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Casette di biscotto in barattolo

Scritto il 12 Dicembre 2020 Lascia un commento

Quest’anno mi sono decisa a portare online il corso di biscotti decorati di Natale. Li preparo da anni, abbiamo fatto qualche corso in aula, quando si poteva, ma poter usufruire di una finestra così ampia come quella offerta dalla formazione a distanza mi ha dato la gioia di vedere biscotti decorati, dopo il mio corso, fotografati da tutta Italia. È stato bello e divertente, ancora più bello e divertente che fare biscotti da sola.

I biscotti decorati sono una cosa davvero per tutti, le ricette sono semplici e anche dove manca la tecnica spesso un po’ di fantasia fa scomparire ogni piccola imperfezione. Quest’anno ho pensato di “sfruttarli” per realizzare un regalo in barattolo un po’ insolito. Nei barattoli da regalare siamo abituati a mettere ingredienti secchi per preparare questo o quel piatto, io ho pensato di capovolgerli -letteralmente – e creare delle palline di neve coi biscotti. Barattoli belli da esporre per un po’ e poi alla fine aprire, mangiare e riciclare.

Queste adorabili casette sono perfette per ricreare nello spazio di un barattolo riciclato e ben lavato un piccolo villaggio e un’atmosfera da sogno. Il bianco della ghiaccia, che così non ha bisogno neanche d’essere colorata, ricrea l’aria da sogno dei giorni di neve, permette a questi biscotti di raccontare, a modo loro, una storia fatta di incantesimi e posti lontani da tenere tra le mani per sognare un po’.

La frolla e la ghiaccia sono sempre le stesse, quelle che ormai preparo da anni ma il risultato è davvero carino e creativo, un’idea perfetta per preparare dei piccoli pensierini e anche per farsi aiutare dai piccoli (magari non proprio piccolissimi) e coinvolgerli nelle preparazioni del periodo.

Casette di biscotto in barattolo

Casette di biscotto in barattolo

Ingredienti

    Per la pasta frolla
  • 500 g di farina (tipo 0 o 00, o farina indicata “per dolci”)
  • 250 g di burro
  • 80 g di zucchero a velo
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o aromi o spezie a piacere)
  • Per la ghiaccia reale
  • 300 g di zucchero a velo
  • 60 g di albume pastorizzato
  • 1 pizzico di cremor tartaro
Casette di biscotto in barattolo
Casette di biscotto in barattolo

Procedimento

Prepara la ghiaccia reale:

Versa l’albume a temperatura ambiente in una ciotola e sbattilo leggermente con uno sbattitore elettrico o con il gancio a foglia della planetaria.

Aggiungi lo zucchero setacciato, poco per volta.

Unisci infine il cremor tartaro e continua a sbattere fino a raggiungere la consistenza che desideri.

La ghiaccia reale ha 3 tipi diversi di consistenze:

  • SOFT PEAKS: è una ghiaccia di media consistenza, se tirata su forma punte morbide e ricurve a collo d’oca. È perfetta per i decori con la tecnica “pressure piping” (quella che utilizzo per i miei biscotti) e da spatolare
  • RUN OUT: è una ghiaccia morbida, adatta a ricoprire i biscotti (dopo aver tracciato un bordo con la ghiaccia off peaks) e le torte. Si ottiene aggiungendo poca acqua alla ghiaccia soft peaks
  • STIFF PEAKS: è la ghiaccia più consistente (spesso si realizza con una proporzione albume/zucchero di 1 a 6), se tirata su con il cucchiaio forma delle punte alte e resistenti. Si ottiene sbattendo maggiormente il composto o aggiungendo poco zucchero alla ghiaccia soft peaks e si utilizza soprattutto per realizzare decorazioni di zucchero (fiori, cuori, perle, etc…) con particolari beccucci

La ghiaccia può essere utilizzata con il suo colore bianco naturale o colorata con coloranti in gel o polvere. I coloranti liquidi ne cambierebbero la consistenza rendendola inutilizzabile.

Conserva la ghiaccia in un contenitore con tappo ermetico coprendola prima con pellicola per alimenti a contatto, in modo che non si asciughi. Si mantiene in frigorifero per 4-5 giorni.

Per realizzare le decorazioni utilizza un sac a poche e un beccuccio della dimensione più utile. Per i miei biscotti utilizzo un beccuccio 00.

La ghiaccia reale è perfetta anche per incollare ai biscotti piccole decorazioni di zucchero.

Prepara la pasta frolla:

In una ciotola setaccia la farina e lo zucchero a velo.

