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Sformato di patate e asparagi

Scritto il 22 Marzo 2021 Lascia un commento

Quando ho interrotto le pubblicazioni, circa un mese fa, ho immaginato che avrei ripreso a scrivere e condividere cibo qui (e soprattutto a prepararlo) non prima che fosse ormai passata Pasqua. Abbiamo traslocato dopo mesi e mesi di cantiere e ristrutturazione, di box doccia sbagliati, rubinetti gocciolanti e piastrelle scheggiate e siamo arrivati in questa casa con quella che si è rivelata essere – fisicamente – una montagna di roba. Scatoloni ovunque, mobili da pulire, mobili da appendere, mobili da montare. L’impresa vera è stata trasformare quell’ammasso di cose in una casa in due sole settimane.

Così, all’inizio della terza settimana di vita in questa casa non ho potuto fare a meno di andare a caccia di un po’ di normalità, di provare a costruire una nuova routine e da dove partire se non dal cibo? Oggi lunedì senza carne, così ho preparato uno sformato vegetariano di patate e asparagi. Molto fresco e primaverile, quasi quasi ideale anche per Pasqua, anche se, in questo trambusto, non ho proprio avuto modo di pensare a qualcosa per Pasqua.

La preparazione dello sformato di patate e asparagi è assai semplice: si tratta di un pasticcio di patate tenuto su dall’uovo e insaporito da un po’ di formaggio, un po’ come si fa con il gateau di patate ma con un risultato assai più leggero e quotidiano.

È perfetto come antipastino, magari da servire in piccole monoporzioni, ma anche come secondo piatto vegetariano, da accompagnare con un contorno di stagione. Viene meglio se preparato in largo anticipo, dunque perfetto anche per un picnic (è ottimo anche da freddo!) o per anticipare un po’ i lavori di un pranzo o una cena più laboriosa.

Il sapore è sorprendentemente equilibrato, non troppo delicato e non troppo intenso, perfetto per questa primavera pigra, che ci lascia ancora un po’ confortare coi piatti bollenti e i suoi sapori migliori.

Ovviamente si può, volendo, arricchire con speck, pancetta o prosciutto cotto ma posso assicurare che anche senza carne è un piatto a cui davvero non manca niente.

Sformato di patate e asparagi

Sformato di patate e asparagi
Sformato di patate e asparagi
Per 2 porzioni

Ingredienti

  • 500 g di patate
  • 250 g di asparagi
  • 100 g di scamorza affumicata (o provolone)
  • 4 cucchiai di formaggio grattugiato
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di noce moscata
  • Pan grattato q.b.
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale

Procedimento

Lava gli asparagi, elimina l’estremità legnosa e tagliali a rondelle. Cuocili al vapore per 5-6 minuti e tienili da parte.

Lava le patate, sbucciale e tagliale a cubetti. Cuocile in acqua bollente salata per 7-10 minuti, in modo che risultino tenere se infilzate con una forchetta.

Scolale bene e schiacciale con uno schiacciapatate o con una forchetta. Lasciale intiepidire poi unisci l’uovo, la noce moscata, una presa di sale e il formaggio grattugiato e mescola per ottenere un composto uniforme.

Aggiungi gli asparagi al composto, tenendo da parte le punte e unisci anche la scamorza tagliata a dadini.

Mescola per amalgamare e poi versa in una cocotte leggermente oliata e spolverata di pan grattato (puoi usare dei pirottini in ceramica o alluminio per fare dei monoporzione). Livella in superficie, decora con le punte di asparago e spolvera di pan grattato.

Aggiungi un filo di olio e inforna a 200°C in forno ventilato per circa 35 minuti, fino a che lo sformato non si sarà ben dorato. Sforna e fallo riposare, è ideale da preparare anche con un giorno di anticipo, ne guadagnerà in compattezza e sapore.

