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Funghi champignon ripieni vegetariani

Scritto il 2 Maggio 2018 Lascia un commento

Quella dei funghi ripieni è stata una delle prime ricette (non dolci) in cui io mi sia mai cimentata. L’ho poi perfezionata negli anni e riproposta spesso sulla mia tavola, sia come contorno che come piccolo fingerfood in occasione di buffet e brunch in compagnia.

Si presentano come piccoli scrigni rotondi, hanno proprio l’aria di qualcosa di prezioso eppure sono preparati con gli champignon, che forse tra i funghi sono quelli meno pregiati e più economici. La ricetta è semplicissima e veloce, eppure valorizza al massimo questo ortaggio dall’apparenza così ordinaria.

Restano consistenti all’esterno, tutti da mordere, e dentro custodiscono un cuore caldo e saporito che si scioglie quasi, al palato. Sono perfetti anche per chi mangia vegetariano e non contengono uova, quindi possono essere adatti (sotto supervisione di un professionista) anche a chi è a dieta.

Accompagnano ogni tipo di piatto – carne, pesce e formaggi – e stupiscono al primo sguardo ma di più al primo morso.

Funghi champignon ripieni vegetariani

Funghi champignon ripieni vegetariani
Funghi champignon ripieni vegetariani
Per 3-4 porzioni

Ingredienti

  • 500 g di funghi champignon
  • 3-4 cucchiai di Parmigiano grattugiato
  • Un ciuffo di prezzemolo
  • 2-3 cucchiai di pan grattato
  • Una tazzina di vino bianco secco
  • Uno spicchio d’aglio
  • Olio EVO
  • Sale
  • Pepe

Procedimento

Pulisci i funghi tagliando la base, dove c’è ancora attaccata la terra. Puliscili con un panno e rimuovi ogni residuo con un pennellino. Sciacquali rapidamente e tamponali con carta da cucina o con un panno pulito.

Con delicatezza stacca i gambi dalle teste e tagliali a dadini minutissimi, tipo brunoise.

Inforna le teste di fungo, disposte su una placca da forno a 180°C in forno statico.

In tegame fai imbiondire lo spicchio d’aglio con 2 cucchiai di olio EVO, aggiungi i gambi, una presa di sale e fai rosolare a fiamma vivace per 4-5 minuti. Sfuma con il vino bianco e fai evaporare.

Trasferisci i gambi cotti in una scodella, unisci un paio di cucchiai di pan grattato, il Parmigiano grattugiato, prezzemolo tritato secondo gusto e un pizzico di pepe. Mescola e trasferisci questo composto nelle teste dei funghi che intanto si saranno ammorbidite.

Inforna nuovamente a 180°C in forno statico per circa 15 minuti, fino a che il ripieno dei funghi non apparirà dorato in superficie.

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Salvato in: Aperitivi, antipasti e fingerfood, Contorni, Piatti vegetariani, Senza uova Ingredienti: Aglio, Champignon, Olio EVO, Pan grattato, Parmigiano, Pepe nero, Prezzemolo, Sale, Vino bianco

Valentina

Creo, cucino, fotografo, scrivo. Sono una web writer, food stylist e fotografa freelance.
Amo il cioccolato nocciolato, camminare a lungo, la letteratura per ragazzi e i gatti rossi. Credo nei carboidrati, nella felicità e nell'organizzazione.
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Ciao, sono Valentina e mi occupo di content marketing per il cibo.

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I riti di passaggio servono a rendere i cambiament I riti di passaggio servono a rendere i cambiamenti più semplici perciò non si poteva cambiare casa senza un ultimo dolce che è già un po’ aria di primavera che arriva e di futuro che si farà. Ho chiuso la cucina che mi ha ospitato negli ultimi dieci anni con questa charlotte con fragole e cioccolato. Ripieno e biscotti bigusto - i savoiardi BiHappy di @fornobonomi - per un’esplosione di sapore e di felicità. Esistono molti modi per festeggiare: cucinare e mangiare, soprattutto, sono i migliori che conosco 🍓😋🍰