Aggiungi il burro freddo a pezzetti e lavora a mano, in punta di dita, o con il gancio a foglia della planetaria, fino a che le polveri non l’avranno assorbito e il composto avrà la consistenza della sabbia bagnata.

Aggiungi gli aromi e l’uovo e impasta rapidamente. Compatta la pasta, avvolgila nella pellicola per alimenti e falla riposare in frigorifero per 30-45 minuti.

Riprendi la pasta e stendila a uno spessore di 5-6 mm. Ritaglia a mano delle forme di casette, aiutati con degli stampini oppure stampa e ritaglia le forme che ho disegnato e utilizzato per le casette che vedi in foto.

Scarica le forme stampabili

Disponi i biscotti su una placca ricoperta di carta forno, rimetti in frigorifero per 5-10 minuti poi inforna in forno statico preriscaldato per 12-15 minuti. Il tempo di cottura potrebbe variare in base allo spessore, verifica che siano leggermente dorati. Falli raffreddare completamente su una gratella e, una volta freddi, decorali secondo fantasia con la ghiaccia reale.

Procurati dei barattoli, anche riciclati, ben puliti e perfettamente asciutti. Riempi l’interno del coperchio con la ghiaccia senza però arrivare fino ai bordi, in modo che possa avvitarsi nuovamente. Spolvera la ghiaccia con lo zucchero semolato per ottenere un bell’effetto innevato. Fissa le casette aspettando qualche minuto fino a che non staranno in piedi da sole e lascia che la ghiaccia asciughi completamente coprendo tutto con una ciotola alta che non schiacci e tocchi nulla.

Avvita i coperchi e decora i tappi come preferisci, io ho aggiunto carta da pacchi e cordino. Le tue “palle di neve da mangiare” sono pronte per essere esposte o regalate.

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Salvato in: Biscotti, Dolci e dessert, Piatti vegetariani

Valentina

Creo, cucino, fotografo, scrivo. Sono una web writer, food stylist e fotografa freelance.
Amo il cioccolato nocciolato, camminare a lungo, la letteratura per ragazzi e i gatti rossi. Credo nei carboidrati, nella felicità e nell'organizzazione.
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Valentina Masullo • Food photography
Ok, sto ufficialmente contando i secondi. Il menù Ok, sto ufficialmente contando i secondi. Il menù della settimana è tutto pensato per essere gustato sul divano (sul blog c'è una raccolta apposita per fare altrettanto 😉): da domani sera tuttǝ incollatǝ al #festivaldisanremo .

Che - ok - è la città dei fiori, ma parliamo soprattutto del fatto che è anche la città della focaccia nella regione della focaccia e questa è quella rossa, con acciughe, olive taggiasche e capperi. Si chiama sardenaira ed è una vera bombetta 💣. 

Spero non ne abbiano a male i liguri, ma in attesa della prossima gita, ho provato a rifare in casa quella che ho mangiato in riva al mare e che era una vera sinfonia 🎼.

(In totale anarchia posso assicurare che anche senza acciughe ma con abbondanza di olive e capperi è perfetta anche in versione vegan)

Ideale da infornare per domani sera, omaggi all'orchestra, saluti a casa e per noi bouquet di carboidrati, grazie 💁🏻‍♀️.

La ricetta è sul blog, al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina e nelle storie di oggi

#foodphotography #foodstyling #foodphotographyandstyling #foodie #food52 #beautifulcuisines  #pursuepretty #alliseeispretty #foodartproject #hautescuisines #cottagecore #rusticstyle #still_life_gallery #onmytable #foodphotooftheday #eeeeeats #seasonaleating #droolclub #rusticstyle #shareyourtable
Possiedo pochi talenti, uno è sicuramente quello Possiedo pochi talenti, uno è sicuramente quello di ricordare tutte le canzoni delle più - ad oggi - sconosciute meteore transitate dal #festivaldisanremo (ciao Alessandro Errico, ciao Leandro Barsotti, ciao Lisa 👋🏻) , l'altro è quello di cucinare cose buone anche quando tra frigo e dispensa, a fine settimana, non ci è rimasto poi molto.

Dice, fai quello che sai fare meglio e allora eccomi qua, a cantare parole e musiche che probabilmente non ricorda più nemmeno chi le ha scritte e cucinare con quello che c'è: polpettine di riso e formaggio spalmabile, perfette per riempire i momenti noiosi delle serate del prossimo festival della canzone italiana, ma pure come cena per stasera. 

Bastano un pugno di riso, l'avanzo di formaggio spalmabile sul fondo del frigo e l'ultimo uovo della confezione.