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Salvato in: Piatti vegetariani, Secondi piatti, Senza glutine Ingredienti: Asparagi, Formaggio grattugiato, Noce moscata, Olio EVO, Pan grattato, Patate, Sale, Scamorza affumicata, Uova

Valentina

Creo, cucino, fotografo, scrivo. Sono una web writer, food stylist e fotografa freelance.
Amo il cioccolato nocciolato, camminare a lungo, la letteratura per ragazzi e i gatti rossi. Credo nei carboidrati, nella felicità e nell'organizzazione.
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Quando parlo alla cucina come idea di rivoluzione Quando parlo alla cucina come idea di rivoluzione io penso anche a questa cosa qua, di prendere quello che c'è - che qualche volta nella vita ci tocca, e non solo quando si tratta di cibo - e tirarne fuori il meglio che si può, in quel momento. Senza per forza pensare a grandi cose, senza necessariamente puntare il più in alto possibile. Certo, potresti accendere il forno per una torta a seimila strati, ma quando hai in frigo giusto il latte, il burro, tre uova e due limoni puoi restare a guardarli, a lagnarti di avere troppo poco, a odiarli, per essere così poco, a ignorarli, per il poco che valgono oppure li puoi accettare per quel poco di semplice che sono, ed essere tu a fare la differenza. Non si può sempre restare a commiserarsi, specialmente quando hai voglia di dolce. When life gives you lemon, insomma, fai la crostata con la crema al limone 🥧🍋❤️(e te ne resta pure per un gin lemon, capisciammè 🍸)
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La ricetta, della crostata - non del gin lemon - è sul blog, al link in bio, qui 👉🏻 @valefatina
Mi è caduta addosso la primavera. O forse era sol Mi è caduta addosso la primavera. O forse era solo stanchezza, non lo so. Ho sfornato la prima torta di questa casa: una torta che mi riporta in Scozia o a Londra, che poi sono sempre casa, ma altrove. Ho scritto la newsletter di questo mese (si chiama Dispensa e ci si iscrive al link in bio), ho comprato il necessario per la pastiera e il casatiello, ho esplorato il quartiere, ho dormito dopo pranzo, ho continuato ad esserci anche mentre non c’ero. Sono giorni di ricerca di routine, in cui ci si assesta come pezzi di terra rotti e ricomposti, i crateri poi diventano laghi, ma prima bisogna fare rendersi la briga di riempirli ❤️.
La torta è (era, è già andata per metà 🙈) una carrot cake, a modo mio che - lo dico con orgoglio - è un modo buonissimo. La ricetta è online adesso, sul blog, cliccando sul link qui 👉🏻 @valefatina
Tra una manciata di giorni sarà Pasqua e io, trop Tra una manciata di giorni sarà Pasqua e io, troppo impegnata a trasferire una vita intera, a momenti neanche me ne accorgevo. Mi pare che, più che qualche settimana, sia passato un secolo. Improvvisamente il pomeriggio è diventato più lungo e luminoso, le giornate un pochino più profumate, la testa un po’ più leggera. Mi pare di essermi persa per un po’, per fortuna mi ha trovata la primavera 🌼❤️🥬
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La ricetta delle frittelle di piselli con salsa allo yogurt è sul blog, al link in bio e nelle stories 👉🏻 @valefatina
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#daysofsmallthings #alritmolentodellestagioni #aseasonalshift #seminailbello #fotointavola #raccontatisempre #ilmioritmolento #faidellordinariounapoesia #rincorrerelabellezza #ritrovailbello #vivodiparticolari #embracingtheseasons #facciamocherallentiamo #esercizidibellezza #esercizidilentezza #calmfluencer #eatmoremagic #simpleandbeyond #stylismeculinaire #itshonestfood #eatcaptureshare #foodblogeats #tastingtable #beautifulcuisines #food4thought  #mycommontable #firstweeat  #storyofmytable #food4igers
I riti di passaggio servono a rendere i cambiament I riti di passaggio servono a rendere i cambiamenti più semplici perciò non si poteva cambiare casa senza un ultimo dolce che è già un po’ aria di primavera che arriva e di futuro che si farà. Ho chiuso la cucina che mi ha ospitato negli ultimi dieci anni con questa charlotte con fragole e cioccolato. Ripieno e biscotti bigusto - i savoiardi BiHappy di @fornobonomi - per un’esplosione di sapore e di felicità. Esistono molti modi per festeggiare: cucinare e mangiare, soprattutto, sono i migliori che conosco 🍓😋🍰

