Dentro questo guscio friabile e gustoso, impastato con lo strutto – perché a noi napoletani a Pasqua piace non farci mancare niente – c’è tutto e anche di più, formaggi, affettati e ogni possibile bontà, e per finire in cima troneggiano felici delle meravigliose uova che diventano sode in forno e che noi bambini ci litigavamo per mangiarle sbriciolando in giro molliche gialle e impronte di piedi sempre scalzi.
Questa è una di quelle ricette di famiglia che amo da pazzi e custodisco gelosamente, niente di meglio da condividere dunque, pieno di amore e sentimento (e tutto il resto).
Con la stessa pasta a casa mia si è sempre preparato anche il tortano una ricetta della tradizione pasquale napoletana che si distingue dal casatiello per il fatto che qui le uova non sono ingabbiate all’esterno ma custodite – già sbriciolate – all’interno, insieme al ripieno. Insomma, dentro o fuori l’importante è che ci siano, questo mi pare ormai assodato.
Il casatiello napoletano
Ingredienti
Per uno stampo di 20 cm di diametro
- 300 g di farina
- 150 ml di acqua
- 12 g di lievito di birra
- 100 g di strutto
- Sale
- Pepe nero
- 200 g di salame tipo “Napoli”
- 200 g di formaggio tipo provolone dolce
- 30 g di pecorino
- 3 uova
Procedimento
Fai una fontana con la farina, versaci al centro l’acqua in cui avrai sciolto il lievito e comincia ad impastare (con le dita o con l’impastatrice). Aggiungi gradualmente lo strutto a temperatura ambiente e incorporalo all’impasto, infine aggiungi una presa di sale e un’abbondante macinata di pepe nero e continua ad impastare finché la pasta non risulterà ben compatta ed elastica.
Lascia lievitare al coperto, in un luogo riparato da correnti d’aria, per almeno un paio d’ore o fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume.
Intanto taglia a dadini il salame e il formaggio e ungi con lo strutto uno stampo a ciambella, preferibilmente di alluminio.
Una volta che l’impasto sarà lievitato stendilo con le mani e non troppo sottile dandogli la forma di un rettangolo, tienine da parte un pezzetto che ti servirà, dopo, per fissare le uova. Cospargi l’impasto steso con i dadini di salame e formaggio e ricopri il tutto con il pecorino grattugiato e altro pepe nero. Arrotola la pasta così condita su se stessa, il più stretta possibile, per formare un “salame” poi inseriscilo nello stampo e lascialo lievitare ancora per un paio d’ore o fino a raddoppio.
Quando la lievitazione sarà ultimata sciacqua e asciuga le uova, appoggiale, schiacciando, sulla ciambella in vari punti e saldale con strisce dell’impasto che avevi precedentemente tenuto da parte.
Cuoci in forno statico preriscaldato a 180° per un’ora circa o fino ad ottenere una buona doratura. Una volta sfornato lascialo intiepidire e poi sformalo e lascialo raffreddare. È perfetto anche come pranzo per una Pasquetta fuori porta.
Nella versione più tradizionale al posto del salame ci sono i cicoli (da non confondere con quelli che vengono chiamati ciccioli), un preparato tutto campano fatto di carne e grasso di maiale pressati e poi affettati piuttosto spessi, che (ahimè) non è praticamente possibile rinvenire al di fuori dei confini della regione.
Iaia dice
Nanda ha abbracciato il monitor con me e sospirando abbiamo detto ” casatiello”
avveniva giorni fa ma io sono la solita rimbambita e lo scrivo adesso.
non grido piu’ ti amo come sopra altrimenti accattiemmeeellle viene a prendermi a mazzate sule gengive *_*
ma ecco.
ti amooooooooooooooo
ooooooooooooooo
ooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
(cosi’ dovrebbe andar meglio, ecco)
Paola dice
Ho avuto finalmente modo di mangiarlo anch’io, questa Pasqua. D-e-l-i-z-i-o-s-o!
Tittisissa dice
Azz… Ho letto troppo tardi per Pasqua… Mi copio la ricetta per la prossima ;)
valefatina dice
La prossima è domaniiiii :D perchè è sempre Pasqua se c’è un casatiello!