Questo post contiene link sponsorizzati da Cerealia spa
Qualche settimana fa mi è stata offerta la possibilità di provare un nuovo prodotto. Avrei rifiutato su due piedi come quasi sempre faccio (chè a me piace scegliere con cura quello che mangio) non fosse stato questo una farina.
Da quando ho cominciato a fare il pane in casa (e da quando il lievito madre mi ha conquistata) la mia attenzione per questo tipo di prodotto è cresciuta molto, mi sono documentata a lungo e ho scoperto che la farina non è tutta farina, che le varietà di grano sono tante e che non è solo la coltivazione a fare la differenza ma anche la lavorazione contribuisce a creare prodotti di qualità superiore.
E una farina che si presenta come quella che vado a raccontarvi oggi – mi sono detta – valeva una prova.
La farina Wellness, nasce dall’esperienza di tre mulini con una lunga storia e tradizione alle spalle: il Molino Fiocchi, il Molino Saini e il Molino Seragni che, continuando ad operare tra Lombardia e Piemonte, si sono consorziati diventando Cerealia Spa e hanno condiviso e conoscenze e capacità per dare vita a prodotti di qualità ancora superiore e rispondenti alle più diverse esigenze di lavorazione anche professionale.
La Wellness è l’ultima nata in questa grande famiglia, una farina attenta alla salute con meno calorie e un alto contenuto in fibre che viene ricavata dalla macinazione del grano privato solo dello strato più esterno del suo guscio – il tegumento – lasciandone intatti gli strati più interni ricchi di nutrienti.
Una volta aperta, questa farina appare di un bel bianco naturale ma si capisce subito, dal profumo, che non si tratta di un prodotto raffinato. Farine come questa hanno il valore aggiunto di non essere “polvere da riempimento” ma di conferire ai prodotti finiti un aroma caratteristico e unico. Prima di metterla alla prova con un lievitato ho voluto provare ad esaltare questa caratteristica fragranza con un dolcetto semplice e molto naturale, privo di latte e zuccheri aggiunti che ne avrebbero coperto il gusto.
Così nascono queste barrette alla pera con uvetta e mandorle, morbide, saporite e croccanti insieme, perfette per una colazione o una merenda sana e piena di sapore e buone sensazioni.
(La farina Wellness si può acquistare presso alcuni panifici nella zona di produzione, praticamente a km 0, oppure, presto, nello shop online aziendale che sarà prossimamente disponibile.)
Barrette alla pera (senza latte e zuccheri aggiunti)
Per 8 barrette
Ingredienti
- 230 g di farina
- 2 uova
- 3 grosse pere mature
- 2 cucchiai di sciroppo d’acero (o di miele)
- 60 g di uvetta
- 2 cucchiai di olio di semi o di riso
- 2 cucchiaini rasi di lievito per dolci
- 50 g di mandorle a lamelle
- Un pizzico di sale
Procedimento
Metti a bagno l’uvetta in acqua tiepida.
Scalda il forno a 190°C in modalità statica.
Lava, sbuccia e gratta le pere per farne una purea piuttosto fine.
Alla purea aggiungi lo sciroppo d’acero (o il miele), le uova e l’olio e mescola per amalgamare.
Ai liquidi aggiungi la farina setacciata con il lievito e gira fino ad amalgamare completamente gli ingredienti ottenendo una pastella liscia e senza grumi.
Aggiungi un pizzico di sale e l’uvetta strizzata, rimesta ancora quindi versa in una teglia quadrata da 20 cm precedentemente foderata di carta forno.
Cospargi la superficie del dolce di mandorle a lamelle e inforna per 25-30 minuti o comunque fino a che non apparirà ben dorato e, alla prova stecchino, asciutto.
Sforna e fai raffreddare su una gratella poi taglialo in barrette. Conservalo in luogo fresco o in frigorifero in un contenitore chiuso.
Paola dice
Che bella idea!!!! da poco ho scoperto l’intolleranza di mio figlio ai latticini e mi sento un po’ smarrita…trovo da te delle bellissime ricette! grazie!
Tiziana dice
Questa devo proprio provarla :D
valefatina dice
Mi facci sapere :D (pere dolci, mi raccomando! Oppure aggiungi un pochino di zucchero o quellollà si lamenterà)