Di Salvatore De Riso mi piace soprattutto la delizia al limone mangiata sul lungomare di Minori, nella sua pasticceria, tra colori e profumi così speciali che poi te li porti dietro per tutta la vita e mi piace che nelle sue ricette non ci siano ingredienti esotici o ricercati ma la semplicità della sua terra (che un po’ è anche la mia).
La ricetta originale di questa torta, insieme a molte altre ricette tradizionali o rivisitate, a fotografie meravigliose di una costiera amalfitana da togliere il fiato e della sua gente vera e bella si trova nel libro Dolci del sole edito da Rizzoli. È una torta incredibilmente buona e una ricetta che considero quasi sacra ma con cui ho voluto misurarmi a modo mio.
L’ho fatta un po’ più piemontese, scegliendo di utilizzare ingredienti del territorio dove vivo adesso, l’ho rimaneggiata un po’ per accontentare qualche palato un po’ esigente e poco avvezzo allo zucchero, e ho eliminato la parte alcolica così che potessero goderne anche i piccoli di famiglia e ad oggi può essere considerata uno dei miei dolci più richiesti anche nelle grandi occasioni. L’ho fatta persino in monoporzione al bicchiere e non ha mai perso il suo appeal unico. Nonostante non sia né una pasticciera né granché attrezzata di aggeggi da pasticceria mi ha dato sempre grandi soddisfazioni sia nel gusto che nella presentazione.
Ti lascio entrambe le ricette così che tu possa scegliere quella che preferisci :)
Torta di ricotta e pere, la ricetta originale di Salvatore De Riso
Per una tortiera da 22 cm
Ingredienti
- 65 g di zucchero
- 3 uova intere
- 90 g di nocciole di Giffoni intere e tostate
- 30 g di farina 00
- 50 g di burro fuso
- 400 g di ricotta di Tramonti
- 150 g di panna montata
- 150 g di zucchero
- 1 baccello di vaniglia
- 100 g di acqua
- 70 g di zucchero
- 50 g di distillato di pere
- 175 g di pere pennate di Agerola (o pere Williams)
- 50 g di zucchero
- 10 g di distillato di pere
- 3 g di amido di mais
- 1/2 limone Costa d’Amalfi
- Olio EVO
Per il pan di Spagna alle nocciole
Per la farcia di ricotta
Per la bagna alla pera
Per la farcia alle pere
Torta ricotta e pere con ricetta modificata da me
Per una tortiera da 26 cm
Ingredienti
- 75 g di zucchero
- 4 uova intere
- 150 g di nocciole Piemonte IGP intere e tostate
- 45 g di farina 00
- 50 g di burro fuso
- 500 g di ricotta di latte vaccino
- 200 g di panna montata
- 100 g di zucchero
- 1 baccello di vaniglia
- 100 g di acqua
- 50 g di zucchero
- Mezza pera Martin Sec
- 250 g di pere Martin Sec
- 30 g di zucchero
- 1/2 limone
- 4 g di amido di mais
- Olio EVO
Per il pan di Spagna alle nocciole
Per la farcia alla ricotta
Per la bagna alla pera
Per la farcia alle pere
Procedimento
Il primo passo consiste nel preparare i due dischi di pan di Spagna. Io preferisco dividere in due gli ingredienti e preparare separatamente gli impasti, ma puoi anche preparare un impasto unico e poi dividerlo in due. Mentre lo prepari metti la ricotta a sgocciolare in un colino o in un cestino da ricotta.
