Poi è successo quello che è successo, mi sono ritrovata impantanata in una serie di situazioni da sistemare e ho creduto che non sarei riuscita a pubblicare neanche una ricetta per questa festa, figuriamoci due menù interi!
Ancora una volta, però, voglio dire grazie a questa mia capacità di incaponirmi, perché quando mi metto in testa una cosa e ci credo veramente, è proprio difficile che finisca per rinunciarci. Ecco quindi un’alternativa per l’antipasto di Pasqua perfetta da proporre su una tavola adatta a tutte le scelte della famiglia.
La torta girasole con ricotta e spinaci è una torta salata semplicissima, di quelle che potremmo immaginarci nella classica forma di quiche, ma grazie a qualche piccolo trucchetto, eccola trasformata in un fiore di primavera, profumato e croccantino, ma più saporito di una violetta.
Si prepara in un niente ed è perfetta come antipasto centrotavola, di quelli che ognuno stacca la sua parte e poi ci sarà da litigarsi il centro oppure da spartirselo senza pensarci su. Un’alternativa non solo vegetariana ma anche creativa e sfiziosa che saprà rendere questa strana Pasqua, un momento comunque bello e dedicato alla cura delle piccole cose e delle persone che rendono speciale quello che già abbiamo.
Torta girasole con ricotta e spinaci
Ingredienti
- 300 g di spinaci freschi o surgelati
- 250 g di ricotta
- Un uovo
- 3 cucchiai di Parmigiano grattugiato
- Un pizzico di noce moscata
- Un pizzico di sale
- 360 g di farina (per me 300 g di tipo “0” e 60 g di integrale)
- 180 ml di acqua (per me 100 ml di acqua e 80 ml di vino bianco)
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino raso di sale
- 1 cucchiaino colmo di lievito istantaneo per salati (o bicarbonato)
- Semi misti
Per la farcitura
Per la pasta
Procedimento
Prepara la pasta. In una ciotola metti la farina con il sale e il lievito per salati.
Aggiungi l’acqua poco per volta e impasta a mano o con il gancio della planetaria fino a che la farina non avrà assorbito tutto l’acqua. A quel punto aggiungi l’olio e lavora ancora l’impasto fino a che non sarà liscio ed elastico Chiudilo in un contenitore o coprilo con pellicola per alimenti a lascialo riposare a temperatura ambiente per 20-30 minuti.
Intanto prepara il ripieno. Cuoci gli spinaci al vapore. Io utilizzo una vaporiera da microonde e, per gli spinaci surgelati, cuocio per 6-7 minuti a massima potenza. In alternativa cuocili in tegame facendo evaporare il più possibile la loro acqua di vegetazione.
In una ciotola mescola la ricotta con il formaggio grattugiato, l’uovo e un pizzico di noce moscata. Unisci gli spinaci ben strizzati e mescola per distribuirli nel composto.
Dividi la pasta in due pezzi e stendi ciascun pezzo in un disco dallo spessore di 2-3 mm. Adagia il primo disco su una teglia rivestita di carta forno e segna il centro con un cerchio più piccolo, io utilizzo una ciotolina capovolta.
Riempi il cerchio centrale con una parte del ripieno e utilizza il resto per disegnare un anello distante dal centro circa 2 cm.
Se la pasta risultasse già asciutta, bagna con il dito umido lo spazio tra il centro e l’anello e lo spazio esterno alla corona di ripieno. A questo punto adagia delicatamente il secondo disco, facendo aderire con una leggera pressione la pasta al disco sottostante nella zona tra il centro e l’anello e nella paste esterna.
Con le forbici pulite o con una rotella rimuovi l’eccesso di pasta e fai un cordoncino per sigillare i due dischi all’esterno.
Taglia ora la corona, lasciando intatto il centro, in fettine spesse 2-3 cm, descrivendo una raggiera. Il lavoro viene anche meglio se fatto con un paio di forbici.
Gira ogni fettina di 90°C e adagiala, allargandola leggermente con le mani. Si formerà un bellissimo fiore.
Spennella il centro con un velo di acqua o latte e aggiungi semi misti a volontà.
Inforna a 180°C in forno statico già caldo, sul ripiano centrale, per 40 minuti, fino a leggera doratura. È ottima calda e anche a temperatura ambiente.
Daniela dice
Ciao Valentina, ho realizzato la torta girasole per Pasqua in famiglia, è piaciuta moltissimo ed è molto conviviale ci scambiavamo il piatto staccando ognuno il suo petalo.
Grazie