Questo post contiene link sponsorizzati da La pelle conta, un progetto di Novartis Italia
L’estate non è mai stata la mia stagione, ormai qui lo sappiamo. Quest’anno fanno dieci anni di lamenti (anche) online. Sono una ragazza dell’autunno, aspetto quel periodo d’oro che sta tra Halloween e Natale e intanto boccheggio, mi lagno, mi accascio e bofonchio. L’attenuante generica che posso fornirmi è che, da quando mi sono ammalata di artrite psoriasica, l’estate è una vera schifezza. Non bastano il caldo, gli insetti e questa noiosa sensazione di appiccicume perenne, pure sotto la doccia. C’è che questa stagione peggiora i miei sintomi e spesso peggiora proprio la malattia così mentre il mondo è in spiaggia io sto nella sala d’aspetto dell’ambulatorio di reumatologia.
Ogni anno affronto l’inizio dell’estate in stile Rambo, forse con meno veemenza ma con la stessa quantità di caldo e sudore, pronta alla guerra. Poi la stanchezza diventa ingestibile, il dolore mi fa sentire come costantemente mangiucchiata da dentro e siamo qua, al momento in cui piuttosto che fare qualunque cosa mi farei ibernare e pure prepararmi da mangiare diventa una gara a sbattersi il meno possibile (e solo perché ho rinunciato all’idea di nutrirmi ciucciando gli angolini di ghiaccio del freezer quando ho comprato un frigo No Frost, maledetta tecnologia!).
Negli anni ho raccolto lunghi elenchi di ricette a bassissimo impegno, preferibilmente preparate in mezz’oretta scarsa, di quei piatti che siano un po’ più piatti di “aprire lo stracchino e mangiarlo col pane dalla carta” e soprattutto un po’ più sani rispetto a questa operazione che qui fingeremo di non aver mai compiuto. Quest’anno mi ha aiutata anche La pelle conta che mi ha messa in contatto con Antonella Losa, biologa nutrizionista, con la quale ho collaborato per sviluppare alcuni piatti ideali da inserire nella dieta – anche quella estiva – di chi, come me, soffre di una malattia psoriasica.
Abbiamo scelto ancora il pesce perché quando nasci al mare l’estate ha quel profumo là, anche in città. Poi io il pesce lo mangio spesso tutto l’anno ma d’estate è il mio jolly, perché mi fa sentire di stare facendo qualcosa per me ma è qualcosa che posso fare mettendoci proprio il minimo dell’impegno (del resto sono già troppo impegnata a lagnarmi del caldo). Lo faccio pulire in pescheria, così a me resta solo di fargli fare un veloce giro di padella e il gioco è fatto. In questo primo piatto l’abbiamo abbinato con gli spaghetti (per me integrali perché li preferisco) e soprattutto ho aggiunto la nota fresca e particolare del finocchietto selvatico che fa proprio profumo di cose belle.
La pelle conta, il progetto che sta dietro a questo piatto, è un progetto di sensibilizzazione alla malattia psoriasica, che vuole accendere i riflettori su patologie che spesso sono o vengono trattate come invisibili ma che cambiano la vita di chi si ritrova a viverle. Attraverso il loro sito è possibile individuare i centro specializzati in malattia psoriasica più vicini, a cui rivolgersi per consulti e controlli e attraverso i loro canali social Instagram e Facebook, aprono un dialogo con molte figure professionali che offrono gratuitamente supporto e ascolto. Se soffri o conosci qualcuno che soffre di una malattia psoriasica sono il posto migliore per restare informati.
Spaghetti con sugo di sgombro al finocchietto
Per 2 porzioni
Ingredienti
- 150 g di spaghetti integrali
- 250 g di filetti di sgombro
- 1 bicchiere di passata di pomodoro
- 1/2 scalogno
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- 2 cucchiai di aceto balsamico
- Qualche ciuffo di finocchietto selvatico
Procedimento
Pulisci i filetti di sgombro rimuovendo la pelle e le lische più grosse con una pinzetta. Taglia lo sgombro a pezzetti.
Trita qualche ciuffo di finocchietto selvatico.
Trita lo scalogno.
In un tegame fai appassire lo scalogno tritato in due cucchiai di olio extravergine di oliva a fuoco molto dolce, se dovesse prendere troppo colore aggiungi un goccio di acqua e lascialo stufare.
Unisci il pesce, porta la fiamma a media potenza e fai insaporire, quando il pesce comincerà a cuocere sfuma con l’aceto balsamico, lascia evaporare e poi unisci la passata di pomodoro e il finocchietto tritato. Fai cuocere e insaporire per circa 15 minuti, facendo ritirare un po’ il sugo.
Intanto cuoci gli spaghetti integrali in abbondante acqua bollente salata. Scolali al dente e trasferiscili nel tegame con il sugo. Aggiungi mezzo mestolo di acqua di cottura e fai mantecare a fiamma viva.
Impiatta e aggiungi ancora finocchietto a piacere.
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