Il link alla ricetta arriva adesso nelle storie 👉🏻 @valefatina
Ci sono poche cose capaci di rendere casa una casa Ci sono poche cose capaci di rendere casa una casa come il cibo. Ci puoi camminare scalza, ti puoi sedere sul pavimento, puoi mettere tappeti e tende ma è casa quando profuma di cose buone, quando ti rimette in pace con tutto, quando non c'è nessun altro posto dove ti senti così. 
Costruire una nuova casa è come una ricetta di quelle che hai fatto mille volte: i passaggi li conosci così bene che puoi pure lasciarti andare un po'. Progetti e poi improvvisi e all'impasto aggiungi più formaggio, un po' di noce moscata, e per il ripieno prendi quello che c'è in frigo e aggiusti così. Senti il risultato prima di toglierlo dal forno, prima di tagliare le fette, prima di vedere dentro com'è. Poi togli dal forno, tagli a fette mentre fuma e profuma e pure se sai com'è, ogni volta è una sorpresa. Così ❤️
Nella lista dei farò, nel nuovo forno: il polpettone in crosta come l'ho preparato in questa ricetta per @ilovesanmartino. Mi pare di sentire già il profumo. Il link alla ricetta è nella mia bio 👉 @valefatina
Lo chiamano amore, ma anche “voglia di dolce” Lo chiamano amore, ma anche “voglia di dolce” sarebbe perfetto ❤️

Buon San Valentino a chi ama. All’amore che riempie le stanze, che ti trascina fuori verso i luoghi del cuore, a quello che sa farsi silenzio, bellezza e incanto, all’amore che è arte, marmo scolpito, colore dipinto, luce e ombra. Buon San Valentino all’amore che è arcobaleno tra le stelle, ai baci e gli abbracci tutti, alla gioia di stare vicini, agli sguardi rubati, alle parole dette sottovoce, alle risate che esplodono rumorose, alle pance piene di farfalle. Buon San Valentino senza distinzioni, senza discriminazioni, senza amori inaccettabili, all’amore da portare a spasso senza paure. Buon San Valentino all’amore per sé stessi, al volersi bene che diventa cura, accoglienza e accettazione di sé, corpo e anima, uomo e donna, senza lasciare fuori niente. All’amore che ci fa ritrovare, all’amore che ci ritrova, a quello che ci viene sempre a cercare. Buon San Valentino all’ultima fetta di torta, quella che divideresti solo con chi ami, fino all’ultimo boccone e che possa essere sempre e per sempre così: dolce abbastanza, morbida come una nuvola e piena di sapore ❤️

La ricetta della cheesecake al pistacchio e cioccolato bianco è sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina
Un po' per esercizio di fantasia, un po' per visio Un po' per esercizio di fantasia, un po' per visione laterale e un po' perché è divertente, spesso provo a immaginarmi: cosa farei se non facessi questo lavoro?

Un giorno ho una torteria, con vetrine ricolme di dolcetti e sedie dipinte di colori pastello. Il giorno appresso sto col mio banchetto dentro al Borough Market, a friggere pizzette montanare tutto il giorno, calde calde, dentro a un pezzo di carta, come ai Tribunali a Napoli, ma con più accento inglese. Poi viene il giorno che ho lasciato tutto e ho aperto una merceria che è un po' anche cartoleria e dentro ci stanno i gomitoli, la carta, i pennarelli, i maglioni, i corsi a ora di merenda coi muffin, le persone e un sacco di bellezza. Certe volte invece faccio la pasta a Edimburgo, al Grassmarket oppure sulla strada per Portobello Beach, che ti puoi prendere il tuo vassoio e un vasetto di ragù, a portare via, lo chiamerei "A casa di mamma". Qualche volta vado a New York, nel tempo libero faccio acquerelli all'aperto e ho una vetrina accanto a quella di Zabar's, faccio cestini per i picnic, con dentro i tramezzini, i plaid e pure una mappa di Central Park, coi posti più belli per fermarsi. La mia costante è il cibo. 

