Questo post contiene link sponsorizzati da La pelle conta, un progetto di Novartis Italia
Tornano le ricette in collaborazione con La pelle conta, un progetto di informazione sulla malattia psoriasica e oggi per un’occasione particolare perché oggi è la Giornata Mondiale della Psoriasi.
A cosa serve una Giornata Mondiale della Psoriasi? Serve a dare spazio e voce a chi vive ogni giorno con la malattia psoriasica – che può presentarsi in molti modi – ad attivare campagne di sensibilizzazione e aumentare la consapevolezza su una patologia che spesso è silenziosa e invisibile e che invece ha bisogno di essere compresa, perché chi la vive non debba più sentirsi solo.
La solitudine, infatti, è una delle costanti di questa condizione. Quando ho ricevuto la mia diagnosi di spondiloartrite psoriasica, sapevo che nel mondo c’erano altre persone nella stessa situazione ma, allo stesso modo ero sola. Nella mia bolla nessuno stava vivendo nulla di simile e ho fatto – e faccio ancora – molta fatica a spiegare cosa mi succede. Chi ti guarda da fuori non sente il dolore, non riesce a vederlo o a percepirlo, non accusa la stessa stanchezza che è diversa da tutto quello che hai mai vissuto prima, non vede i limiti che ti ritrovi ogni giorno a dover spostare, un po’ avanti e un po’ indietro e, forse proprio perché manca questo tipo di comprensione, chi sta fuori fatica a empatizzare.
Mi sono ritrovata spesso a sentirmi dire “ti capisco” da chi è sano, da chi vive difficoltà di gran lunga più gestibili o curabili, da chi sta vivendo un disagio che sa essere temporaneo e non nascondo che mi sono anche tanto arrabbiata. Perché io so che con tutto questo dovrò convivere per sempre. Perché sono in balìa di un corpo che non è più mio, dentro al quale mi sveglio ogni mattina senza sapere a quali nuove difficoltà andrò incontro: ce la farò ad arrivare in bagno o i piedi mi faranno troppo male? Riuscirò a vestirmi da sola? C’è qualcuno che possa aprirmi il barattolo della marmellata per colazione? Il lavoro che ho programmato di fare sarà troppo? E se non riuscirò a portarlo a termine potrò recuperare domani oppure domani starò peggio? Al prossimo controllo sarò ancora peggiorata? Dovrò ancora cambiare terapia e affrontare nuovi effetti collaterali o nuove delusioni?
Ogni giorno ci sono un milione di nuove incognite nella nostra vita e ogni giorno andiamo comunque per il mondo, cerchiamo di fare il meglio di quello che possiamo e ci scontriamo contro la mancata comprensione di tutto quello che viviamo mentre cerchiamo di essere performanti e presenti come ci si aspetterebbe da chiunque altro. Accumuliamo fatica e isolamento e dunque più che mai il tema della Giornata Mondiale della Psoriasi di quest’anno è importante e va supportato.
Uniti. Ci siamo e stiamo uniti per chiedere rispetto, sostegno e voce. Uniti chiediamo di poter accedere alle diagnosi e ai trattamenti di cui abbiamo bisogno, uniti chiediamo azioni più concrete che ci permettano di (r)esistere con dignità e valore.
Oggi chiediamo al mondo, anche a quello dei sani, di guardarci, di provare a mettersi dentro le nostre scarpe – che spesso ci fanno male – di non ignorarci, di non fingere di non vedere ciò che viviamo nel quotidiano, mentre proviamo a essere tutto il resto: lavoratori, genitori, zii, nonni, amici, creativi, pensatori, leader, supporter e soprattutto, esseri umani.
Insalata di avena con ceci, broccoli e pomodori secchi
Per 2 porzioni
Ingredienti
- 80 g di avena decorticata
- 240 g di ceci già cotti
- 1 piccolo broccolo
- 8-10 pomodori secchi sott’olio
- 1 lime (o limone)
- Paprika affumicata
- 1 spicchio di aglio
- 1 pezzetto di zenzero fresco
- Olio extravergine di oliva
- Sale
Procedimento
Metti in ammollo l’avena decorticata in acqua fresca per circa 3 ore prima di cuocerla. Cuocila poi in abbondante acqua leggermente salata per 45 minuti in pentola classica o 22 minuti in pentola a pressione. Scolala e tienila da parte.
In un tegame fai scaldare un filo di olio con l’aglio schiacciato e lo zenzero grattugiato, a fiamma dolce in modo che questi non prendano colore. Quando l’aglio comincerà a profumare aggiungi alla padella i ceci sgocciolati della loro acqua di cottura (ed eventualmente risciacquati, se si tratta di ceci precotti in barattolo) e una generosa spolverata di paprika. Fai saltare i ceci con le spezie per 1-2 minuti poi spegni, elimina l’aglio e tieni da parte.
Monda il broccolo e dividilo in piccole cimette. Taglia il gambo a cubetti, eliminando solo la parte più legnosa. Cuoci il broccolo al vapore per 8-9 minuti oppure sbollentalo in acqua leggermente salata per 3-4 minuti in modo che risulti cotto pur conservando la sua naturale croccantezza.
Assembla l’insalata riunendo in una ciotola l’avena, il broccolo e i ceci e mescola.
Sgocciola i pomodori sott’olio (puoi usare dei pomodori secchi o dei pomodori confit, come ho fatto io) e tamponali leggermente su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Uniscili all’insalata (se sono grossi tagliali in pezzi).
Condisci il piatto con una citronette fatta con il succo del lime e un cucchiaio di olio extravergine di oliva sbattuti con una frusta a molla fino a emulsionarli. Regola di sale in base anche alla sapidità degli altri ingredienti. È ottima da servire subito o come pranzo da asporto.
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