Io le ho preparate con l'ormai mitica e immancabile combo Instant Pot e friggitrice ad aria, ma sul blog, al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi trovi la pagina con tutte le spiegazioni, anche per la cottura classica.

Nei commenti citazioni di canzoni e cantanti sanremesi dimenticati a piacere (sì, è una sfida) 😬🎼

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🎤 Manca una settimana all'inizio del #festivald 🎤 Manca una settimana all'inizio del #festivaldisanremo ed è il momento di far cantare - di gioia e fame, of course - anche i palati e le pance più esigenti con questa carrellata di ricette dedicate proprio al festivalone nazionalpopolare più amato (e odiato) di questa fetta di mondo.

🛋 Divano comodo, tv accesa, gli indispensabili commenti alla Dagospia su Twitter e il cibo necessario a sopravvivere alle cinque serate più lunghe dell'anno.

📺 In questa raccolta abbiamo sfizietti di ogni tipo - dalle frittelle all'hummus di ceci - idee per insalate, panini, tramezzini, focacce e fondamentali dolcetti, tutto il necessario per godersi direttamente dal divano in famiglia e tra amici, l'unico momento dell'anno capace di incollare alla tv anche i più refrattari come me.

🎼 Zero mondanità, cover da millenial cantate a squarciagola con le amiche, cibo a volontà e risate da pazzi. E ovviamente team Mengoni, ci mancherebbe ❤️. Ecco il mio piano per la prossima settimana, e il tuo qual è? Raccontamelo qua sotto nei commenti 👇🏻

La raccolta di tutte le ricette da divano di Brodo di Coccole è al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi (e stay tuned per le prossime 🔔 )
Lotta dura alla bollitura! Con l’articolo di ogg Lotta dura alla bollitura!
Con l’articolo di oggi vorrei urlare a piena voce che questo scempio di buttare tutto nell’acqua bollente deve finire. Basta verdure mollicce, tristi e senza colore, basta pesce sfibrato e secchetto, basta cibo senza dignità.

Rivalutiamo l’acqua bollente con la cottura a vapore che invece, per sua natura è più dolce, delicata e anche nutrizionalmente vantaggiosa. Sul blog ho scritto pezzo in cui vi racconto come sfruttarla al meglio e con quanti strumenti è possibile effettuarla, con vantaggi e svantaggi del caso. 

E c’è pure la tabella manoscritta dalla sottoscritta (i giochi di parole mi fanno ridere, sorry not sorry) da scaricare e stampare per avere sotto mano tutti i tempi di cottura e non doversi ogni volta affidare ai santi nel paradiso dei fumenti 😬

Come sempre è tutto sul blog, al link in bio, cliccando qui 👉🏻 @valefatina e nelle storie di oggi 😎
E anche oggi la rubrica “i vegani mangiano solo E anche oggi la rubrica “i vegani mangiano solo erba” ci propone dei tristissimi pancake senza uova e con latte vegetale e gocce di cioccolato. Cioccolato che notoriamente si ottiene dal cacao, che cresce sugli alberi e quindi conta come verdura, discussione chiusa 😬

Ovviamente sono ironica 💁🏻‍♀️ ma se vi interessa farvi mettere fame da una verdura guardate fino in fondo, ne vale la pena 😎

La ricetta, per la colazione del weekend, è sul blog, al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina e nelle stories di oggi

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Se i backstage degli scatti per Brodo di Coccole t Se i backstage degli scatti per Brodo di Coccole ti sono piaciuti* allora goditi questo backstage dei backstage. Oggi ti mostro tutto il processo che mi porta dall’idea alla pubblicazione di una videoricetta 🎥.

Per te ci vorranno solo un paio di minuti, ma grazie ai prodigi del montaggio saranno abbastanza per scoprire cosa succede nella giornata di una content creator libera professionista e qual è il lavoro per cui - mamma si meraviglia ancora 😅 - aziende e agenzie mi pagano portando gioia alle casse dell’INPS, a me, al mio commercialista e a Zooplus per l’acquisto delle pappe per i fondamentali assistenti 🐈

Non tutte le giornate sono come questa, ed è una delle cose che mi piace di questo lavoro che riesce a conciliare la mia anima creativa con quella razionale, un po’ nerd e precisetti.