Il link alla ricetta arriva adesso nelle storie 👉🏻 @valefatina
Ci sono poche cose capaci di rendere casa una casa Ci sono poche cose capaci di rendere casa una casa come il cibo. Ci puoi camminare scalza, ti puoi sedere sul pavimento, puoi mettere tappeti e tende ma è casa quando profuma di cose buone, quando ti rimette in pace con tutto, quando non c'è nessun altro posto dove ti senti così. 
Costruire una nuova casa è come una ricetta di quelle che hai fatto mille volte: i passaggi li conosci così bene che puoi pure lasciarti andare un po'. Progetti e poi improvvisi e all'impasto aggiungi più formaggio, un po' di noce moscata, e per il ripieno prendi quello che c'è in frigo e aggiusti così. Senti il risultato prima di toglierlo dal forno, prima di tagliare le fette, prima di vedere dentro com'è. Poi togli dal forno, tagli a fette mentre fuma e profuma e pure se sai com'è, ogni volta è una sorpresa. Così ❤️
Nella lista dei farò, nel nuovo forno: il polpettone in crosta come l'ho preparato in questa ricetta per @ilovesanmartino. Mi pare di sentire già il profumo. Il link alla ricetta è nella mia bio 👉 @valefatina
Lo chiamano amore, ma anche “voglia di dolce” Lo chiamano amore, ma anche “voglia di dolce” sarebbe perfetto ❤️

Buon San Valentino a chi ama. All’amore che riempie le stanze, che ti trascina fuori verso i luoghi del cuore, a quello che sa farsi silenzio, bellezza e incanto, all’amore che è arte, marmo scolpito, colore dipinto, luce e ombra. Buon San Valentino all’amore che è arcobaleno tra le stelle, ai baci e gli abbracci tutti, alla gioia di stare vicini, agli sguardi rubati, alle parole dette sottovoce, alle risate che esplodono rumorose, alle pance piene di farfalle. Buon San Valentino senza distinzioni, senza discriminazioni, senza amori inaccettabili, all’amore da portare a spasso senza paure. Buon San Valentino all’amore per sé stessi, al volersi bene che diventa cura, accoglienza e accettazione di sé, corpo e anima, uomo e donna, senza lasciare fuori niente. All’amore che ci fa ritrovare, all’amore che ci ritrova, a quello che ci viene sempre a cercare. Buon San Valentino all’ultima fetta di torta, quella che divideresti solo con chi ami, fino all’ultimo boccone e che possa essere sempre e per sempre così: dolce abbastanza, morbida come una nuvola e piena di sapore ❤️

La ricetta della cheesecake al pistacchio e cioccolato bianco è sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina
Un po' per esercizio di fantasia, un po' per visio Un po' per esercizio di fantasia, un po' per visione laterale e un po' perché è divertente, spesso provo a immaginarmi: cosa farei se non facessi questo lavoro?

Un giorno ho una torteria, con vetrine ricolme di dolcetti e sedie dipinte di colori pastello. Il giorno appresso sto col mio banchetto dentro al Borough Market, a friggere pizzette montanare tutto il giorno, calde calde, dentro a un pezzo di carta, come ai Tribunali a Napoli, ma con più accento inglese. Poi viene il giorno che ho lasciato tutto e ho aperto una merceria che è un po' anche cartoleria e dentro ci stanno i gomitoli, la carta, i pennarelli, i maglioni, i corsi a ora di merenda coi muffin, le persone e un sacco di bellezza. Certe volte invece faccio la pasta a Edimburgo, al Grassmarket oppure sulla strada per Portobello Beach, che ti puoi prendere il tuo vassoio e un vasetto di ragù, a portare via, lo chiamerei "A casa di mamma". Qualche volta vado a New York, nel tempo libero faccio acquerelli all'aperto e ho una vetrina accanto a quella di Zabar's, faccio cestini per i picnic, con dentro i tramezzini, i plaid e pure una mappa di Central Park, coi posti più belli per fermarsi. La mia costante è il cibo. 

