Non solo orti, dunque, alla festa degli orti. Nello spazio del Potager Royal ideato e realizzato da una equipe di paesaggisti giardinieri, agronomi ed etnobotanici, tra coltivazioni open air e in serra, antiche varietà di alberi da frutta piemontesi, erbe aromatiche e spontanee e ortaggi esotici si sono trovati contadini, vivaisti, apicoltori, produttori di riso, importatori di spezie ma anche artisti, allestitori di spazi verdi, e divulgatori che per tre giorni hanno animato questa corale festa del ritorno alla terra.
Un invito al ritrovo Ortinfestival, che ha richiamato alla Reggia di Venaria 38.500 presenze in tre giorni, un vero record da quando la struttura, ad oggi riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, è stata aperta al pubblico. I giardini si sono popolati di bella vita grazie ai molti eventi organizzati. Hanno riempito i tre giorni di manifestazione visite guidate tematiche, dibattiti e workshop in tema di coltivazione e verde, attività educative e creative per bambini e una grande atmosfera di relax, nonostante un meteo incerto, complice anche la possibilità offerta da Ferrino di usufruire di plaid appositi per consumare un picnic sul prato.
Il cibo è stato l’indiscusso protagonista, dalla terra alla tavola. L’area di Cascina Medici di Vascello è stata teatro di un ricco e fitto programma di showcooking e ha portato sul palco della manifestazione chef stellati, cuochi, maestri di cucina e panettieri tra i migliori in circolazione al momento.
Occhi vigili e curiosi su questa festa quelli del web e di un villaggio virtuale di blogger del territorio. Un team scelto dallo sponsor Guardini di cui ho avuto l’onore e il piacere di far parte per creare attraverso i canali social un racconto live dell’evento che è stato seguito attraverso l’hashtag #ortinfestival (qui su facebook e su twitter).
L’opportunità di parlare direttamente con i produttori e i ristoratori presenti nella Shopping Area, al Mercato dei Sapori e alla Cantina del Festival è stata un’occasione di arricchimento unica. Ho scoperto realtà nuove e un’offerta di materie prime, del territorio e non, curata e interessante.
Dai Fratelli Gramaglia, vivaisti specializzati in erbe aromatiche, ho scoperto che del solo basilico ne esistono così tante varietà da desiderare un terrazzo più grande per poterle avere tutte e trovato lo spinacio fragola, una singolare combinazione di ingredienti in una sola pianta.
Le porcellane di Alberto Bagetto mi hanno incantata con stile ed eleganza, la spezie di SDSpezie attratta con profumi irresistibili e così i tè e le tisane di The Tea. Con Il Riso delle donne ho scoperto una realtà produttiva piccola ma di grande valore, al Mulino Marello mi sono fatta raccontare del sorgo, cereale senza glutine con cui si può fare il sorgotto e con il quale lo stesso mulino produce varie tipologie di farine macinate a pietra adatte alle più diverse preparazioni per celiaci ed intolleranti.
Ho trovato davvero gradevole l’orto fritto piemontese, una variante veg e con molto stile del fritto piemontese più classico, offerto dal Ristorante La Gardenia in versione “on the road” in un adorabile furgoncino color amaranto; pazzesca invece la bombetta pugliese di Quelli della bombetta, con fettona di pane di Altamura: un piatto da massimo godimento. A lenire l’arsura e rinfrescare la manifestazione molti ottimi vini e birre artigianali, i soft drink di J.Gasco e i gelati di Agrisapori, Ottimo e Il Pinguino.
Interessante e caratteristico è stato il rito della Pachamanca piatto tipico del Perù, paese ospite di questa prima edizione e ottimi anche i profumi delle presenza etniche da Russia, India e Iran. Una nota folkloristica è stata offerta dall’ottimo maialino cotto allo spiedo che ogni giorno è stato fatto cuocere al centro del Mercato dei sapori e quindi servito ai presenti.
Considerato il successo di questa prima edizione (nonostante qualche problema organizzativo rimediabile nel futuro) si è già deciso per una seconda festa degli orti che si terrà sempre nei giardini della Reggia di Venaria Reale da sabato 30 maggio a martedì 2 giugno 2015 e in cui mi auguro di poter ritrovare le amiche e colleghe Alessandra di Ricette di cultura, Francesca di Spadelliamo Insieme, Valentina di Cucina e Cantina, Ljuba di Solo un velo di farina e Valeria di Due cuori e una forchetta che ringrazio per essere state ottime compagne di viaggio e di racconto. Un grazie infine va a Guardini per la splendida accoglienza e per questa avventura insieme.