Non importa come e non importa dove, nella mia testa io non esisto senza sacchetti in cui infilare le mani, senza ingredienti per idee nuove da mettere in pentola, senza riempire i piatti e le pance, senza fare qualcosa che sia nutrimento, per spirito e corpo, senza quella felicità fatta di morsi. Non poteva che essere un blog di ricette a diventare casa mia e un po' vita, non poteva che essere una porta aperta su tutti i posti dove vorrei essere e anche quelli che non ho ancora scoperto, non poteva che essere così, a cucinare e mangiare insieme, in un paio di click. Sto dappertutto, sto dove voglio stare, a fare cibo per chi ne vuole, a trasformare la cucina in rivoluzione, a prendermi lo spazio, il tempo e il sapore, a fare pile di burger per fotografarli prima di pranzo, a mettere ogni cosa a posto oppure in forno e questa cosa non lo so se è un merito ma di sicuro è una fortuna, oggi, sempre, lo so ❤️

La ricetta dei burger in foto è sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina
Va bene la fretta, va bene il trasloco che si avvi Va bene la fretta, va bene il trasloco che si avvicina e il cantiere da gestire ma anche nel caos, mettersi a tavola è una cosa seria. E mentre fuori il grigio sabaudo ci avvolge vuoi mettere a stare dentro con uno strudel salato in forno? Si prepara in un niente, con un rotolo di pasta sfoglia, funghi freschi (o anche quelli sott’olio sgocciolati), formaggio e soprattutto un prosciutto cotto di quelli super profumati. 
Per il mio ho usato il Gran Paradiso di @raspini_salumi , un prosciutto cotto garantito anche eticamente dal prestigioso certificato FDAI, preparato con materie prime interamente tracciate che rende questo prodotto una vera eccellenza, tutta orgogliosamente piemontese (che io dopo 10 anni qui mi sento di casa).
La ricetta di questa delizia è ancora calda sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina 
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#clubdellericette #raspinisalumi #adv #piattiitaliani #ciboitaliano #piattodelgiorno #cucinaitaliana
Sono abituata a pensare alla vita e al cibo come a Sono abituata a pensare alla vita e al cibo come a qualcosa di fluido, difficile da incasellare. Sono - siamo - cambiamento costante, anche quando non ce ne accorgiamo, quindi come potremmo etichettarci? Io non sono una che ha mai amato la carne, però adoro da sempre le frattaglie, vado pazza per i formaggi ma non toglietemi i broccoli.  Potrei definirmi reducetariana, per il tipo di abitudini che ho da qualche anno, ma non mi sento di stare dentro a un contenitore. Così ho riflettuto a lungo prima di condividere qui, con voi, il mio #veganuary. Volevo che arrivasse l'idea che si possono aggiungere dei piatti interamente vegetali alla nostra dieta senza necessariamente fare sacrifici, che provare nuovi ortaggi è una ricchezza, che i piatti vegetali non sono per forza tristi (e neanche sani!) e soprattutto ci tenevo a raccontare, in pratica, che si può fare cucina vegetale anche senza precotti, senza ingredienti strani ed esotici e praticamente senza soia. In questi 20 giorni abbiamo preparato insieme dei fantastici ravioli cinesi, che vi sono piaciuti un sacco, zuppe, vellutate, confortanti paste e fagioli, burger di cereali e questo spezzatino, pazzesco anche senza un solo grammo di derivati animali.
Grazie per esserci stati, per aver accolto questa condivisione così positivamente, per l’entusiasmo, per aver fatto domande e per aver portato i vostri contributi. Il veganuary non è che un pretesto per sperimentare e capire, per empatizzare con certe scelte e smettere di giudicarle e per provare a creare nuove abitudini, ricette e sapori da portarsi dietro per il resto dell'anno.
A 1/3 di cammino dalla fine, con i DM intasati di foto delle mie ricette veg nelle vostre cucine, posso dirmi felice di essere stata la scintilla di questo piccolo cambiamento, di aver ispirato una visione diversa della cucina in verde e soprattutto di aver portato un modo nuovo di cucinare tra i vostri fornelli, aderendo alle vostre richieste e provando a darvi nuove ispirazioni, mettendomi nei vostri panni, senza volervi insegnare come cambiare il mondo ma provando a farlo insieme, adesso ❤️