Trita finemente le nocciole con la farina, facendo attenzione a non scaldarle troppo o le nocciole rilasceranno il loro olio ed otterrai una crema al posto di una farina. Fondi a bagnomaria o al microonde il burro senza scaldarlo troppo. Monta le uova con lo zucchero con le fruste elettriche o la planetaria per almeno 15 minuti fino a quadruplicare il loro volume. Con movimenti delicati dal basso verso l’alto, per non smontare l’impasto, incorpora la farina di nocciole alle uova, poi fai assorbire anche il burro fuso. Versa l’impasto nella tortiera ben imburrata e infarinata, dividendolo a metà se hai scelto di fare impasto unico. Io utilizzo uno tortiera con cerniera che è molto comoda per sformare il disco senza rischiare di romperlo e anche per la composizione finale. Inforna a 180°C in forno preriscaldato statico per 10 minuti e ripeti il procedimento per il secondo disco. Tieni presente che questo pan di Spagna (che è più una pasta biscuit) è piuttosto sottile e molto delicato quindi non pensare di poter fare un unico disco e poi tagliarlo a metà.
Tra un’infornata e l’altra del pan di Spagna io preparo la bagna alle pere mettendo la pera a pezzetti in un bollitore con l’acqua e lo zucchero e facendola sobbollire per un paio di minuti e lasciando in infusione a raffreddare. Per la bagna in versione alcolica elimina la pera dall’infusione e fai uno sciroppo, facendo bollire per un paio di minuti acqua e zucchero e aggiungi il distillato di pere.
Mentre il pan di Spagna e la bagna si raffreddano si passa a preparare la farcia di ricotta. Manteca con una frusta elettrica la ricotta sgocciolata con lo zucchero e i semi della bacca di vaniglia. Ci tengo a precisare che in questo dolce la qualità di tutti gli ingredienti ma soprattutto quello della vaniglia è fondamentale. Non usare surrogati chimici come la vanillina né estratti alcolici, o il gusto ne risentirà sensibilmente. Monta la panna ben soda ed incorporala alla ricotta con movimenti dal basso verso l’alto per non smontarla.
Per la preparazione della farcia alle pere sbuccia le pere, tagliale a pezzetti e mettile in un tegame antiaderente insieme al limone, lo zucchero e un cucchiaio d’olio (e, se vuoi usarlo, anche il distillato di pere) e lasciale cuocere a fuoco medio fino a che non abbiano rilasciato il loro succo, a questo punto aggiungi l’amido setacciato e lascia addensare brevemente.
Per comporre la torta aiutati utilizzando l’anello della teglia in cui lo hai cotto oppure utilizza uno specifico anello di cartone da pasticceria. Disponi il primo strato di pan di Spagna e bagnalo con la bagna alle pere, facendo ben attenzione ai bordi che possono essere le zone più asciutte. Sul pan di Spagna fai uno strato piuttosto spesso con la farcia di ricotta e su questa distribuisci uniformemente la farcia alle pere. Chiudi con l’altro disco di pan di Spagna e bagna anche questo.
Per la decorazione puoi sbizzarrirti come più ti piace. Puoi aggiungere, come nella versione classica, una spolverata generosa di zucchero a velo un attimo prima di servirla oppure aggiungere ciuffi di panna o decorazioni di cioccolato. Io l’ho realizzata anche in una versione al bicchiere, in monoporzione. Decorando con crema di nocciole e cioccolato e una nocciola intera tostata.
amaradolcezza dice
:* :* :* :* :* :* :* :* :* :*
Tittisissa dice
Vabbè, per colpa tua e di Giulia, ho appena ordinato il libro su amazon, nella versione brossura (più economica).
Sallo!
E mi annoto anche le tue variazioni. Tsè ❤
Paola dice
Ho un’acquolina che ciao.
