Per quanto il periodo dovrebbe ispirare piatti ben più caldi e confortevoli ci troviamo solo all’inizio di una settimana di metà settembre che vuol competere con luglio e agosto in quanto a temperature. A Torino avremo oltre 30°C fino a questo weekend, almeno, così ho pensato che una ricetta così estiva, per quanto fuori contesto ora avesse un suo perché.
Le zuppe fredde di verdura sono salvezza in quei giorni in cui accendere forno o fuochi non è una possibilità contemplabile ma, invero, è pure un piatto facile da ficcare dentro la schiscetta e portarsi in ufficio senza aver bisogno d’altro che d’un cucchiaio per mangiarselo magari al parco, all’ombra di questi alberi che – almeno loro – dovrebbero mostrare un po’ di clemenza.
Insomma un po’ fuori stagione ma mai fuori luogo ecco la ricetta del mio gazpacho che di andaluso ha ben poco. È una variante svelta che io faccio quando ho fretta, senza troppi fronzoli ma senza voler rinunciare al sapore. Non potendo digerire cetrioli, cipolle e aglio ne faccio a meno e sostituisco i primi coi cetriolini sott’aceto e aggiungono una nota acidula ancora più interessante, secondo me, che nella variante classica.
Questo gazpacho poco ortodosso, nella mia cucina vive di avanzi ed è un perfetto piatto per riciclare pane e verdure un po’ alle ultime battute. Si mangia già così com’è e, a dispetto delle apparenze, ha un potere saziante ottimo, io ci aggiungo sempre un piccolo “topping” proteico, in quello in foto c’è un calamaro grigliato, ma andranno bene anche un cucchiaio di ricotta o caprino, cubetti di prosciutto crudo oppure ceci arrostiti e speziati per una versione completamente veg.
Insomma, senza il vincolo di voler stare stretti dentro la ricetta originale (pure ottima, sia chiaro), questo gazpacho a modo mio è una base ideale per dei pranzetti freschi, sfiziosi e sempre diversi, adatto a ogni palato, ogni cucina e ogni scelta alimentare. È ottimo da realizzare anche con il pane senza glutine.
Gazpacho veloce (a modo mio)
Per 2 porzioni
- 100 g di pane raffermo
- 150 g di pomodori (per me datterini gialli e rossi)
- 1 peperone rosso o giallo
- 1 decina di cetriolini sott’aceto (nel gazpacho classico ci va il cetriolo fresco)
- 1 fetta di cipolla rossa (se si desidera)
- 1 spicchio d’aglio (se si desidera)
- 5-6 foglie di basilico
- Sale
- Olio extravergine di oliva
Procedimento
Taglia il pane a cubetti e mettilo a bagno in acqua fresca (nel gazpacho classico si aggiunge aceto, in questo utilizziamo i cetriolini che compensano l’acidità).
Lava i pomodori e tagliali a pezzetti.
Lava il peperone, elimina il torsolo e i semi e taglialo a pezzetti.
Taglia i cetriolini sott’aceto a rondelle.
Strizza il pane e mettilo in un frullatore con pomodori, peperoni, cetriolini, basilico, aglio e cipolla, aggiungi un pizzico di sale e frulla fino a ottenere una crema densa e omogenea. Regola di sale.
Fai riposare il gazpacho in frigorifero per almeno un paio di ore, in modo che i sapori siano ancora più armoniosi.
Servilo con un filo di olio extravergine di oliva e guarnendo con crostini di pane. Io ho aggiunto anche un calamaro scottato leggermente sulla griglia.