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La ricetta dello spezzatino di funghi è sul blog, link in bio 👉🏻 @valefatina
Il giorno del mio compleanno, da che abbia memoria Il giorno del mio compleanno, da che abbia memoria, è un giorno che mi appartiene, in cui posso fare ciò che desidero e in cui mi dedico tempo e cura e un dolce, ovviamente. Il dolce del mio compleanno è diventato un rito, qualcosa  a cui penso con mesi di anticipo, è un progetto lento fatto di desideri e voglie, di auto ascolto, soprattutto. L'idea che per un giorno all'anno, almeno, io possa sentirmi meno travolta dagli eventi, meno impegnata a giudicarmi e a condannarmi a fare di più, meno presa da tutto quello che non so e non posso fare è una tale luce che, per il mio compleanno, mi concedo spesso di fare quello che non so fare, di sbagliare e riprovare. Così questo paris-brest al cioccolato con croccante di nocciole sarebbe stato il dolce del mio compleanno di ieri, se distratta, non avessi sbagliato completamente la cottura della pasta choux e non avessi dovuto rifare tutto. Avrebbe potuto essere subito, ma in fondo, questa volta, il regalo è stato avere (quasi) due giorni per me. E forse quando ti avvicini così pericolosamente ai quaranta come me, più luce è quello che serve. E serve zucchero a velo, quello sempre, abbondante, su tutto.
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La ricetta del paris-brest al cioccolato con croccante di nocciole è sul blog, al link in bio 👉 @valefatina
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Valentina, 39 anni oggi. Ma potrebbero essere 390 Valentina, 39 anni oggi. Ma potrebbero essere 390 perché è giovedì sera e al giovedì sera l'artrite mi morde forte. Artrite, appunto, psoriasica, come compagna di vita da molti anni. Una passione smodata per tutto quello che si mangia, fin dal principio dei tempi, che poi è il motivo per cui una decina d'anni fa ho smesso di mangiare surgelati e mi sono messa persino a cucinare. Cucinatrice anarchica, rimescolatrice di cambiamenti e rivoluzioni, impastatrice di desideri e fotografa per lavoro, perché a noi che facciamo tante cose ci piace il pensiero di poterlo fermare, qualche volta, il tempo. Fotografo il cibo perché le persone si muovono.
Motivatrice di orchidee e cactus, sferruzzatrice di cappellini, maglioni e coperte, acquerellatrice senza talento, camminatrice di parchi e giardini botanici. Dei miei viaggi mi ricordo sempre il sapore.
In una vita passata devo essere stata un topolino, perché in questa amo il formaggio come chiunque altro potrebbe amare un regalo prezioso. Per fortuna di essere come gli altr* non me n'è mai importato molto perciò, davanti al mio Cartier di Stilton (che è chiaramente il cibo degli dei), buon compleanno a me, cento di questi formagg... ah no, ma sì dai! 🧀🥳🥂
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Il vassoio è un regalo di mio marito, acquistato da @latteriabera ❤️
Non sto vedendo le amiche, gli amici e i parenti, Non sto vedendo le amiche, gli amici e i parenti, non sto uscendo, neanche per la spesa (e qui devo farmi pat pat per aver creato una mia rete di banchi al mercato che conosce anche mio marito), non sto organizzando nulla che non sia il lavoro delle prossime settimane ma ehi, è gennaio, ed è il mese della cucina vegetale. Non sarà esattamente una vida loca, ma pure questo giocare a mangiare in modo diverso ha un suo perché, specialmente quando fai cose buone, in tutti i sensi. Il cibo è rivoluzione quotidiana e se dentro un pentola puoi cambiare il mondo, anche quella è un’avventura 🌍 ❤️🌈
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La ricetta degli stick di ceci con il ketchup fatto in casa è sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina 
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