Non che mi dispiacciano, non ne ho mai fatto mistero, ma dopo un’intera stagione passata a cucinare solo quello mi sembra di aver esaurito le idee e di mangiare sempre le stesse cose dopo un po’ mi viene a noia.
La sfida è quindi quella di trasformare questo avanzo di inverno in qualcosa di nuovo e così ho messo in tavola il pesto in una versione speciale, senza il basilico, che ancora non ha il profumo giusto, ma con un gusto intenso e cremoso che si farà perdonare tutto.
Cavolo nero – avevo in frigo le ultime foglie di quello che mi hanno regalato Francesca e Beppe di Orto Bio – una manciata di mandorle e il giusto di Parmigiano ed ecco un sugo veloce, leggero e saporito che ha portato una ventata di novità e mi ha restituito la pazienza e la gioia di godere di quest’arietta frizzante finché si può.
Pasta al pesto di cavolo nero e mandorle
Per due porzioni
Ingredienti
- Circa 150 g di foglie di cavolo nero
- 20 g Parmigiano Reggiano
- 10 g di mandorle sgusciate
- 130 g di pasta di grano
- Olio EVO
- Sale
Procedimento
Pulisci le foglie di cavolo sfilando la costa centrale, un po’ come si fa con le cime di rapa. Tieni la costa con una mano e, passando pollice e indice dell’altra mano lungo la costa, tira via la parte verde.
Sbollenta la parte verde delle foglie in acqua salata per circa 4-5 minuti, fino a che non saranno tenere. Tieni da parte l’acqua, ti servirà per cuocere la pasta e per dare al pesto la giusta consistenza.
Metti le foglie di cavolo nero sbollentate in un tritatutto e aggiungi il Parmigiano a pezzetti o grattugiato, le mandorle, 3-4 cucchiai di acqua di cottura e un cucchiaio di olio EVO.
Frulla fino a ottenere una crema liscia.
Cuoci la pasta nell’acqua in cui hai precedentemente cotto il cavolo nero e scolala al dente. Condiscila con il pesto, aggiungendo ancora qualche cucchiaio di acqua di cottura, se occorre, per mantecare.
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