Non importa come e non importa dove, nella mia testa io non esisto senza sacchetti in cui infilare le mani, senza ingredienti per idee nuove da mettere in pentola, senza riempire i piatti e le pance, senza fare qualcosa che sia nutrimento, per spirito e corpo, senza quella felicità fatta di morsi. Non poteva che essere un blog di ricette a diventare casa mia e un po' vita, non poteva che essere una porta aperta su tutti i posti dove vorrei essere e anche quelli che non ho ancora scoperto, non poteva che essere così, a cucinare e mangiare insieme, in un paio di click. Sto dappertutto, sto dove voglio stare, a fare cibo per chi ne vuole, a trasformare la cucina in rivoluzione, a prendermi lo spazio, il tempo e il sapore, a fare pile di burger per fotografarli prima di pranzo, a mettere ogni cosa a posto oppure in forno e questa cosa non lo so se è un merito ma di sicuro è una fortuna, oggi, sempre, lo so ❤️

La ricetta dei burger in foto è sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina
Va bene la fretta, va bene il trasloco che si avvi Va bene la fretta, va bene il trasloco che si avvicina e il cantiere da gestire ma anche nel caos, mettersi a tavola è una cosa seria. E mentre fuori il grigio sabaudo ci avvolge vuoi mettere a stare dentro con uno strudel salato in forno? Si prepara in un niente, con un rotolo di pasta sfoglia, funghi freschi (o anche quelli sott’olio sgocciolati), formaggio e soprattutto un prosciutto cotto di quelli super profumati. 
Per il mio ho usato il Gran Paradiso di @raspini_salumi , un prosciutto cotto garantito anche eticamente dal prestigioso certificato FDAI, preparato con materie prime interamente tracciate che rende questo prodotto una vera eccellenza, tutta orgogliosamente piemontese (che io dopo 10 anni qui mi sento di casa).
La ricetta di questa delizia è ancora calda sul blog, al link in bio 👉🏻 @valefatina 
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#clubdellericette #raspinisalumi #adv #piattiitaliani #ciboitaliano #piattodelgiorno #cucinaitaliana
Sono abituata a pensare alla vita e al cibo come a Sono abituata a pensare alla vita e al cibo come a qualcosa di fluido, difficile da incasellare. Sono - siamo - cambiamento costante, anche quando non ce ne accorgiamo, quindi come potremmo etichettarci? Io non sono una che ha mai amato la carne, però adoro da sempre le frattaglie, vado pazza per i formaggi ma non toglietemi i broccoli.  Potrei definirmi reducetariana, per il tipo di abitudini che ho da qualche anno, ma non mi sento di stare dentro a un contenitore. Così ho riflettuto a lungo prima di condividere qui, con voi, il mio #veganuary. Volevo che arrivasse l'idea che si possono aggiungere dei piatti interamente vegetali alla nostra dieta senza necessariamente fare sacrifici, che provare nuovi ortaggi è una ricchezza, che i piatti vegetali non sono per forza tristi (e neanche sani!) e soprattutto ci tenevo a raccontare, in pratica, che si può fare cucina vegetale anche senza precotti, senza ingredienti strani ed esotici e praticamente senza soia. In questi 20 giorni abbiamo preparato insieme dei fantastici ravioli cinesi, che vi sono piaciuti un sacco, zuppe, vellutate, confortanti paste e fagioli, burger di cereali e questo spezzatino, pazzesco anche senza un solo grammo di derivati animali.
Grazie per esserci stati, per aver accolto questa condivisione così positivamente, per l’entusiasmo, per aver fatto domande e per aver portato i vostri contributi. Il veganuary non è che un pretesto per sperimentare e capire, per empatizzare con certe scelte e smettere di giudicarle e per provare a creare nuove abitudini, ricette e sapori da portarsi dietro per il resto dell'anno.
A 1/3 di cammino dalla fine, con i DM intasati di foto delle mie ricette veg nelle vostre cucine, posso dirmi felice di essere stata la scintilla di questo piccolo cambiamento, di aver ispirato una visione diversa della cucina in verde e soprattutto di aver portato un modo nuovo di cucinare tra i vostri fornelli, aderendo alle vostre richieste e provando a darvi nuove ispirazioni, mettendomi nei vostri panni, senza volervi insegnare come cambiare il mondo ma provando a farlo insieme, adesso ❤️
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La ricetta dello spezzatino di funghi è sul blog, link in bio 👉🏻 @valefatina
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