Miriam dice
Ciao! Allora ho provato a fare la torta seguendo al tua ricetta, ed è venuta bella e buona, soprattutto la farcia, sul biscotto però sono un po’ perplessa – avendo provato la Ricotta&Pere tipo Sal de Riso “professionale” (da pasticceria, ma anche volgarmente quella della Bindi, comunque ottima per essere industriale), il biscotto dovrebbe essere più croccante/scricchioloso, il mio era un po’ molliccio e il fantastico effetto contrasto mancava. Inoltre non è che sapesse tanto di nocciole. Dici che devo aumentare la dose di farina di nocciole, o che è pobabilmente dovuto al fatto che non ho usato nocciole di qualità ottima (confesso)? Grazie!
valefatina dice
Uhm, devo ammettere che io non ho mai considerato “biscotto” la base della torta. Lo stesso Sal De Riso lo chiama “pan di Spagna” alle nocciole, non a caso lo bagna con la bagna alle pere quindi non può proprio essere croccante/scrocchioloso e infatti anche nella torta sua mangiata a Minori lo strato di nocciole è sostenuto ma non è friabile, è un dolce molto morbido che mangi facilmente con il cucchiaino.
Può darsi che la pasticceria presso cui l’hai mangiata ne abbia proposta una variante che potrebbe persino essere interessante, mi viene quasi voglia di provare. Se dovessi farlo io proverei a sostituire il pan di Spagna con uno strato di frolla alle nocciole (100gr di nocciole, 100g di burro, 250gr di farina, 1 uovo, 60gr di zucchero) magari fatto asciugare un po’ in modo da risultare croccante, se ci provi prima di me fammi sapere eh? :) Grazie e grazie per aver provato i miei consigli ed essere tornata a raccontarmelo ❤
Quanto al gusto si, missà proprio che è colpa della qualità delle nocciole. Io qui non ho modo di comprare le nocciole di Giffoni (ogni tanto le trovo alla coop e allora faccio scorta) però anche con quelle piemontesi è buonissima, l’importante è che siano di qualità. Essendo questa una torta dai gusti semplici se non è tutto fresco si sente subito.
Miriam dice
Gazie mille! Per le nocciole, hai sicuramente ragione tu, mea maxima culpa.
Pe la consistenza dell’impasto: allora, può benissimo darsi che io alla fine la Sal de Riso originale non l’abbia mai mangiata e che ne abbia provato delle variazioni a mia insaputa. Però mi sono anche espressa male: non intendevo una consistenza croccante sul duro, tipo frolla (il che forse renderebbe la torta un pasticcio da mangiare con la farcia così soffice), ma hai presente quegli impasti soffici che però scricchiolano un pochino sotto i denti, tipo in certe torte francesi a strati? Magari c’é anche un nome tecnico che non so?
valefatina dice
Uhm… sai che non ho capito? In verità nel mio unico viaggio a Parigi mi sono abbuffata di tatin, macaron e cioccolatini di Pierre Hermè, lo devo ammettere :P
Però se non è un fatto di croccantezza potrebbe essere che tu stia cercando un risultato più friabile. Una roba tipo pasta sfoglia? O frolla montata o lievitata? Sono sicura che un risultato che sia di tuo gradimento si può ottenere senza troppi sforzi, poi io sono una testona, mica mi arrendo, vedrai che ci si arriva :)
Zana dice
Grazie di tutto !!! Ho provato di fare questo dolce tante volte, ma c’era sempre qualcosa che nn andava con le ricette! Per la prima volta mi esce identica a quella dimostrata nella foto! Per di più il gusto sublime! Grazie ancora!
P. S: ho usato la ricetta modificata da te!
valefatina dice
Ma sono io che ringrazio te! Per la tanta fiducia e per aver voluto venire qui a scrivere queste belle parole che mi hanno emozionata tanto. Grazie davvero ❤
Zana dice
Allora ti dico un altra cosa, io lavoro in una famosissima trattoria a Lecce , e ho proposto la torta come desert! Che succesoooooo !!!!!!!! Me li richiedono così tanto che secondo me lo aggiungo nella carta dei dolci!!!!!! Se ti trovi a Lecce vieni a trovarmi , così ti stupisco anch’io con le nostre meraviglie!!!!!!!!
valefatina dice
Non mi perderei l’occasione per niente al mondo, se capito da quelle parti ci sarò, promesso! :)