascia per coprire i capelli sempre pazzi, coi piedi per terra anche quando i piedi mi fanno male. Non sono stata brava e neanche cattiva ma credo ancora a Babbo Natale, credo all’anno nuovo e credo in me, anche quando mi sembra di non farcela granché.
E questo vi auguro per il 2021: poche cose, ma abbastanza importanti da valere anche senza mettersi a contare. Buon anno, buon domani, buon futuro ❤️🌈🌟
Chiudere le #coccoledinatale è un’esperienza a Chiudere le #coccoledinatale è un’esperienza a metà tra la disperazione e la liberazione. In 24 giorni fai in tempo ad abituarti e affezionarti. Diventa parte di me il controllare che tutto sia partito, che Mailchimp abbia fatto il suo dovere, che il blog non sia andato in crash, e ancora prima preparare le ricette e, a ritroso, pensarle, scegliere, scartarle. È un frullatore - nel senso che mi fa sentire come se ci stessi dentro - eppure quando arrivo in fondo, un attimo dopo aver tirato il fiato, non riesco a non pensare “e domani?”. Ho riempito questi due giorni di “vuoto” con molta musica natalizia, molti acquerelli, molti film, molto lavoro a maglia, un numero decente di passi, un numero indecente di calorie e un numero infimo di ore di sonno. Ora è il momento di dire grazie. Mi piacerebbe farlo personalmente, mi piacerebbe che ci fossero abbracci e baci veri, ma cercherò comunque di includervi tutt* qui:
- 123.000 volte grazie per aver letto le ricette del calendario
- 2.900.000 volte grazie per averle trovate o aggiunte su Pinterest
- 853 volte grazie a chi si è iscritto per ricevere le email di Natale
- 2471 volte grazie per aver risposto a quelle email
- centinaia di volte grazie per i DM ricevuti su Instagram ogni giorno
- un numero inimmaginabile di volte grazie per aver dato un valore enorme alla fatica che questo progetto inevitabilmente richiede.
Grazie per esserci stat* per la prima volta e per esserci da sempre, grazie per le ricette ricevute, per il supporto, per la presenza, per l’affetto, per le belle parole e per la condivisione di pensieri, riflessioni e preparazioni. La cucina ha questo potere qua, di tenerci tutti insieme e allora teniamoci stretti ancora per un attimo ❤️
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L’ultima piccola gallery (swipe verso sinistra per sfogliarla) riassume le ultime otto ricette di questo Natale. 364 giorni al prossimo 🌟🎄❤️
Per quanto diverso, per quanto inconsueto, per qua Per quanto diverso, per quanto inconsueto, per quanto strano, per quanto più, per quanto meno, per quanto troppo o troppo poco, buona vigilia di Natale. C’è poco di giusto da dire in un Natale così ma, comunque vada, prendetevi il tempo di viverlo, concedetevi tutte le emozioni possibili, non sentitevi sbagliat* o inadeguat*, riposate, abbiate cura di voi ❤️
La vera verità è che ho mille foto di biscotti e La vera verità è che ho mille foto di biscotti e zero cose da dire quindi: biscotti! Che comunque qualche volta - specialmente quando è quasi Natale - sono l’unica cosa che serve, dai 🎄❤️🌟 
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