Ieri è stato il World Vegan Day, la giornata mondiale del nutrirsi green. Si tende ad associare il veganismo a un attivismo estremista e aggressivo che negli anni non ha fatto che nuocere ai principi su cui questo movimento si basa. Al centro di un mondo green c’è, infatti, un uomo rispettoso e consapevole del mondo che vive e che sceglie – non perché gli sia naturale ma perché è più etico – di nutrirsi di prodotti che abbiano un minor impatto ambientale e sulle vite di altri esseri viventi.
Negli ultimi anni, se proprio mi si vuole cercare un’etichetta, sono diventata “reducetariana”, cioè ho scelto, per questioni etiche, di ridurre molto il consumo di carne e di introdurre nella mia alimentazione piatti sempre più a base vegetale abbracciando più spesso un’alimentazione vegetariana e qualche volta vegana, senza neanche stare troppo a pensarci. Da anni ho introdotto nel menù di casa il “lunedì senza carne” (altra iniziativa volta a invitare e sensibilizzare) e così al lunedì – e spesso anche in altri giorni, ormai – da noi si mangia così.
Per scelta non acquisto prodotti industriali derivati dalla soia e dal glutine e preparati industriali veg, perché c’è molta poca etica nel far viaggiare pezzi di soia e glutine salati per mezzo mondo e anche perché, in definitiva, trovo che ci sia molta più scelta tra gli ortaggi, i legumi e la frutta che abbiamo a disposizione a km 0 o quasi, che tra i tagli di carne e che, dunque, ce la si possa cavare anche senza surrogati. Ne beneficia molto la fantasia in cucina, che si scatena anche su ingredienti il più delle volte relegati a semplici contorni.
Per esempio la scorsa settimana avevo in frigo una grossa verza viola che avevo utilizzato per un lavoro e che non volevo trasformare tutta in insalata, così ho deciso di utilizzarne una parte per preparare una vellutata confortevole e qualche fetta l’ho tenuta per sperimentare il pesto che ho mangiato oggi a pranzo, una crema dal colore e dal sapore intenso e goloso. Un piatto che non ha bisogno di nient’altro per risultare buonissimo e che possiamo etichettare come vegano ma è solo un bellissimo e semplicissimo piatto di pasta (che, eventualmente, si può arricchire con un cucchiaio di formaggio grattugiato).
Il procedimento per questo pesto di cavolo viola è semplice e la vera chicca è l’uso del cavolo un po’ abbrustolito, abbinato all’acidità del limone – che ne preserva anche il colore – e alla dolcezza aromatica della sua buccia che dà a questa pasta una nota confortevole perfetta per questi giorni (quasi) freddi.
Pasta al pesto di cavolo viola
Per 4 porzioni
Ingredienti
- 2 fette di cavolo verza rosso/viola
- 1 limone biologico (userai il succo e la buccia)
- Olio extravergine di oliva
- 1 spicchio di aglio
- 250 g di spaghetti o linguine di grano duro
- Sale
- 1 cucchiaio di mandorle a lamelle per guarnire
Procedimento
In una teglia metti le due fette spesse circa 2 cm di cavolo verza.
In una ciotola mescola 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e la buccia grattugiata di mezzo limone (conserva la buccia dell’altra metà, ti servirà più avanti).
Spennella le fette di cavolo verza con questa mistura, coprendole bene sopra e sotto. Cuoci a 180°C in forno statico già caldo per circa 20 minuti, la verza deve apparire appassita e un po’ abbrustolita ai bordi.
Taglia le fette a piccoli pezzi, il succo del limone spremuto e filtrato dai semi, la buccia di limone avanzata e frulla tutto fino a ottenere una crema.
Il pesto può essere utilizzato subito oppure congelato in vaschette ermetiche.
Per preparare la pasta scalda l’acqua salata e intanto tosta le mandorle a lamelle in una padella, a fuoco dolcissimo, facendole saltare per evitare di bruciarle, devono dorarsi appena. Metti da parte le mandorle e nel tegame metti un filo di olio e uno spicchio d’aglio (che puoi sostituire con un pezzetto di zenzero per un tocco esotico). Appena l’aglio avrà preso colore aggiungi il pesto e fallo insaporire, regola di sale e aggiungi il pesto per farlo insaporire. Se occorre unisci una tazzina d’acqua per renderlo più morbido. Scalda il pesto e spegni il fuoco fino a cottura della pasta.
Cuoci la pasta al dente e scolala con un forchettone portandola direttamente nel tegame con il pesto. Fai saltare la pasta a fuoco vivace mantecando con poca acqua di cottura.
Servi la pasta decorando con le mandorle a lamelle tostate e una spolverata di pepe, se la gradisci.
Per una variante gustosa e intensa, sostituisci il limone con aceto balsamico, otterrai un pesto molto aromatico.
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