Una routine base comunque per me è tutto e mi permette di non perdermi dietro alle idee, che spesso tendono ad andare per conto loro. Per questo scrivo, appunto, scarabocchio e, in definitiva, posso dire che quel che faccio è prendere questi pezzetti di un puzzle e metterli insieme per creare un’immagine unica, e possibilmente bella e appetitosa 😬

E tu, immaginavi che ci fosse tutto questo dietro a una manciata di secondi di video? Se hai curiosità, domande o vuoi condividere la tua esperienza ti aspetto nei commenti, qua sotto 👇🏻 

La ricetta arriva venerdì quindi questo è anche uno spoiler, o forse un indovinello 😎

*li trovi tra i vecchi reel

MUSICA: “Monkeys Spinning Monkeys” Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License
http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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Lunedì con una ricetta che è più un atto di res Lunedì con una ricetta che è più un atto di resistenza.

Perché, mio caro inverno, tu puoi pure continuare a darci quintali di broccoli e cavolfiori ma finché noi troveremo il modo di renderli deliziosi non l'avrai vinta 😬

Qui è quando ho tuffato un avanzo di cimette di cavolo nella pastella di farina di ceci e le ho trasformate in deliziosi e croccantissimi bocconcini con il prode aiuto della mia friggitrice ad aria. Una roba che come si può descrivere? Un "crock" memorabile!

Ora, probabilmente vale sempre, ma questo è il lunedì adatto per farci i cavoli nostri 😅. Fritti ad aria, of course (ma pure nell'olio se vi aggrada).
Tutto vegetale, per un bel boost a questa ultima settimana di #veganuary 😉

La ricetta, come al solito, è al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi.

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Cose che chi l'avrebbe mai detto: - gennaio dura 8 Cose che chi l'avrebbe mai detto:
- gennaio dura 87 giorni solo se quegli 87 giorni non ti servono davvero
- ripartire quando non ti sei mai fermata è impossibile (la fisica ha sempre ragione ma anche la stanchezza non scherza)
- pure nel mare dell'incostanza si possono lanciare delle ancore
- non esiste un limite al numero di pennarelli che si possono desiderare e possedere
- il caso non è mai così casuale come sembra
- anche nella vaporiera ci si possono cuocere dei carboidrati (e ogni occasione, anche un secondo Capodanno a fine gennaio, è buona 😬)

Qui è quando, usando una parte delle fee dei vostri acquisti affiliati su Amazon (quindi grazie! ❤️) ho comprato una adorabile vaporiera in bambù e ci ho cotto dentro i mantou, i panini cinesi al vapore, anzi, i panini più buoni del mondo (forse non l'avevo mai raccontato prima ma questi panini mi piacciono così tanto che ne ho fatti preparare una montagna per la colazione a casa nostra la mattina che ci siamo sposati ❤️).

La ricetta, facile facile, senza bisogno di farine strane o aggeggi vari e pure vegana è al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi.

La sofficità è indescrivibile, parliamo piuttosto del ripieno: per te dolce o salato? (Nel post sul blog ti ho raccontato i miei preferiti 😉)

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La seconda metà di gennaio sembra un momento un p La seconda metà di gennaio sembra un momento un po’ fuori dal tempo per parlare di anno nuovo e modi per organizzarsi ma eccomi qui, a raccontarvi di come l’anno scorso, più o meno in questo periodo, ho preso in mano la situazione e ho deciso di tentare il tutto per tutto per dare una svolta al modo di organizzare la mia comunicazione.

I tentativi fallimentari a un certo punto ho smesso di contarli, il bullet journal sembrava l’ultima spiaggia e si è rivelato, invece, un porto sicuro. Dopo aver utilizzato il bujo per tutto lo scorso anno, ho deciso di raccontare meglio come e perché si è rivelato uno strumento prezioso di organizzazione e come ho avviato il setup di questo 2023. 

Nel video vi mostro quello sbrindellato dello scorso anno, un po’ del work in progress e sfogliamo insieme quello di quest’anno che, lo dico con certezza, non è che all’inizio, perché ora che ho un taccuino bello, solido e con tante pagine, come quello che mi ha regalato @verywondershop, potrò aggiugere anche spazio per gestire i miei nuovi progetti e il lavoro per i miei clienti. Insomma, questo non è che il principio.

Con questo video, ma soprattutto con l’articolo che ho scritto sul blog, voglio inaugurare una nuova serie di contenuti dedicati al dietro le quinte, perfetti per chi volesse lanciarsi nell’impresa di un proprio business online ma anche per chi ha solo voglia di sbirciare e capire di più dei meccanismi che si muovono per far funzionare tutto.

L’articolo si trova al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi.

Aspetto i vostri commenti per conoscere la vostra esperienza con il bullet journal e sapere se questo tipo di contenuti vi interessa. I commenti sono lo spazio giusto anche per domande e dubbi 👇🏻
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